martedì 30 dicembre 2008

Il Cska è fuori

Preso atto dell'ennesimo rinvio, per l'ennesima volta giunto a meno di un'ora dall'inizio della partita che li vedeva impegnati, l'Organizzazione esclude definitivamente il Cska.

Tutte le partite ancora in sospeso saranno assegnate agli avversari del suddetto team col punteggio di 2-0.

Che ci serva da lezione per il prossimo.

Saluti.

domenica 28 dicembre 2008

Buone feste fatte

Amichevole - Sabato 27 dicembre – Brescia – h.17

Dinamo Pagano - Polisportiva Bresci 8-2 (4-1)

Formazione: Topone, Stramy, Dido, Torbi, Nicky Bad, Berli
Marcatori: Berli (4), Torbi(3), Nicky Bad

Cronaca

La Dinamo scende in campo col mangiare sullo stomaco per regolare gli storici rivali delle feste: gli emigranti della Polisportiva Bresci, capeggiati dall'asse Vania-Zingariello. Una squadra da sempre ostica, cattiva, determinata. Che stavolta, però, si è sciolta come neve nel gelo polare di Brescia. Sotto il vento proveniente dalla Groenlandia, infatti, la Polisportiva regge pochi minuti. L'uno-due Nicky-Torbi spiana la strada ai ragazzi di via Pagano, mentre la difesa Zingariello-Mattia vacilla pericolosamente, facendosi trovare spesso scoperta. La Bresci non reagisce, e Torbi, complice una semi-papera del Vania, fa doppietta. Prima della fine del tempo, Berli si sblocca facendosi luce su un corner, e la Polisportiva realizza, in mischia, su probabile carica al portiere. Ma tant'è. Il clima natalizio prende il sopravvento nella ripresa, subito dopo la seconda rete degli ospiti, che sembra riaprire la partita per qualche minuto. Invece la Polisportiva si consuma nel tentativo di raddrizzare le sorti, segnate, del match. E presta il fianco agli attacchi multipli della Dinamo. Berli, su assist di Nicky, chiude ogni spiraglio. Il finale è pura accademia.

Ora, per la Dinamo, c'è lo Spartak (Domani, ore 21) e una probabile amichevole di gennaio contro le Brigate Autonome Daune. Mentre la Polisportiva è rimandata alla prossima Pasqua.

Pagelle

6 politico a tutti.

Gli orari dell'undicesima giornata (domani sera)

XI. Giornata (lunedì 29 dicembre)

Sbronzi di Riace - Phone Center Mezzanone (H.22)
Speranzull FC - Titograd FC (rinviata)
Cska Mosca - Atletico Panzao (H.21)
Dinamo Pagano – Spartak Gaodan (H.21)

martedì 23 dicembre 2008

Ore 19.30 - Conferenza stampa di Mr STRAmy

Mr. STRAmy "Non è il 4 in pagella che guardo, ma il 9 in classifica"

"Ci speravamo, ma forse abbiamo sempre saputo che questo torneo sarebbe andato così. Un anno di transizione, per poi costruire qualcosa di davvero importante il prossimo anno. Credo che la Dinamo abbia molto da riflettere. Sono poche le squadre che ci hanno messo sotto, che ci hanno fatto soffrire, e tutte quelle che ci hanno battuto lo hanno fatto soffrendo. A tratti abbiamo giocato bene, volenterosi e cattivi. In altri tratti, che sono poi quelli che ci hanno condannato, abbiamo giocato come se in quel momento avessimo voluto essere da tutt'altra parte. E questo per una squadra che dice di voler vincere non deve mai succedere. Credo però che con qualche nuovo tassello di qualità la Dinamo, nel prossimo campionato, potrà davvero lottare per i play off. Il contatto con Quitadamo non nego ci sia già stato, ma ora è presto per parlarne, mancano ancora tante giornate, dove noi dobbiamo ancora farci rispettare per evitare i play out e mentre il Panzao deve rimaner tranquillo per cercar di raggiungere quel risultato che fino a qualche settimana fa sembrava insperato. Comunque abbiamo in agenda altri nomi che potrebbero tornare utili alla nostra causa, così come secondo me, alcuni dei nostri potrebbero addirittura cambiar ruolo.

Ieri, così come in quasi tutte le partite precedenti, abbiam sprecato davvero una grossa occasione, avvinarci a quel maledetto quarto posto che è sempre stato il nostro sogno, un sogno sempre vicino ma che non siamo mai stati capaci di far realizzare. Ottimo primo tempo e poi abbiam mollato. Siamo crollati fisicamente. Il mio 4 in pagella? E’ come gli altri 5 o 5,5. Non ho mai raggiunto la sufficienza in questo torneo….ma non voglio far polemiche sui voti, non mi interessa. Se ho mollato prima degli altri è forse perché ho corso più degli altri. Nelle azioni offensive principali ero avanti dietro le due punte, infatti la punizione che ci ha permesso di raddoppiare l’ho guadagnata io. Ero io il più alto, a tu per tu con il portiere. E poi ero in difesa nelle azioni più importanti del Phone, credo di aver buttato qualche pallone lontano dall’aria se non ricordo male. Mi spiace per la squadra, anche se sento comunque la fiducia di gran parte di essa. Più che il 4 in pagella guardo ancora quel 9 in classifica che proprio non riesco a mandar giù. Adesso facciamoci queste feste, auguro a tutti i giocatori delle 8 squadre, ai miei compagni ed alla società ma soprattutto ai nostri tifosi un sereno Natale, e così come ha fatto il nostro portiere Topone giuro fedeltà a questi colori."

Ancora un passaggio a vuoto, e la Dinamo è fuori dai giochi

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Nona giornata - Lunedì 22 dicembre – Brescia – h.21

Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano 8-4 (1-3)

Formazione: Angelo Vania, Zingariello, Stramy, Strollo, Zenga, Berli
Marcatori: Berli (2), Strollo (2)

Cronaca

Serata fredda, terreno in buone condizioni. Record di spettatori sugli spalti, clima poco natalizio in campo. Dinamo senza tre titolari che si affida a Strollo, finalmente reperibile, e a Zingariello, con Vania tra i pali. Il Phone Center parte contratto, pesante. La Dinamo sembra scossa dalla novità rappresentata dal sestetto e aggredisce gli spazi. Il primo tempo che ne consegue, è uno dei migliori per Stramy e compagni. Che fanno perno su Strollo, uomo in più a centrocampo, pronto a raccogliere suggerimenti e smistare palle giocabili. Si comincia con Zenga che spara (di piatto) su taglio di Berli. Poi è lo stesso Berli a mancare, sotto porta, l’aggancio, su lancio chilometrico di Stramy. La Dinamo preme, il Phone sembra tecnicamente meno prestante di quello che stravinse nei minuti di recupero la partita d’andata. Berli ci prova al volo su angolo di Zenga, poi, da fuori, batte il portiere avversario. Esplode la panchina. Il 2-0 arriva poco dopo, su ostinata discesa di Strollo, che conclude sotto le gambe dell’estremo difensore di Mezzanone. Ma non c’è solo l’attacco, nella Dinamo della prima mezz’ora. C’è un Vania attento tra i pali, e uno Zingariello rognoso ai limiti del fallo sistematico. Una bella squadra, che gira senza problemi. E non sembra incrinarsi neppure quando un tiraccio, in diagonale dalla trequarti, beffa Vania e s’infila all’angolino. Il sei di via Pagano reagisce prontamente e realizza il terzo, su punizione di Berli, nel momento di massima tensione del match. Sul punteggio di 3-1 si va negli spogliatoi. La ripresa, come al solito, consegna ai campetti di Brescia un’altra squadra. Spenta, molle, macchinosa, incapace di giocare la palla. Arresa all’evidenza. Anche il Phone scende in campo con tutt’altro piglio: cattivo, puntiglioso, rabbioso. Berli riesce a girarsi, imbeccato da Strollo, ma non scavalca il portiere in uscita. Il Phone accorcia. Sembra il preludio al solito crollo psicofisico, invece Strollo, dopo un fallo laterale battuto in velocità, centra la quarta rete, quella che fa cantare sugli spalti. Il Phone si innervosisce. Mentalmente si è nella stessa botte di ferro del doppio vantaggio col Panzao. Invece, il crollo che t’aspetti da un momento all’altro, si palesa. E il conto è salatissimo: 6-0 di parziale, come il 6-1 col Titograd (tutto maturato nella ripresa), come il 5-1 col Panzao (idem), come il 5-0 con la Speranzull. Non c’è molto da aggiungere alla fredda evidenza dei numeri. La Dinamo, a 5 punti dalla zona play-off, è fuori dai giochi. Adesso sarà bene pensare ad evitare il play-out. Ed a costruire la squadra per la prossima stagione. Attendiamo qualche parola dal mister, che è silente da settembre.

Pagelle

Vania: chiamato in causa una dozzina di volte, risponde con ogni mezzo a sua disposizione. Una sola papera, a cui tra l’altro si era posto rimedio, e tanti problemi nel rimettere la palla in gioco. 6,5
Zingariello: tra il primo e il secondo tempo, disputa due partite distinte e separate. E la differenza sta nella tenuta. Tanta volontà fino alla fine, ma limiti tecnici in evidenza al mancare del fiato. 5,5
Stramy: puntuale, elegante e tutte le cose che diciamo sempre. Ma è il primo a cedere, a non crederci più. E questo vale più di ogni altro parametro. 4
Zenga: un primo tempo da supereroe, una ripresa …da Zenga. Arruffone, impacciato e sotto tensione. Peccato si trovi sulla direttrice scelta da Strollo per le ripartenze. 5,5
Strollo: nel primo tempo contrasta, riparte e detta i tempi. Nella ripresa si incaponisce su certe azioni individuali. Tanto da non far sentire la mancanza di Simonelli. 6+
Berli: ancora problemi col controllo, ma primo tempo (con due gol e due assist) da piena sufficienza. Nella ripresa, non si avvede della porta vuota in una specie di mischia. E poco altro. 5,5

I tre recuperi

Restano in sospeso queste partite.

Speranzull FC - Sbronzi di Riace
Cska Mosca - Titograd FC
Speranzull FC - Cska Mosca

domenica 21 dicembre 2008

Orari della Decima giornata

X. Giornata (lunedì 22 dicembre)

Atletico Panzao - Speranzul FC 6-2
Titograd FC - Sbronzi di Riace (martedì 23/12 - H.21)
Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano 8-4
Spartak Gaodan - Cska Mosca 7-4

venerdì 19 dicembre 2008

La Dinamo a pezzi


Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Nona giornata – Lunedì 18 dicembre – Brescia – h.21

Dinamo Pagano - Titograd Fc 1-6 (0-0)

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Torbi, Dido, Berli
In panchina: Zenga
Marcatore: Stramy

Cronaca

Il derby consegna al torneo una Dinamo definitivamente a pezzi, senza idee e senza carattere. E lancia il Titograd, squadra che non riesce mai ad esaltare, che a guardarla ci si domanda: perché a loro si e a noi no? Diverso il tasso tecnico, senz’altro: Jordan su tutti, a far muovere i suoi, ma anche Sandro, Roberto. Senza contare l’egocentrico Cocco. Da par suo, la Dinamo risponde col solito sette. Che poi è l’intero organico. Mancanza di turnover, assenza di rosa. L’esatto opposto del Panzao, che in sette giornate si è trasformato da bruco a farfalla. Invece la Dinamo schiera i soliti, senza neppure quello Strollo promesso e mai giunto. E con un Topone, più incosciente che eroico, in campo con la febbre a 37 e mezzo. Juan, per lo stesso motivo, dall’altra parte, rinuncia.Il primo tempo è il solito primo tempo Dinamo. Tanta accortezza, tanta difesa. All’andata andò esattamente così. E qualche occasione: Simonelli non riesce a spingerla dentro, Berli supera in velocità Sandro ma perde troppo tempo a guardare la porta e liscia, Stramy ci prova dalla distanza e Donato vola sotto la traversa. Lo zero a zero del 30’ è la logica conseguenza di un approccio cauto, importante e determinato. Simonelli non si muove dalla destra, difende, copre. E riparte. A sinistra Torbi vola basso. Nella ripresa, cambia tutto. Al 1’ segna Cocco, lasciato libero a destra, nell’area piccola. Com’era successo all’andata. Dopo poco, il solito Cocco fallisce a tu per tu col portiere, dopo aver rubato palla a centrocampo; e raddoppia Roberto, su angolo. La squadra si disunisce, si dimostra persa, abbattuta. Si allunga, si sfilaccia, ma senza un progetto offensivo. Simonelli si perde, Torbi avanza senza costrutto, Stramy ci prova con i lunghi lanci rasoterra che, una volta intercettati, fanno partire il contropiede titino. Il 3-0 è la logica di questo atteggiamento. Rientra Berli, che prova a scuotere l’ambiente. La Dinamo costruisce un paio di belle azioni, il gol di Stramy e ci crede (poco): occasioni per Simonelli e Torbi. Poi c’è spazio solo per l’umiliazione.

Berli: lo sfogo

“Le partite durano sessanta minuti più recupero. Non è accettabile vedere i ragazzi mollare al secondo gol subito, come se mentalmente fossimo scesi in campo per tenere lo 0-0. Ce la potevamo giocare, serviva ordine dietro e pazienza. Invece, alla prima rete subita, ci siamo distesi inutilmente, senza crederci. Non vorrei dire una cattiveria, ma è già successo. Se analizziamo le partite e il succedersi dei cambi del mister, io finisco sempre in panchina tra il primo e il secondo tempo. E aldilà di come sto giocando, prendiamo sempre un break: da 2-0 a 2-2 col Panzao, da 0-0 a 3-0 con il Titograd. Credo non sia un caso, credo sia dovuto a qualcosa di specifico. Perché io faccio pressione centralmente, anche un blando pressing solitario, ed impedisco ai difensori di giungere, palla al piede, nel cerchio di centrocampo per impostare. Questa presenza, di fisico più che altro, complica le offensive avversarie. Maurizio, per caratteristiche, non fa lo stesso. Ecco perché sono dell’idea che non deve mai diventare la punta centrale. Deve rimanere a destra, per tutta la partita. Perché è lì che da il meglio, in fase di copertura e di ripartenza. Possibilmente con l’attenzione dei primi minuti. Anche le sue discese, da destra, devono avere continuità. Ergo: l’accoppiata Torbi-Zenga sulle fasce con Simonelli punta mi sembra una forzatura figlia di un turnover pessimo. È una questione tattica, anche se ci sarebbe da discutere dell’approccio. Perché, ribadisco, la partita l’abbiamo persa mentalmente”.

Pagelle

Topone: sfida la febbre con sovrumana incoscienza. Nel primo tempo, la squadra lo aiuta a non subire troppo. Nella ripresa, lo lascia solo contro gli avanti slavi. Una bella parata su Cocco. 5,5
Stramy: buona partita, la sua. Segue l’umore della gara. Parte disciplinato, crolla nel parziale di 0-3, si riprende per un po’, s’arrende. Segna. 6-
Simonelli: è la prima soluzione sulle ripartenze di Topone. E così dev’essere. Maurizio contrasta, riparte rapido, anche se un po’ egoista. Come prima punta viene servito spesso, ma come Berli lunedì scorso, sbaglia agganci e conclusioni. Meglio sulla fascia. 5
Torbi: nella fase cruciale del match non segue i ritmi imposti da Stramy, ma s’invola troppo spesso, alzando il baricentro della squadra e liberando spazi al contropiede avversario. 5
Zenga: finché regge la concentrazione, difende, contrasta e fa ripartire; poi s’allenta, s’innervosisce, e a volte lo si vede da solo al limite dell’area che dà indicazioni ai compagni su come marcare quelli che dovrebbe marcare lui. Troppo alto, come Torbi. 5+
Dido: evanescente, impalpabile. Serviva un cursore di centrocampo, uno che si sudasse la mediana, ed invece Antonio resta troppo solo. Pecca evidente: contrasti fiacchi e blocchi improvvisi a palla persa. 5
Berli: il tocco di palla non è dalla sua neppure stavolta, ma s’impegna e ci crede finché può. Buona la fase da suggeritore nella ripresa. 5


giovedì 18 dicembre 2008

Berli: ci giochiamo molto. E' una gara da dentro o fuori.

La tensione è alta, altissima. Inutile negarlo. C’è il derby di via Pagano. E può valere una stagione. “I risultati delle altre ci mettono in seria difficoltà. Ha rallentato il Phone Center, è vero, ma lo stravolto Panzao e, soprattutto, lo Spartak, con i loro exploit, ci mettono davanti ad una finalissima. Non possiamo sbagliare”.A parlare è Berli senior, reduce dall’opaca prestazione contro l’Atletico di dieci giorni fa.Il derby è decisivo, oltre che per il prestigio, anche per il proseguo del torneo?“Certo, ci sta. Non è col Titograd che dovremmo far punti, in teoria. Ci sono tre partite fondamentali, dopo: con il Phone, con lo Spartak e con la Speranzull, che decideranno a chi andrà il quarto posto utile per centrare i play-off. Ma, dopo lo shock del secondo tempo col Panzao, tutto si è fatto più complicato. Avevamo quota 12 a portata di mano. Abbiamo vanificato tutto”.Sul sito del Titograd si parla di te come dell’attaccante più prolifico nelle sfide dirette. Ma non sembri in gran forma, ultimamente.“Mah, sono effettivamente un po’ confuso. Il mister, dopo la partita con Quita e i suoi, mi ha rimproverato di fare troppo la boa e di concludere poco. In realtà, se sono io quello che allarga, è difficile che sia ancora io quello che viene liberato al tiro. Comunque, non cerco giustificazioni. La partita con i panzeros è stata la peggiore degli ultimi tempi. Tenterò il riscatto nel derby”.Cosa vorresti?“Vorrei poter puntare l’uomo, dialogare con un compagno che intuisca gli spazi. E giocare semplice, cosa che non mi riesce più tanto spesso”.Cosa pensi dei cugini… In questi giorni si è fatto un gran parlare di un Titograd Jordan-centrico.“Bah, credo che la continuità di risultati dimostri che la società investe sempre bene. Non può essere un caso questo ciclo. Jordan è un giocatore importante, il fulcro del gioco titino. Non serve a niente sminuirlo. Noi dovremo cercare di arginarlo, e di andare giù convinti di fare risultato”.E della tua Dinamo, cosa pensi? “Penso sia un’incompiuta… che dopo anni di sofferenze-Metalurg c’aspettavamo una squadra più concreta e serena… invece, anche quest’anno, stiamo parlando del carattere come palliativo alle mancanze tecniche. È destino: non riusciamo a vivere tranquilli. Siamo perennemente inquieti”.
Il Titograd schiererà Donato tra i pali, Giangi, Juan e Kazako; Cocco, Jordan, Sandro.La Dinamo risponderà col febbricitante Topone, Zenga, Torbi, Simonelli, Stramy; Dido e Berli. Ancora in forse la presenza di Strollo. Calcio d’inizio ore 21. Venduto 1 tagliando ai tifosi ospiti.

venerdì 12 dicembre 2008

Prossimi appuntamenti

IX. Giornata (lunedì 15 dicembre)

Dinamo Pagano - Titograd FC 1-6
Sbronzi di Riace - Atletico Panzao 0-4
Speranzull FC - Cska Mosca (rinviata)
Phone Center Mezzanone – Spartak Gaodan 4-4

X. Giornata (lunedì 22 dicembre)

Atletico Panzao - Speranzul FC (H.22)
Titograd FC - Sbronzi di Riace (H.21)
Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano (H.22)
Spartak Gaodan - Cska Mosca (H.21)

Per i recuperi ancora in sospeso:

Speranzul FC - Sbronzi di Riace
Cska Mosca – Spartak Gaodan 5-6
Cska Mosca - Titograd FC

mercoledì 10 dicembre 2008

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Ottava giornata – Martedì 9 dicembre – Brescia – h.21

Atletico Panzao – Dinamo Pagano 7-3 (2-2)

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Zenga, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Simonelli, Torbi, aut.Quita

Cronaca

Alla Dinamo si chiedeva di staccare il biglietto per l’alta classifica. Invece, contro i panzeros, ci si è ritrovati faccia a faccia con i fantasmi del passato. Eppure sembra partire bene, il sei di Mr.Stramy. Accorto, preciso, con qualche trama offensiva accennata. Il gran freddo blocca le articolazioni, ma qualche movimento appropriato riesce comunque ad aprire varchi nella difesa a due dell’Atletico. Berli si muove sul fronte d’attacco ispirando Stramy ad un paio di ottimi lanci, che meriterebbero miglior fortuna. Ma la punta della Dinamo inaugura una serata pessima, conclusasi senza mai riuscire a domare il pallone. Così è Simonelli, su calcio di punizione, a sbloccare il parziale. L’Atletico entra in partita, e fallisce qualche ghiotta occasione. C’è anche un palo a porta vuota, che sembra sancire le simpatie della dea bendata, nel ruolino dei rossi. E Torbi raddoppia su contropiede manovrato. Quita s’incazza. Sembra il preludio ad una vittoria in scioltezza, con l’avversario stordito e ad un passo dal crollo nervoso. Invece il Panzao si dimostra sestetto (variabile) di tutto rispetto. Trova il gol su erroraccio di Stramy a centrocampo, con la Dinamo pesantemente sbilanciata. E addirittura il pari, dopo un regalo di Dido sull’ultima azione del primo tempo. Nella ripresa sembra ripetersi il tema tattico della prima mezz’ora. Il pallino del gioco nelle mani della Dinamo, le occasioni migliori per i panzeros. Zenga trova la deviazione di Quita nel sette e riporta in vantaggio i blu. Che non gestiscono, smarriscono fiato e lucidità, e subiscono un black-out spaventoso, con un parziale di 5-0 che non lascia alibi. Adesso c’è il derby, ma l’aria che si respira è tornata pesante.

Pagelle

Topone: superbo nel primo tempo, quando sventa almeno quattro palle gol nitide. Nel secondo tempo, si conferma una garanzia assoluta. Ci prova anche di piede, nel momento di maggiore sconforto. 7+
Stramy: parte fortissimo e fino alla mezz’ora non sbaglia nulla. È essenziale e serve palloni con fantasia ed equilibrio. Poi, dopo l’erroraccio a centrocampo che permette all’Atletico di accorciare, perde lucidità. Nella ripresa diventa nervoso e s’intestardisce su giocate “affollate”, complice l’inoperosità degli avanti che non fanno movimento. Troppe palle perse da ultimo uomo. 5,5 di media.
Torbi: eccellente in fase di corpo a corpo, di combattimento, di lotta. Strappa, sradica palloni con una determinazione che non si vedeva da tempo. Di rottura più che di costruzione. Realizza una rete. 6,5
Simonelli: finché gioca arretrato e può partire al galoppo, ci si può fidare ciecamente. Quando il suo baricentro si sposta di tre passi avanti, diventa meno utile alla causa. Troppo statico nel secondo tempo. Segna, ma fallisce un paio di buone occasioni per riaprire il match. 5
Zenga: SV
Dido: l’eterno dilemma di questa formazione: vederlo come stopper o come seconda punta? C’è che da stopper viene saltato sistematicamente, stavolta, creando un buco a centrocampo nel quale s’incuneano i giocatori avversari, creando superiorità. Da ispiratore, soffre. E quelle poche volte che intuisce, chiede troppo. 5+
Berli: altra incognita. Da punta riceve pochi palloni, e li aggancia approssimativamente. Quando accorcia si trova circondato e difficilmente supera lo sbarramento. Finisce per non essere nulla di definito. Tira due volte in porta. Aiuta poco. 4,5

martedì 2 dicembre 2008

8 dicembre: prevenire è meglio che curare

VIII. Giornata

Titograd FC - Phone Center Mezzanone 9-4
Spartak Gaodan - Speranzull FC 3-1
Cska Mosca - Sbronzi di Riace 4-5
Atletico Panzao - Dinamo Pagano 7-3

Gli infortuni non fermano la Dinamo: terza vittoria stagionale e quarto posto

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Settima giornata – Lunedì 1 dicembre – Brescia – h.21

Cska Mosca – Dinamo Pagano 3-4

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Zenga, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Zenga, Stramy, Torbi, Berli

Cronaca

Dagli inferi alla speranza. Non ci nascondiamo dietro un dito: perdere avrebbe significato dire addio a gran parte dei sogni di gloria. Certo, ci sarebbe stato sempre quello che dice: “Il campionato è ancora lungo”. Ma la quinta sconfitta su sette partite avrebbe pregiudicato tutto, squadra e morale.E ci siamo andati vicini, davvero vicini. Al minuto 20, quando Topone, colpito da una pallonata al naso, è dovuto ricorrere alle cure del medico: si era sul 2-2 e Stramy andava tra i pali, concentrando nella sua espressione l’intero malessere della serata; e ancora venticinque minuti più tardi, quando Simonelli si accasciava senza aver subito alcuna pressione, e tutti capivano che la sua caviglia aveva tradito la causa: si era sul 2-3 e mancava un quarto d’ora. Si, la Dinamo è stata vicina al tracollo. Ma è risorta, ancora una volta.
Serata fredda, riscaldamento ridotto al minimo, Vasco offeso. Zenga va a sinistra, ma lui di queste pagelle non se ne frega un cazzo, quindi evitiamo di dire quel che ha fatto. Simonelli a destra. I primi due minuti sono da incubo: il Cska tira tre volte e, in un paio di circostanze, impegna Topone in parate mica da ridere. Poi passa, sulla ribattuta di un grande intervento del nostro estremo. E continua ad avanzare, guadagna una punizione dal limite e mette i brividi ai biancoblu (ancora senza divise). La squadra sembra dormire. Il Cska è concentrato, anche se troppi individualismi rendono scostante la manovra, che parte con ordine dalla difesa a due. Il ventre molle dell’insieme: per quanto bravi coi piedi, i due difensori russi rischiano tante volte di perdere palle preziose. E sono scarsi in copertura. La Dinamo si scuote e pareggia con una bella azione corale, con tanto di piatto da fuori area. Segna Zenga. È il momento migliore per i nostri, che spingono con ordine, e rovesciano il disegno tattico dei primi dieci minuti. Segna Stramy, dopo un bel dialogo con Simonelli. Si aprono spazi, Dido va davanti al portiere, ma si allunga la palla, Berli approfitta di un buco e spara fuori di un niente, Simonelli in diagonale, solo anche lui, mette a lato. E, come sempre accade, il Cska pareggia. Poi c’è la botta su naso a Topone, che manda nel panico la squadra. Stramy interviene su una conclusione da fuori. Topone torna in tempo per prendere il terzo. Sembra la fine. Va fuori Dido, poi Berli. Mancano 15 minuti e siamo praticamente fuori dal giro play-off. Simonelli piega la caviglia in modo innaturale. Rientra Berli. A questo punto il Cska, che aveva martellato per oltre dieci minuti, decide di cambiare tattica, di portare i remi in barca ed attendere la Dinamo, rinforzando le barricate. È l’errore che cambia l’esito della partita. La Dinamo si carica, azione dopo azione. Sfiora il pari con Dido, che mette a lato. Berli non aggancia un ottimo lancio di Torbi. E dallo stesso Torbi, in diagonale, nasce il gol del pari: non esente da colpe il portiere, che si lascia passare la palla sotto le gambe dopo averla quasi fermata. Il finale è emozionante. La Dinamo, sulla cresta dell’onda, trova il vantaggio col ritorno al gol di Berli, col più classico dei diagonali dopo aver evitato l’intervento di un difensore; e poi difende, con un Topone super su un paio di conclusioni. In mezzo, Zenga fallisce a porta vuota, ma stavolta (a differenza del Phone) non è un segno del destino.

Pagelle

Topone: attento, deciso e senza sbavature. Para anche nell’occasione del primo gol. E dimostra coraggio nell’affrontare il campo dopo l’infortunio. 6,5
Stramy: a volte si ostina nel passaggio risolutivo, nella bella giocata filtrante, nella geometria perfetta; altre volte propende per i lanci. Perde un significativo numero di palle, ma ne recupera di più e ne gioca il triplo. 6+
Simonelli: più in ombra del solito, lavora nelle retrovie come un minatore nei pozzi, senza le lodi del grande pubblico. Ma il suo contributo è prezioso. Disciplinato. 6
Torbi: ordinato e pulito a destra, dove contribuisce al recupero e alle ripartenze. Suo il gol del pari. 6,5
Zenga: da oggi SV perenne. Perché non gliene frega un cazzo.
Dido: meglio in funzione offensiva, perché a centrocampo soffre un po’ la capacità di dribbling dei portatori di palla del Cska. Buono come assistman, un po’ meno come sicario. 6
Berli: serve un paio di palloni che avrebbero meritato miglior fortuna, ma ne fallisce un paio. Poi segna la rete della vittoria. 6+

venerdì 28 novembre 2008

Il calendario è stato modificato

Copia/incollate il calendario con le nuove date sui vostri blog.

La prossima giornata, la prima di ritorno, dopo i recuperi, si giocherà l'otto dicembre.
Che è l'Immacolata, che c'è la fanoja e quant'altro.
Chi ha problemi, lo dica da subito.

La Speranzull ha già spostato il suo impegno al giovedì.

martedì 25 novembre 2008

Piano recuperi

Tutte le seguenti partite sono state confermate e prenotate.
Si gioca anche in caso di pioggia.


Giovedì 27/11 ore 22

Atletico Panzao - Phone Center Mezzanone 4-3

Lunedì 1/12

Cska Mosca - Dinamo Pagano 3-4
Speranzull FC – Spartak Gaodan 6-2


Cska Mosca – Spartak Gaodan (mercoledì 3/12 ore 21) - In via di definizione

Speranzul FC - Sbronzi di Riace (giovedì 4/12 ore 22) - Ufficiale

Resta da recuperare...

Cska Mosca - Titograd FC

E ci delude anche la Speranzull... Il torneo naufraga sotto le prime piogge

Brescia - Stravolto il programma della settima giornata del torneo.
Al forfait del Phone Center (giunto in mattinata) si è aggiunta l'inspiegabile assenza del Cska (con la Dinamo già al campo) e la defezione della Speranzull (che non ha raggiunto il numero legale).
E' ancora presto per fare considerazioni, che lasciamo ad ogni singola squadra.
C'è da recuperare un sacco, adesso. Dobbiamo guardarci in faccia e capire che non si può continuare a rinviare per ogni minima cazzata: lo si deve a chi si sbatte per organizzare e a chi, come Brescia, non se ne fotte niente ma affitta campi per lavoro.

Ma cosa credevate, cocchi, che a novembre non avrebbe piovuto?
Credete che a dicembre non farà freddo? Siete fuori strada.
Inutile nasconderci: la questione più delicata riguarda il Cska. Nessuno di noi conosce bene i giocatori di questa squadra. Fatto sta che è riuscita, in 7 partite, a bucarne 3.
Il torneo deve andare avanti, pur con tutte le difficoltà. A partire dai recuperi.

Ragion per cui proponiamo un turno di soli recuperi per lunedì prossimo.

Con questo calendario:

Cska Mosca - Titograd FC (mercoledì 27/11 - H.22)

Atletico Panzao - Phone Center Mezzanone (giovedì 28/11 - H.22)

Cska Mosca - Dinamo Pagano (lunedì 1/12 - H.21)
Speranzull FC – Spartak Gaodan (lunedì 1/12 - H.22)

Le restanti gare, vale a dire:

Cska Mosca – Spartak Gaodan
Speranzul FC - Sbronzi di Riace

potrebbero giocarsi nella serata di mercoledì 3/12 o giovedì 4/12

L'intero calendario slitterebbe di una settimana, ma è il minimo...

Fateci sapere.

lunedì 24 novembre 2008

Dinamo: la lunga attesa...

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Settima giornata – Lunedì 24 novembre – Brescia – h.21

Cska Mosca - Dinamo Pagano (non disputata per pioggia)

Cronaca

Siamo giunti in fitta (e invitta) schiera alle 20:38. Nel capanno dello zio Vasco abbiamo passato minuti ad ascoltare la pioggia. Stramy, premuroso, si è informato sullo stato di salute delle controsoffittature. Alle 20:50, nei più diffidenti, è cominciato a balenare qualche leggiadro sospetto. Alle 21 sono partite, simultanee, le telefonate della disperazione. Alle 21:25 abbiamo lasciato campo libero alle recriminazioni. La partita con il Cska non si è disputata. A causa del fatto che c’è gente che crede di partecipare ad un torneo che si disputa tra ottobre e febbraio e non trovare mai la pioggia. A questi fiduciosi dedichiamo le nostre Pagelle dell’Attesa Improduttiva.Le decisioni, quelle serie e irrevocabili, le riserviamo al Doposonno.

Pagelle

Topone: fuma nervosamente, e la cosa non può certo farci piacere. Consuma frettolosamente un’autarchica miscela di Caffè Sport, ostentando copiosa allegria, ma dal suo sguardo gronda senza filtri una profonda delusione per gli avversari, la cittadinanza e il genere umano in generale. Esistenzialista. 6

Stramy: si concentra sulla paternità e sugli anni che passano, sugli amici che crescono e se ne vanno. Finge calma e interesse, ma la sua battuta disimpegnata alla segreteria telefonica lascia trasparire una voglia di estraneità che non si confà al gruppo di cui è parte. Distratto. 5

Simonelli: si lancia in un predicozzo futile sulle differenze meteorologiche tra il gelo e la pioggia per mascherare la scarsa vena. Accelera il rompete le righe con fretta sospetta. Spaccacapello. 4,5

Zenga: è silente come un monumento al terzismo. Non esprime i sentimenti che pure – ne siamo certi – gli si agitano in cuore. Si tocca sovente i baffi. Muto. 5

Torbi: resta freddo e filosofico nei momenti di maggiore concitazione. Si scuote dinanzi al tg2 e rinfocola l’interesse di sé medesimo quando parte Il processo del lunedì. S’affretta alla kebabberia nell’immediato doponiente. Affamato. 5,5

Dido: partecipa in maniera fattiva al dramma collettivo, compone svariate volte il numero di cellulare di cotal Giuliano, a tutti soavemente ignoto. Meriterebbe la piena sufficienza se la sua frase “Bello sto fatto che giochiamo il giovedì e il lunedì” non fosse stata udita da nessuno. 6-

Berli: come consuetudine se la prende a forte manco fosse il giorno del matrimonio. Si offende mortalmente con il tentativo di sdrammatizzare di Stramy e con le osservazioni teutoniche sul riposo invernale agevolate dal Topone. Sul viale del tramonto, tristi considerazioni introspettive sulla solitudine attitudinale. 6

Vasco: osserva con la morte nel cuore e l’agendina distante. Si incapriccia sul rigore concesso al Toro e su quello negato al Milan, rivelando un’anima milanista occultata nel doppio fondo del suo giubbino di pelle. Fuma sigari di produzione estera e, all’inevitabile (e previsto) tracollo delle trattative, si sfoga concedendosi ad una malinconia degna del miglior Pierrot. O dei Sex Pistols: No future for me.

Programma settima giornata

Stasera (24/11) - Settima giornata

Speranzul FC - Sbronzi di Riace (H.22)
Cska Mosca - Dinamo Pagano (H.21)
Spartak Gaodan - Titograd FC (H.22)

Giovedì (27/11) - Atletico Panzao - Phone Center Mezzanone (H.22)

Il recupero Speranzull FC – Spartak Gaodan, inizialmente previsto per giovedì sera, è saltato a causa di una festa di compleanno.
Chiediamo alle squadre di essere più disponibili al fine di poter recuperare gli arretrati.

venerdì 21 novembre 2008

Dinamo, la rimonta e la beffa

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Sesta giornata – Giovedì 20 novembre – Brescia – h.22

Dinamo Pagano - Speranzull FC 5-7 (0-3)

Formazione: Topone, Stramy, Michele, Simonelli, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Michele, Dido, Simonelli (3)

Cronaca

Una partita incredibile, che a raccontarla si stenta a crederci e che si racchiude nello strano svilupparsi dei parziali. Dinamo sotto 0-5 a 25 minuti dal termine capace, in 15, di arrivare al pareggio e farsi sorpassare nuovamente. Ma sgomberiamo il campo dagli equivoci: è stata la migliore Dinamo della stagione e la Speranzull non ha mollato la presa, perché convinta di avercela giù fatta. Anzi: a fine partita sarà proprio la Dinamo a recriminare. Non tanto per come è scaturito il risultato (perdere negli ultimi dieci minuti una partita che si è recuperata con enorme sforzo), quanto per la mole di gioco espressa: alla fine si conteranno tre traverse, tre pali e un’infinità di parate del Ragno, specie nel finale. La Dinamo parte con Michele, il nuovo acquisto dalla Topone’s, a sinistra e Simonelli a destra. Il pallone viaggia, gira, circola. La manovra si fa ariosa, la tensione si stempera. Qualche accenno di pressing manda nel pallone la difesa a due della Speranzull. Ma il risultato non si sblocca fino al contropiede con cui Leo innesca Savella che batte a rete e realizza un gol difficile. La Dinamo reagisce, e bene. Berli colpisce una traversa, Dido lo emula, Simonelli prova a sfondare la difesa, mentre Michele è accorto e smista una grossa quantità di palloni. Ma un tiraccio da fuori, una papera di Topone (episodio inedito) porta il punteggio sul 2-0. La partita è bella e combattuta. Berli soffia palla a Leo in disimpegno e cerca di beffare Ragno, poi lo batte ma trova il palo, poi è Dido – con una palla piazzata – a colpire il montante. Simonelli rovescia alto un cross di Stramy. La Speranzull rinuncia a fare manovre arzigogolate, gestisce e riparte. L’assetto difensivo della Dinamo risente dello sforzo profuso in avanti, e molte volte lascia spazi dei quali gli avversari approfittano. Il primo tempo si chiude sul 3-0. Ma la Dinamo ci crede. Nella ripresa parte di slancio: Simonelli è liberato tre volte al tiro, senza molta fortuna; Stramy, dopo un inizio molle, dialoga con Berli e Dido. Michele salta uomini e crea superiorità. Il 4-0, ancora una volta in contropiede, spezza le gambe e il fiato della Dinamo. Il quinto gol ne è la conseguenza. Per carità: la Speranzull non ha rubato nulla, ha giocato la sua onesta partita. Ma, nell’immaginario collettivo, s’è comportata come una squadra operaia: come la Dinamo, per l’appunto. Quando Berli va fuori, Simonelli diventa punta e parte l’assedio. In quindici minuti si realizzano cinque reti: Michele, Dido, con un bellissimo pallonetto all’angolino, e Simonelli. Tre volte, l’ultima delle quali da incorniciare: sombrero ad anticipare e botta al volo sotto l’incrocio sinistro. Sul 5-5 più d’uno è convinto che il miracolo si concretizzerà. La Speranzull è spaccata e litiga, ha perso la testa. Quatrale va fuori. Ma il calcio è imprevedibile. E su calcio d’angolo, spunta la testa di Leo a spegnere l’entusiasmo. Un gol di testa, a calcetto, con la difesa schierata. È un simbolo. Berli torna in campo e va al tiro altre due volte, esaltando i riflessi di Ragno. È il massimo sforzo. Il settimo gol suggella una vittoria importante per la Speranzull. Ma adesso è la Dinamo ad essere in debito con la sorte.

Pagelle

Topone: una disattenzione ed una papera. Un inizio sconfortante, dal quale sa riprendersi, mettendo il suo sigillo su un paio di interventi decisivi. 6
Stramy: qualche sbavatura all’inizio del secondo tempo, ma partita tatticamente accorta. Inattaccabile. 6,5
Torbi: ottimo il suo innesto nella fase cruciale della partita. Determinato e lucido. 6,5
Michele: velocità, dribbling e visione di gioco. Nella ripresa decide d’occupare il centro del campo. Utile innesto, elegante ed efficace. Unico difetto: s’incaponisce su certe palle contese. 6,5
Simonelli: ironico dire al capocannoniere della partita, all’autore di tre reti decisive, che non era la sua serata sottoporta. Eppure… 7
Dido: parte teso e blando, poi cresce e gioca una delle sue migliori partite, per personalità e carattere. 7-
Berli: fa movimento e pressing, serve diversi palloni dietro le linee e arriva al tiro in diverse occasioni. Nella ripresa, esce nel momento in cui stava meglio. E si mangia il fegato. 6,5

lunedì 17 novembre 2008

Risultati e Prossimi appuntamenti

Sesta giornata

Dinamo Pagano - Speranzul FC 5-7

Lunedì (24/11) - Settima giornata

Speranzul FC - Sbronzi di Riace (H.22)
Atletico Panzao - Phone Center Mezzanone (H.21)
Cska Mosca - Dinamo Pagano (H.21)
Spartak Gaodan - Titograd FC (H.22)

Giovedì (27/11) - Recupero

Speranzull FC – Spartak Gaodan (H.22) * UFFICIALE.

Cska Mosca - Titograd FC (?)

Per quanto riguarda Cska-Titograd, il Cska resta dell'idea di giocare mercoledì 26/11. Vasco ha disponibilità sia alle 21 che alle 22. Il Titograd non si è fatto sentire. Decidete rapidamente.

mercoledì 12 novembre 2008

Prossimo turno (Orari)

(Recupero Quinta giornata)

Cska Mosca - Titograd FC (Rinviata)

(Sesta giornata)

Phone Center Mezzanone - Cska Mosca (H.22)
Titograd FC - Atletico Panzao (H.21)
Sbronzi di Riace – Spartak Gaodan (H.21) *

Dinamo Pagano - Speranzul FC (Giovedì 20/11 – H.22)

Dinamo ancora a galla. Cade la capolista

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Quinta giornata – Lunedì 11 novembre – Brescia – h.22


Sbronzi di Riace – Dinamo Pagano 2-3

Formazione: Topone, Stramy, Zenga, Torbi, Dido, Simonelli
In panchina:Berli sr.

Marcatori: Berli sr, Simonelli, Torbi

Cronaca

La Dinamo centra l’impresa, solleva il morale e rilancia le proprie ambizioni. Tutto in una volta, tutto in una sera. Dinanzi al solito nutrito pubblico di fede Sbronzi, Stramy e compagni disputano una partita accorta e raccolgono quanto di buono seminato. Si parte bassi, con Berli fuori e Simonelli avanzato. Si va al tiro in un paio di circostanze, mentre gli Sbronzi piazzano Speranza in beata solitudine offensiva e, in tutta onestà, nel complesso, non impressionano. Lo zero a zero regge 15 minuti. Poi rientra Berli e realizza, con una botta di esterno destro dal limite, al primo pallone toccato. Un ottimo viatico. La Dinamo si concentra, guadagna metri, fa girare palla. Stramy serve Berli e Dido nel cerchio di centrocampo, Simonelli prende possesso della sua fascia. Spinge, la Dinamo. Ma su una rimessa laterale al limite dell’area avversaria, si lascia prendere dalla foga, si sbilancia e non è in grado di seguire e contrastare i due tocchi con cui gli Sbronzi percorrono l’intera fascia e vanno a realizzare il pari. Una piccola, cocente delusione. Che si ripropone amplificata poco più tardi, quando un taglio profondo trova distratto Simonelli e finisce tra i piedi di un attaccante Sbronzo, che stoppa e insacca su disperata uscita del sempre puntuale Topone. Il 2-1 è il risultato che chiude il primo tempo. Nella ripresa la partita comincia a somigliare, in maniera sospetta, allo scontro col Gaodan della settimana scorsa. Gli Sbronzi modificano l’assetto in campo, sistemano – con un secondo difensore stabile – il reparto difensivo, badano a non prenderle e a ripartire. La prima metà del secondo tempo è un festival di occasioni fallite in contropiede. Brutto segnale per una Dinamo troppo rinunciataria, che fa girare poco il pallone e si affida alle sgroppate di Simonelli, più che alla costruzione – ostruita anche dalla gran folla – per vie centrali. Poi, il lampo. Stramy scende fendendo il blocco di centrocampo, serve centralmente Berli che fa da boa al limite dell’area; questi si gira e, con Davide alle calcagna, offre di spalle un passaggio di ritorno a Stramy, che solo (ma contrastato) non riesce a realizzare. È la scossa. Da questo momento la Dinamo comincerà a crederci. Il pareggio è un gran gol del caparbio Simonelli. Un pari meritato per concentrazione e dedizione alla causa. Mancano 10 minuti alla fine. Ma la gara è tutt’altro che finita. Gli Sbronzi continuano a sostituirsi, alimentando un veloce quanto inutile turnover. La Dinamo mantiene la concentrazione dell’ultimo quarto di gara. Gli Sbronzi costruiscono una palla gol gigantesca: quando l’uomo si presenta davanti a Topone, sembra fatta. Sembra concretizzarsi la beffa, sul modello Phone. Invece il portierone ci mette un piede e sventa la minaccia. La partita si fa nervosa, quasi cattiva. Da un calcio di punizione Sbronzo nasce il contrasto tra Torbi e un centrale, nel cerchio di centrocampo. Lo vince Torbi. Loro sono sbilanciati alla ricerca del colpaccio, tra la linea mediana e la porta c’è solo il portiere. Torbi cavalca verso la vittoria e sull’uscita disperata dell’estremo difensore, colpisce di destro all’angolino. È il tripudio. Ora dieci giorni di sosta forzata. Il 20 novembre sarà la volta della Speranzull.

Pagelle

Topone: incolpevole sulle due marcature, attento e coraggioso nelle uscite basse ad anticipare, regala un po’ di calci d’angolo all’avversario nella ripresa, ma salva nel momento cruciale. Quasi marcatore. 7
Stramy: con Simonelli a destra si sente più sicuro e lo dà a vedere. È preciso, anche se perde progressivamente lucidità nell’innescare l’azione per vie centrali. 6
Simonelli: nel primo tempo galoppa e imposta. Serve quattro assist in forma di lancio a Berli che si incunea. Ma dimentica l’uomo in occasione del primo, e lo perde in occasione del secondo gol. Si riscatta con una ripresa maiuscola. Una rete. 6,5
Zenga: svolge il suo compito senza particolari sbavature, tiene palla più del solito e si propone. 6+
Torbi: sale poco sulla fascia, si limita allo sforzo difensivo, ma realizza la rete che, da sola, vale una mezza stagione. 6,5
Dido: torna al suo ruolo congeniale, e nel primo tempo si vede. Nella ripresa, a causa dell’affollamento nella metà campo Sbronza, si pesta i piedi con Berli che sale a centrocampo a tentare d’intercettare il passaggio di Stramy. Unica pecca: troppo lezioso in alcuni frangenti. 6
Berli: segna al primo pallone toccato, si propone ai lanci di Simonelli (peccato non sia mancino, però). Nella ripresa sembra mollare. Poi si scuote, col resto della squadra. 6-

DIMISSIONI ZENGA: Zenga avrebbe intenzione di mollare la Dinamo. La dichiarazione, probabilmente frutto di un malessere momentaneo, a fine gara, tra i festeggiamenti per l’impresa. La Dinamo avrebbe accettato, riservandosi di richiamare il giocatore non appena si sentirà di nuovo in grado di accollarsi un impegno gravoso come la fascia. Ad ogni modo, Zenga resta nella rosa della Dinamo Pagano.

martedì 4 novembre 2008

Nebbia sulla Dinamo

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
4° giornata, Lunedì 3 novembre, Brescia, ore 21:00

Spartak Gaodan - Dinamo Pagano 4-2 (2-0)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Dido, Stramy, Berli sr.
Marcatore: Simonelli (2)

Cronaca

Lo Spartak è squadra creata per l’occasione: sono individualità che non si conoscono, che non hanno mai giocato assieme. Sono all’esordio. L’ideale vittima sacrificale per una Dinamo che deve testare i propri sogni di gloria sulla dura realtà delle due sconfitte di fila. Ed una penosa involuzione di gioco. Stramy a sinistra, Torbi a destra. I primi minuti sono di studio. Lo Spartak va al tiro due volte. Poi s’eclissa. La Dinamo prende campo, si allunga. Dido, per qualche attimo, sembra tornare al suo ruolo originario, Torbi diventa alto, Stramy va in impostazione. La trama con Berli a centrocampo sembra funzionare. La difesa degli avversari è blanda e non granché. La Dinamo ha l’impressione di poter gestire la partita. E prima ancora di mettere un paio di gol in cascina, si perde in virtuosismi, i disegni barocchi, in tagli leziosi che finiscono nel vuoto, in colpi di tacco futili, in giochi di prestigio dannosi. Nel frattempo divora almeno tre palle rete nitidissime. Tanto fumo produce scoramento. E quando lo Spartak ricomincia a giocare, il sei di Mr.Stramy è con la testa altrove. L’1-0 è una botta inattesa. Le gambe della Dinamo si fanno molli. C’è poca voglia di lottare, di impegnarsi a fondo in una partita che si ritiene comunque recuperabile. Il fumo ricomincia a salire, mentre cala la nebbia. Simonelli va in percussione, ma senza fortuna. Salta la difesa, il contropiede del 2-0 è spaventoso. Lo Spartak non produce molto, ma conduce. E nel finale di tempo, spreca l’occasione del 3-0 in contropiede. La Dinamo è ferma a guardare due avversari divorarsi il gol contro il solo Topone. Senza carattere, questa squadra. La ripresa è un assedio. Lo Spartak tira i remi in barca e si difende in massa. Simonelli e Dido avanzano. Le linee offensive si intasano. E c’è ancora chi non perde il gusto macabro dell’ultimo passaggio vincente, della giocata da Playstation, dell’invenzione sottorete. La lezione non è ancora servita a niente. E si perfeziona col terzo gol, ancora in contropiede, mentre la Dinamo è tutta ai limiti dell’area avversaria, a giocare a pallanuoto. La scossa viene da Simonelli, che realizza due reti in breve tempo e riapre la partita. A 10’ dalla fine ha anche l’opportunità di pareggiarla, ma fallisce a porta spalancata (la palla batte sull’interno senza lasciargli la possibilità di controllarla). E prende il quarto ancora in ripartenza. Una lezione dura, durissima, d’umiltà, per una squadra che – al momento – risulta smarrita.

Le pagelle, stavolta, sono superflue ed alimenterebbero solo utili polemiche.
Il comitato di redazione ha perciò deciso che seguitino a prevalere i non detti.

venerdì 31 ottobre 2008

Risultati Quarta giornata e prossimo turno

Lunedì 3 novembre

Phone Center Mezzanone - Sbronzi di Riace 3-4
Spartak Gaodan - Dinamo Pagano 4-2
Atletico Panzao - Cska Mosca 9-5
Titograd FC - Speranzul FC (giovedì 6/11 h.22)

Prossimo turno (Lunedì 10 novembre)


Speranzul FC - Phone Center Mezzanone (H.22)
Sbronzi di Riace - Dinamo Pagano (H.22)
Atletico Panzao – Spartak Gaodan (H.21)
Cska Mosca - Titograd FC (H.21)

martedì 28 ottobre 2008

La Dinamo beffata sul filo di lana: è crisi?

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
3° giornata, Lunedì 28 ottobre, Brescia, ore 22:00

Dinamo Pagano – Phone Center Mezzanone 1-4 (0-1)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Zenga, Stramy, Berli sr.
Marcatore: Simonelli

Cronaca

La Dinamo, senza Dido e con Stramy a supporto di Berli, tenta da subito di scacciare il peso psicologico che l’attanaglia da qualche tempo: l’incapacità d’impostare e d’offendere. Si scende in campo con l’intenzione di spostare in avanti il baricentro, di giocarsela come se la gara col Titograd non fosse mai esistita. Il Phone è formazione d’un certo livello, con giocatori giovani e ottimi palleggiatori. Nel primo tempo partono bassi, con tre difensori impegnati in una fitta trama di passaggi orizzontali, col resto della squadra a salire. Tengono palla senza problemi, dialogano nello stretto, sfondano un paio di volte sul fronte destro dell’attacco, dove Torbi non è a proprio agio, ma non si rendono pericolosi. Anzi, è la Dinamo a sfiorare il vantaggio in ripartenza. Dapprima con Berli, che riceve una palla col contagiri da Stramy, e spara sul portiere in uscita; poi, dopo un paio di allunghi di Berli sulla destra, con Stramy liberato al tiro sulla sinistra. Ma quando lo zero a zero, per la terza volta di fila, sembra profilarsi come punteggio finale della prima frazione, ci pensa Zenga. Il suo fallo laterale serve un attaccante avversario con tutta la squadra in avanti e il solo Berli al centro della difesa. Segnare, per il Phone, è un gioco da ragazzi. Sale il nervosismo. Regalare un gol di vantaggio, brucia. Nella ripresa il Phone prova ad ammazzare la partita. Lascia un solo difensore ad impostare e, a più riprese, tenta improbabili conclusioni da lontano. Topone è attento. La Dinamo, poco alla volta, si lascia schiacciare. Sulla destra, Zenga è sotto pressione; a sinistra, ci prova Stramy. Simonelli continua ad essere efficace nell’interrompere bruscamente le trame avverse, ma quando riparte non sfrutta la superiorità numerica. Berli si eclissa, nella vana ricerca dell’errore da sfruttare. Siamo alle solite. La Dinamo si convince della propria inferiorità e tira i remi in barca, rinunciando ad offendere. La partita diviene polemica. Poi la svolta: su un calcio d’angolo, è Simonelli a colpire. La sua botta, deviata da un difensore, finisce in rete. Il pareggio non galvanizza la Dinamo, che torna a difendersi strenuamente e non costruisce più niente. Fino a 7’ dal termine. Topone si esibisce in una parata formidabile su botta dalla lunetta. Smanaccia all’incrocio. Torbi e Simonelli costruiscono una percussione che si conclude con un tiro del nonno e con un fallo da dietro al momento della ribattuta. Il calcio di punizione dal limite è affidato a Stramy. La barriera e il portiere si aspettano la botta, Stramy freddamente serve Zenga nell’area piccola. È una sorpresa per tutti. Sembra fatta. Ma Zenga colpisce di piatto largo, sparando alto. Non c’è tempo per la disperazione. Il Phone è deciso a vincere e riparte. La difesa della Dinamo è rientrata e si schiera. Due uomini in maglia azzurra hanno il tempo di triangolare in uno spazio strettissimo. Sono in area, il diagonale passa accanto alla mano di Topone, colpisce il palo interno e s’infila. Siamo al 1’ di recupero. Ne mancano 4. Esplodono i tifosi del Mezzanone. La Dinamo è al tappeto. E nel tempo che rimane subisce altre due reti su altrettanti svarioni difensivi, causati dal crollo.

Pagelle

Topone: nella prima mezz’ora si concentra sulle uscite, nella ripresa sui tiri dalla distanza. Un paio di parate eccellenti e qualche tentativo di lavorare coi piedi per far salire la squadra. Non meritava quel passivo. 6,5
Simonelli: attento come al solito in fase di contenimento, anche se soffre maggiormente l’agilità dei giovanissimi attaccanti. Pecca nelle ripartenze solitarie: invece di appoggiare ai suoi compagni, si lancia nelle mischie con una caparbietà sospetta. 6
Zenga: sfodera il massimo di quel che può dare. Lotta sui contrasti, corre sulla fascia, si fa vedere anche in avanti. Con la palla tra i piedi è insicuro e tende a sbarazzarsene, ma questo ormai non fa più notizia. Peccato che dai suoi piedi sono transitate le occasioni più importanti della partita. 6
Torbi: parte a sinistra e progressivamente tende ad occupare il centrocampo. Sembra più pesante e meno disposto a macinare chilometri. 5
Stramy: sembra in serata quando imbecca, poi gli avversari gli si affollano attorno e non è più libero di toccare palla senza subire l’attacco concentrico di tre persone in maglia blu. Tutto diventa più difficile. Si allontana dalla difesa, si rende inutile avanti. 5,5
Berli: una conclusione e tre assist nel primo tempo, un tiraccio alla cieca nella ripresa. Ormai la sua solitudine in avanti tende a cronicizzarsi. SV

Risultati Terza giornata: La DMG va fuori dal torneo

Ennesimo "buco" della Dmg Estintori ed inevitabile esclusione dal torneo.
Un peccato, davvero. Perché ci contavamo.
Dobbiamo ripartire. Al momento la Dmg avrebbe due partite da recuperare, con Speranzull e Cska. Una sola disputata con il Phone Center. Persa, tra l'altro.
Abbiamo chiesto ad una nuova squadra di sostituire i poco precisi colleghi, partendo da una sconfitta. Sapremo la risposta a giorni.
Nel frattempo, questi i verdetti dei campi:

Speranzul FC - Atletico Panzao 6-4
Sbronzi di Riace - Titograd FC 5-2
Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone 1-4
Cska Mosca – DMG Estintori (non disputata)

Prossimo turno e orari (lunedì 3 novembre)

H.21 - Phone Center Mezzanone - Sbronzi di Riace
H.22 - Titograd FC - Speranzul FC
H.22 - Atletico Panzao - Cska Mosca
H.21 - X - Dinamo Pagano

lunedì 27 ottobre 2008

Torneo: stasera terzo turno

Dopo le polemiche relative ai ritardi accumulati in scioltezza dalle squadre che giocano alle 21, l'imperativo diventa: essere puntuali!
E l'invito tocca da vicino Speranzull e Panzao, Cska a Dmg, impegnate in due sfide estremamente delicate. Chi sta meglio è il Cska, che con la vittoria di lunedì ha dimostrato compattezza ed ha messo a tacere i gufi che la vedevano spacciata dopo la sconfitta all'esordio.
Per Speranzull e Dmg - una gara in meno - una prova d'appello dopo un inizio poco convincente.
Tensioni in casa Quatrale, che solo una vittoria (possibilmente larga) potrà fugare. Ma il sei di Carmelo non starà a guardare. Discorso diverso per l'Atletico: dopo due sconfitte e l'accusa di essere i principali ritardatari, la sfida di stasera con la Speranzull diventa un bivio. C'è tanto da dimostrare, per il Quita.
Alle 22 una Dinamo ridimensionata dal derby sfida un Phone Center in crescita.
Mentre, sempre in seconda serata, Sbronzi e Titograd si contendono il primo posto solitario nel vero big-match della giornata.

Speranzul FC - Atletico Panzao (H.21)
Sbronzi di Riace - Titograd FC (H.22)
Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone (H.22)
Cska Mosca – DMG Estintori (h.21)

venerdì 24 ottobre 2008

Dinamo: siamo alle solite

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
2° giornata, Giovedì 23 ottobre, Brescia, ore 22:00

Titograd FC - Dinamo Pagano 4-2 (0-0)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Dido, Stramy, Berli sr.
In panchina: Zenga
Marcatori: Berli sr, Simonelli

Cronaca

Al Titograd il derby. Una vittoria meritata, costruita col gioco e il possesso palla. E con un pizzico d’ansia per un risultato che c’ha messo mezz’ora per sbloccarsi. Minuto uno del secondo tempo. Palla al centro Dinamo. Zenga, palla al piede, la seppellisce tra tre uomini avversari. Così, perché era la cosa più facile da fare, quella che cagionava meno stress psicologico. Scatta il contropiede, il cross è basso, Jordan anticipa Simonelli e l’uscita di Topone. 1-0. Fino a quel momento era prevalso l’imperativo di non prenderle, applicato a menadito dal sei di Mr.Stramy. Si comincia con You’ll never walk alone, sparato dall’impianto bresciano. E coi tifosi del Titograd a spadroneggiare. Si comincia con Zenga fuori e Stramy sulla fascia. E con un palo titino. Il primo tempo è un monologo. Gioca solo il Titograd, sembra di assistere ad una riedizione dell’amichevole di lunedì. La Dinamo si lascia schiacciare, Topone sale in cattedra. In avanti, Berli prova ad affondare qualche accenno di pressing, ma è solo ed inutilizzabile. L’asse Juan-Berli Jr non è impeccabile, ma non lascia palle giocabili. Grandi assenti nella Dinamo: le fasce. Non si assiste ad un solo fraseggio, ad un solo triangolo, ad un dai-e-vai. Una regressione preoccupante, che ha spinto la dirigenza, a fine gara, a paventare qualche rinforzo. Molto dipenderà dalla gara di lunedì col Phone Center. La prima frazione si chiude con il Torbi che soffia palla a Juan e, solo dinanzi a Conte, manda sul palo esterno. Sarebbe stata la beffa, l’episodio che colora tutto di rosa e permette di ignorare i limiti, vistosissimi, dell’intera squadra: nessuna idea per alzare il baricentro, nessuna coscienza di sé sulle fasce, nessuno a supportare – di ruolo – il gioco in avanti. Difendersi ad oltranza, questa sembra la parola d’ordine di una equipe fondata sull’ambizioso obiettivo di centrare il quarto posto e i playoff. E si che la partita la si era raddrizzata: con un pretesto occasionale, una palla da fermo, un calcio d’angolo. La parabola a scavalcare tutti, Conte compreso, e Berli ad insaccare di testa. L’1-1 ha galvanizzato la Pagano per due minuti esatti: qualche palla in profondità, un accenno di dialogo tra Berli e Stramy, con Zenga a viaggiare a destra. Poi il nuovo blackout. In dieci minuti il Titograd realizza tre reti e chiude la partita. A nulla valgono la rete di Simonelli in percussione e i 15 minuti complessivi di recupero. La sconfitta, amara e meritata, lascia spazio alla meditazione. E al ridimensionamento del progetto.

Pagelle

Topone: non diciamo nulla di nuovo, ma senza di lui avremmo subito passivi ben più vistosi. Ora non sbaglia più neanche le uscite. Un vero peccato non sfruttarlo a pieno, magari come perno arretrato di un gioco più arioso e corale. 7
Stramy: evanescente sulla sinistra, dove proprio non riesce a dialogare con uno statico Torbi, più incisivo al centro, ancor di più in avanti, nella ripresa. Leggero. 5
Zenga: nervoso, teso, torna quello che conosciamo: si sbarazza del pallone appena può, senza la minima riflessione aggiuntiva; scatta nervosamente sulla fascia, ma senza un’idea d’affondo, senza sapere perché. Inconsapevole. 4
Torbi: fermo, occupa un po’ tutti i ruoli difensivi, schiacciato dal peso di una squadra che si lascia aggredire. La sua fascia è fuori servizio. Non azzecca un passaggio in fase di costruzione. Non perde un secondo a riflettere su dove piazzare la palla. 4,5
Dido: lotta dietro, ma la sua assenza si lascia sentire laddove servirebbe una spalla a Berli. Deve decidere. 5,5
Simonelli: preciso in fase di contenimento, ma questo ormai è un classico. Si lascia sfuggire due volte soltanto un buon Jordan. E quando serve ricorre al fallo tattico. I suoi lanci sono imprecisi, le sue percussioni troppo solitarie. 5,5
Berli: nel primo tempo funziona meglio da uomo-assist (due palle al Torbi), ma è completamente inutile, slegato dal resto della squadra. Nella ripresa, dopo il gol, si spegne progressivamente. 5-

giovedì 23 ottobre 2008

Titograd-Dinamo: fuori i secondi

GLI STATI D'ANIMO: Ci siamo. Mancano poche ore al derby d'alta classifica che chiuderà il quadro della seconda giornata del Torneo. La tensione è alta. In casa Dinamo, tutti disponibili. La sconfitta in amichevole, rimediata lunedì scorso dalla Topone's, ha alimentato il dibattito sui limiti e le responsabilità. Restano ancora in piedi i dubbi, pronti a farsi vivi dopo ogni prestazione negativa. Ma anche le potenzialità. Mister Stramy (è una voce che gira) pare ritenga il quarto posto a portata di mano. E poi resta l'importanza della gara singola, del derby coi cugini.
Appuntamento ore 22 da Brescia.
Sarà spettacolo.

IL PRECEDENTE AMICHEVOLE: Un solo precedente tra le due formazioni, datato 19 settembre. Sotto la pioggia, finì 11-7 per il Titograd.

LE QUOTE: Il Picchetto pende verso il Titograd. Vittoria quotata 2,35. La vittoria della Dinamo a 2,80. Il pari a 4,00.

IL PUBBLICO: Prevista buona affluenza. Mattia ha detto che viene e si porta il vino. Trasferta vietata per i tifosi della Dinamo.

LA SORPRESA: Grande attesa per la sorpresa annunciata da Mister Stramy. Speriamo si riveli qualitativamente diversa dal servizio di Teleradioerre promesso e mai registrato da Carelli ai tempi di Metalurg-Titograd.

martedì 21 ottobre 2008

Dinamo: sconfitta e cattivi pensieri

Amichevole, Lunedì 20 ottobre, Brescia, ore 21:00

Dinamo Pagano 38 – Topone’s friends 2-5 (0-1)

Formazione: Topone, Stramy, Zenga, Torbi, Dido, Berli sr
Marcatori: Stramy, Berli sr

La Dinamo in campo per rodare schemi e sciogliere i muscoli in vista del derby, incappa in una sconfitta da incubo, che – come un fulmine medioevale – scava nel fondo delle paure mai risolte, dei timori che si credevano superati. Squadra incapace di alzare il baricentro e di uscire dall’assedio; squadra costretta a ricorrere ai lanci lunghi, come e peggio di qualche stagione fa; squadra che sa difendersi e limitare i danni, e questo è un bene, ma anche incapace – per esempio – di far comprendere alle ali a cosa servono le fasce. A parziale giustificazione del monologo della Topone’s, c’è senz’altro la scarsa tensione psicologica, l’attenzione rivolta al derby di giovedì. Ma in campo s’è visto un sei lontano parente alla formazione che ha battuto l’Atletico. E solo nell’arte – pur nobile – del difendersi ad oltranza. Così è andata: una coppia in retrovia determinata e buona nell’impostazione, il funambolo Cocco nel cerchio di centrocampo, un attaccante dai piedi educati. Tanto è bastato ai nostri per svestirsi subito di ogni velleità di fare la partita. Dido schiacciato sulla linea difensiva, un po’ per sopraggiunta vocazione, un po’ per diletto del ruolo, ha annullato la forza motrice del centrocampo, regalandolo – di fatto – alle avanzate in tre o al fraseggio continuato ed efficace dei portatori palla avversari. Sulle fasce è regnata l’anarchia più totale e non basta una critica, a pochi giorni da una delle gare più sentite dell’anno, per venirne a capo. È un problema atavico: si riflette poco, si corre senza coscienza del ruolo, non si aggrediscono gli spazi quando si dovrebbe e, al contrario, si compiono traversate inutili quando non servono. Stramy ha provato, con encomiabile abnegazione, a mettere un po’ d’ordine. Due ottimi lanci ad assecondare il movimento di Berli, poi la disperazione di non riuscire a trovare soluzioni per uscire dalla crisi, mentre le offensive avversarie (e gli avversari) giungevano a folate. Berli, lì davanti, contrastato anche fisicamente, era un pezzo d’inutile artiglieria. Insomma, è bastato un avversario sopra la media per mandare in tilt squadra ed ambiente. Abbiamo tre giorni per recuperare forma e fame. Per la cronaca: la partita, a senso unico dal primo minuto, ha vissuto di occasioni fallite e per 30’ è rimasta inchiodata sullo 0-0. Più per merito di Topone – anche stavolta tre interventi da video-riprendere – e per difetto di mira degli avanti, che per altro. Poi la clamorosa traversa di Stramy, a portiere scavalcato, che poteva dare corpo alla beffa. L’1-0 di Cocco, su strafalcione Torbi-Stramy, ha aperto le danze. La Dinamo, che fino a quel momento aveva giocato solo per non prenderle, si stordisce. Pareggia su ingenuità del portiere, che causa una punizione dal limite che Stramy infila sotto il sette. Poi passa di nuovo sotto e pareggia nuovamente, con il solito schema (“L’unico schema”, come appuntava qualche maligno giornalista in tribuna stampa): lancio lungo e radente di Topone per Berli e botta sotto la traversa. 2-2 immeritato, ma non conta nel calcio. Ce lo saremmo tenuti, se ne avessimo avuto la forza. Invece un paio di passaggi suicidi – in orizzontale – di Stramy in impostazione e il venir meno di Zenga in funzione difensiva sulla destra, hanno plasmato il risultato finale: un 5-2 che deve suonare da campanello d’allarme, ma non può e non deve gettare nel panico una squadra che – anche alla luce delle altre pretendenti – può puntare con decisione a quel quarto posto che porta ai play-off. Che porta a febbraio.

Per scelta redazionale, non si producono pagelle.

Terzo Torneo Campi Plebei: Risultati Seconda Giornata

Titograd FC - Dinamo Pagano (giovedì 23/10 - H.22)
Atletico Panzao - Sbronzi di Riace 2-5
Cska Mosca - Speranzull FC 7-6
DMG Estintori - Phone Center Mezzanone 1-3

PROSSIMO TURNO (lun 27/10)

· Speranzul FC - Atletico Panzao (H.21)
· Sbronzi di Riace - Titograd FC (H.22)
· Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone (H.22)
· Cska Mosca – DMG Estintori (h.21)

lunedì 20 ottobre 2008

Lunedì tra campionato e amichevoli

Interssantissimo turno di campionato, questa sera da Brescia.
Si comincia alle 21, con l'Atletico Panzao (che recupera Sarracin) alla ricerca della continuità di gioco - e dei tre punti - contro gli Sbronzi, partiti forte con una squillante vittoria col Cska.
Alle 22 sarà la volta della sfida affascinante tra i Moscoviti e la Speranzull, che fa il suo esordio nel torneo. Grande curiosità per il sei di Mister Quatrale, che dovrà confermare quanto di buono fatto in precampionato e testare le ambizioni.
Esordio assoluto anche per la Dmg Estintori di Carmelo che alle 22 affronterà il Phone Center in cera di riscatto dopo la sconfitta di misura col Titograd.
Giovedì prossimo il derby tra Dinamo e Titograd.
Derby d'alta classifica...

Intanto, sempre stasera alle 21, amichevole per la Dinamo di Mister Stramy contro una selezione di amici di Topone. In dubbio Simonelli. Certi tutti gli altri.

Messaggio di servizio: raccogliete i 3 euro a squadra per la coppa. Li raccogliamo tra stasera e lunedì prossimo.

venerdì 17 ottobre 2008

Terzo Torneo Campi Plebei: prossimo turno

Prossimo turno (lunedì 20 ottobre)

Atletico Panzao - Sbronzi di Riace (H.21)
Cska Mosca - Speranzull FC (H.22)
DMG Estintori - Phone Center Mezzanone (H.22)
Titograd FC - Dinamo Pagano (posticipo giovedì 23 ottobre, H.22)

martedì 14 ottobre 2008

Dinamo cinica, la sfida è lanciata


Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
1° giornata, Lunedì 13 ottobre, Brescia, ore 22:00

Dinamo Pagano – Atletico Panzao 3-0 (0-0)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Dido, Stramy, Berli sr. In panchina: Zenga
Marcatori: Dido (2), Berli sr.

Cronaca

Le aspettative che pesavano sulle spalle della Dinamo sono state soddisfatte. Esordio coi tre punti, a coronamento di una partita tatticamente perfetta, cinica, dove la squadra ha dimostrato di saper difendere, stringere i denti, lottare e ripartire; zero gol all’incasso e ottima tenuta, punti in cascina e un segnale lanciato al torneo. La Dinamo c’è. Si parte con lo schieramento-tipo, con Simonelli centrale e Stramy più offensivo. L’Atletico risponde con un sestetto inedito, con Quita in cabina di regia e – finalmente! – un portiere di ruolo. I primi 10’ sono di studio. L’Atletico porta palla, la fa girare in attesa del varco. La difesa della Dinamo si registra, con Dido in supporto. Il Panzao prova da fuori, ma la mira è imprecisa. Nel primo affondo serio della Dinamo, invece, Stramy fallisce la rete del vantaggio, solo davanti al portiere. L’episodio si ripete qualche minuto dopo. Quando Zenga prende il posto di Torbi, ogni velleità di ripartire scompare. La Dinamo difende, dalla cintola in giù. Gli avversari, poco alla volta, si dimostrano in palla. Trovano spazi, ma solo in orizzontale. Non verticalizzano, se non con palloni sparacchiati nel mezzo. La Dinamo si difende in quattro. Rifiata, soffre. Il Panzao, dalla distanza, prende confidenza con la mira. Centra una traversa, poi una seconda con decisiva deviazione di Topone. Torbi prende il posto di Stramy. La squadra resiste fino alla fine del tempo, senza grilli per la testa. Nella ripresa cambia qualcosa: Simonelli va in supporto a Berli, che avrà toccato dieci palloni giocandone un paio nella prima mezz’ora. Stramy si sistema nella sala dei bottoni. Un lancio, al 1’, per poco non pesca Berli. Simonelli si destreggia a centrocampo e serve lungo il compagno a destra. Poi prova a fare tutto da solo, ma senza risultati. Sembra una Dinamo più offensiva, invece – col passare dei minuti – è di nuovo l’Atletico a fraseggiare, occupando stabilmente le zolle del centrocampo. Al 10’ della ripresa, la svolta. Topone, palla in mano, fa ripartire il gioco. Lancia Berli. La traiettoria è spiovente, inganna il marcatore diretto, che va a vuoto facendosi scavalcare. Berli lascia alla palla il tempo di rimbalzare una sola volta a terra, poi la colpisce al volo. Il portiere non può farci niente. È l’1-0, un gol di rapina, a coronamento di un contropiede fulmineo innescato direttamente dai pali. La partita cambia, gli spazi si aprono. Il Panzao reagisce, ma non trova varchi. Dido, a conclusione di una bella azione corale, scaglia un bolide che il portiere non trattiene. Berli è sulla scia, deve solo toccarla in rete. Ma liscia, clamorosamente. Fortunatamente si resta sull’1-0 ancora per poco. Ed è proprio Dido, con una botta da fuori, a spegnere le velleità dell’Atletico. Che riparte come nel primo tempo, ma con le energie stemperate. Coglie un’altra traversa, la squadra di Quita. Ma è poca roba. Esce Berli. Falliscono Simonelli e Zenga. Nel 1’ dei 5 minuti di recupero, realizza Dido, di destro. La Dinamo c’è.

Pagelle

Topone: un paio di interventi rimarchevoli, superlavoro dalla distanza, attenzione continua nelle uscite. Unica pecca: usa poco i piedi e la sua capacità di fare da valore aggiunto all’impostazione. 6,5
Stramy: comincia sacrificandosi in un ruolo inedito per non pestare i piedi a Simonelli, si trova sui piedi almeno tre palle del vantaggio, detta trame preziose, ma il meglio di sé lo offre da centrale di difesa. 6+
Torbi: difende con accanimento, conquista palloni e li gestisce con calma e senza fretta. Non lascia mai sguarnita la propria zona di competenza. 6,5
Zenga: buon apporto difensivo e qualche intuizione sulla fascia, va benissimo così. 6+
Simonelli: al centro della difesa è, nei contrasti, tutto quello che non è Stramy; nell’impostazione, però, gli manca il tocco del coziano. Rude, efficace 9 volte su 10 nell’anticipo e nello sradicare palla, distrugge il gioco avversario con costanza. In avanti tende ad allontanarsi dai ripiegamenti. Andrebbe utilizzato in pressing sul portatore, in alcuni momenti. 6
Dido: corre tra le linee come una staffetta della Seconda guerra mondiale, si sacrifica in un ruolo di supporto, di complemento. Bada al sodo. Prova qualche sortita dalla distanza, ma viene fuori nella ripresa, quando può tornare a bazzicare zolle più familiari. 7
Berli: nel primo tempo è solo e si limita a seguire le operazioni di impostazione del Panzao, nella speranza di uno svenimento del portatore. Nella ripresa converte in moneta sonante l’unica palla che passa dalle sue parti. Poi vanifica tutto, disintegrandosi al momento di ribadire in rete la palla del raddoppio. 6

Terzo Torneo Campi Plebei: Risultati prima giornata

Phone Center Mezzanone - Titograd FC 4-5
Speranzull FC – DMG Estintori (rinviata a data da destinarsi)
Sbronzi di Riace - Cska Mosca 7-4
Dinamo Pagano - Atletico Panzao 3-0

lunedì 13 ottobre 2008

Prima giornata, primi problemi.

La Dmg Estintori, a quanto pare, ha seri problemi di formazione ed ha chiesto - ed ottenuto - un rinvio a data da destinarsi dell'esordio con la Speranzull.
Il segnale è molto, molto negativo.
Soprattutto perché giunge da una squadra nuova, che non ci conosce e non conosce il torneo.
Non riesco ancora a mettermi in contatto con Carmelo, della Dmg.
Ma è bene spiegargli la filosofia di fondo: sei persone da garantire SEMPRE, da ottobre a febbraio, tutti i lunedì.
Altrimenti, meglio pescare tra le squadre che abbiamo dovuto - per forza di cose - respingere.

venerdì 10 ottobre 2008

Lunedì 13/10: Prima giornata


Phone Center Mezzanone - Titograd FC (H.21)
Speranzull FC – DMG Estintori (H.22)
Sbronzi di Riace - Cska Mosca (H.21)
Dinamo Pagano - Atletico Panzao (H.22)

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La Dinamo vince. Per convincere c'è tempo.

Giovedì 9 ottobre, H.22, Brescia

Dinamo Pagano 38-Atletico Panzao 5-4

Formazione Dinamo: Topone, Stramy, Zenga, Torbi, Dido, Berli sr
Marcatori: Berli sr (4), Torbi

Cronaca

Utile prova per la Dinamo, orfana di Simonelli, che ha registrato alcuni automatismi.

Lunedì Dinamo-Atletico varrà i tre punti. Con questa idea sottotraccia sono scese in campo le due formazioni nell’ultima amichevole precampionato. Concentrata e spavalda la Dinamo, cantiere ancora aperto l’Atletico. Il risultato è presto detto: pressing a centrocampo, Dido a fare da segugio sulle caviglie dei portatori di palla, Stramy a dettare passaggi rapidi e filtranti. Nei primi 15’ l’Atletico è praticamente inesistente, con una difesa rabberciata e macchinosa, con poche soluzioni offensive, finisce per non tirare mai in porta. Su calcio d’angolo radente di Zenga spizzato da Torbi al limite, Berli si ritrova tra i piedi un pallone che chiede d’essere alzato ed insaccato. Pochi attimi dopo è Torbi, servito da Stramy con un lungo linea, a freddare il Quita (che si lascia scivolare un pallone sotto le gambe). Poi è ancora Berli ad andarsene in contropiede e insaccare all’angolino. 3-0 e partita che si mette bene per la Dinamo, che pensa a strafare e non sa gestire. Il 3-2 con il quale si chiude il tempo è frutto di approssimazione e leggerezza, caratteristiche che devono scomparire. Contro qualunque avversario. Il secondo tempo si apre col pari del Panzao. La Dinamo deve ricominciare tutto da capo. Berli trova il gol di testa su angolo pennellato di Stramy. Zenga comincia a fallire l’impossibile, nel suo personale derby con la porta avversaria. Topone salva sulle folate avversarie. Berli batte Quita con un diagonale di forza, anticipando in corsa il difensore. 5-3 a 5’ dalla fine. C’è ancora tempo per vedere una rete dell’Atletico. Ma la partita è in ghiaccio.

Pagelle

Topone: sicuro e determinante, concede tuffi spettacolari al pubblico, e salva il risultato nella ripresa. 7
Stramy: visione di gioco, assist col contagiro, inizio strepitoso. Poi decide di strafare e finisce il primo tempo in calo. Equilibrato nella ripresa. 6,5
Dido: si dedica alla fase difensiva con risultati apprezzabili. Anche la condizione fisica è in crescita. 6,5
Zenga: corre moltissimo, e lotta con accanimento. Spinge avanti il suo baricentro. Meglio il primo tempo. Nella ripresa gira a vuoto e fallisce sotto porta. 6+
Torbi: più pacato e ordinato del solito, corre anche meno e sostiene la difesa. Buon supporto in avanti. 6+
Berli: realizza 4 reti e fa blando pressing sul portatore di palla, molte azioni offensive partono da lui. 6,5

giovedì 9 ottobre 2008

Ultima amichevole precampionato per la Dinamo

Questa sera, ore 22, da Brescia, ultima tappa d'avvicinamento al Torneo per gli uomini di Mr.Stramy. Avversario di turno, l'Atletico di Quitadamo e dell'ex-Sarracin.

Questa la probabile formazione della Dinamo:

Topone
Stramy
Simonelli
Zenga
Dido
Berli sr

In panchina: Torbi

lunedì 6 ottobre 2008

Giovedì in campo

Giovedì, ore 22, Dinamo Pagano in campo contro l'Atletico Panzao.

Per quanto riguarda i calendari, si procederà ad ore. Al massimo domani.

venerdì 3 ottobre 2008

PER IL TORNEO: SI GIOCA IL LUNEDI

Il Torneo non potrà svolgersi di giovedì. Problema insormontabile di disponibilità dei campetti.
Le prime due giornate, quindi (e con ogni probabilità, l'intero torneo) si svolgeranno di lunedì.
Si esordirà lunedì 13 ottobre. Si proseguirà il 20/10.
Abbiamo già preso i campi.

Saluti.

Dinamo: una sconfitta che brucia

Giovedì 2 ottobre, Brescia, H.22

Dinamo Pagano 38 – Speranzull FC 4-6

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Torbi, Dido, Berli
Marcatori: Dido, Simonelli, Stramy, Torbi

Cronaca

Dinamo in formazione-tipo, per la prima volta dall’inizio della preparazione. Speranzull col turnover innestato. Si comincia con Simonelli centrale e Stramy a sinistra. Il pari dura poco. Un errore di Stramy, che in contropiede fallisce il passaggio decisivo sulla fascia – in 3 contro 1 – fa scattare la ripartenza e la marcatura degli uomini di Leo. Fatica non poco Stramy, a sinistra, mentre Simonelli al centro è pesante e concreto. Latita nell’impostazione, la Dinamo. E dopo il 2-0, su azione di Savella rimpallata in rete dallo stesso Simonelli, con il ritorno alle posizioni classiche – Stramy centrale e Simonelli a sinistra – latiterà ancora di più. Fallisce completamente il gioco-perno su Berli, mentre Dido e Stramy occupano la stessa mattonella e il Nonno, progressivamente, perde contatto con la difesa. Indietreggia Berli, anche prendendo atto delle discese profonde del Torbi. Realizza Dido, su azione manovrata col Nonno (ormai sempre più convinto del suo ruolo offensivo). Poi l’azione più bella della partita. Simonelli stretto su Berli per la rimessa laterale, questi salta Quatrale a rientrare e, di punta, allarga orizzontalmente per Dido, che vede Simonelli incunearsi e lo serve; il nonno riceve palla, salta il portiere e scarica sotto la traversa. Il 2 a 2 sembra il preludio alla sistemazione tattica della Dinamo. Ed è il periodo migliore della partita, senza dubbio. Invece il tempo si chiude con la doppia marcatura Speranzull, contemplando anche un infortunio dell’ottimo Topone. Nella ripresa la Dinamo gioca come dovrebbe. Stramy ad impostare, Simo a sinistra a supportare la fase di costruzione, Torbi a destra, Dido come cursore di centrocampo e Berli che funge da sponda e centrattacco. Ma di questa sistemazione, apparentemente valida, si salvano solo le posizioni. La prevedibilità o la voglia di strafare rendono la gara in salita, più del risultato. Berli colpisce una traversa su diagonale da destra, Dido fallisce a tu per tu col Ragno. La Speranzull tira i remi in barca e si difende in tre. La pressione della Dinamo è notevole, ma confusa. Simonelli va solo in diverse circostanze, fino in fondo. Torbi corre a vuoto. Finché, su una rimessa sperimentale dove Dido decide di scattare in avanti e Simonelli, non attendendosi il passaggio, si addormenta, scatta il contropiede del 5-2. La Dinamo colpisce un palo con Berli, poi comincia a produrre lo show di Ragno. Anche Topone si esibisce in tre o quattro interventi degni di sottolineatura. Ma è il portiere della Speranzull a salvare su Berli, su Dido, su Simonelli un paio di volte, su Stramy. E come ovvia conseguenza del calcio, nell’unico svarione difensivo (di Simo) la Dinamo si fa infilare. 6-2. Il finale è la riproposizione dello schema acquisito. Dinamo avanti ad accorciare, Speranzull cinica a difendersi e ripartire. Il 6-4 finale accontenta la Speranzull e mimetizza i limiti della Dinamo.

Pagelle

Topone: esordisce con un’uscita a vuoto, poi diventa calmo e sicuro. Nelle uscite come nelle parate a terra. Si suicida sul traversone del 4-2, ma nella ripresa interviene con efficacia in almeno 4 circostanze. Abbiamo un portiere. Punto fermo. 6,5

Stramy: sente la partita più di chiunque altro, va in campo teso e spiazzato dalla scelta iniziale del Simonelli, risulta impalpabile a sinistra. Quando torna centrale, non supportato dalle ali troppo alte, si fa prevedibile e lento. Urge maggiore semplicità, efficacia e regolarità. Si può vivere anche senza il passaggio risolutore. 5-

Simonelli: impatto devastante sulla partita, da centrale sradica tutto quel che c’è da sradicare. Si perde un po’ nella fase di costruzione. Quando torna a sinistra diventa, col passare dei minuti, satellite in orbita. Si incunea, sempre più in profondità, fino a fungere da prima punta, lasciando scoperta la fascia. Stefano sarà libero da marcatura fino alla fine del tempo. S’incaponisce nel dribbling. Nella ripresa è più regolare, anche se deve imparare a dialogare coi nuovi compagni. 5

Dido: in dilemma esistenziale sulla posizione finché Simonelli gioca avanti, poi impara a conviverci. Bello l’assist sul 2 pari. Poi, in sostanza, fa le cose più rilevanti in fase di contenimento e di contrasto. Nell’impostazione con la difesa schierata si pavoneggia troppo, e non ne avrebbe i titoli, visto che non azzecca un passaggio (fino ad un filtrante per Berli che si divora il gol). Pesante e poco efficace. 4,5

Torbi: evanescente in difesa, dove il suo compito di mastino risente positivamente della concretezza degli altri difensori, in fase offensiva risulta oggetto misterioso. Corre moltissimo a vuoto, gli mancano gli automatismi. Non si propone basso per la fase di costruzione, in attacco è quasi sempre fuori posizione sui passaggi (sempre troppo avanti), e non si propone come potrebbe/dovrebbe a suggerire il passaggio. Ragiona poco con la palla tra i piedi. 4,5

Berli: parte inutilizzato, deve indietreggiare di diversi metri per entrare in partita. Nel primo tempo, di rilevante, fa partire l’azione del 2-2. Nella ripresa cresce un po’. Ma comincia ad avere delle occasioni che fallisce. Un po’ per bravura di Ragno, un po’ per fretta e imprecisione. Ormai esiste solo la soluzione di forza. E troppe volte si fa anticipare al centro. È l’unico a fare pressing alto. 5-

martedì 30 settembre 2008

La Dinamo vivacchia, spreca e viene punita

Lunedì 29 settembre, Brescia, H.21

Atletico Panzao - Dinamo Pagano 38 5-4

Formazione: Berli Jr, Pivetti, Stramy, Zenga, Dido, Torbi

Marcatori: Stramy (2), Zenga (2)

Se non fosse un insignificante test match, non esiteremmo a definire la Dinamo Pagano un’incompiuta. Per il semplice fatto che, pur sopperendo all’oggettivo gap tecnico che distanziava il sestetto slavo dal Panzao, la squadra ha impressionato per lo spirito e per cattiveria. Che devono essere i capisaldi, i pilastri sui quali erigere una decenza di torneo. Almeno tre o quattro superiorità non sfruttate, vuoi per la serata di grazia di Quita, vuoi (e sopratutto) per eccessiva leggerezza sotto porta. Orfani di Topone e Berli sr trattenuti all’estero (Bari) per impegni lavorativi, i ragazzi della Dinamo vengono bocciati per l’approccio alla partita. Nel dettaglio, il giudizio.

Pagelle

Berli Jr: Potremmo cavarcela con un senza voto. Non fa testo, non è della Dinamo. Arrugginito da un persistente dolore alla schiena, appare timidio, troppo. Disastroso nella permanenza tra i pali, becca rimproveri per qualche inutile tocco di fioretto. Il Titograd gli tiri le orecchie. Voto: 5
Daniele Pivetti: Tanta buona volontà, limiti nell’impostare. Chiude come può. Disponibilità da apprezzare. Voto 5,5
Zenga: La peggiore esibizione. Lamenta l’isolamento a destra, ma quando riceve tende a sbarazzarsi del pallone. In fase difensiva e in marcatura appare disorientato. Mai un raddoppio, ma firma il tabellino della partita. Cresce in fase realizzativa . Voto 5
Torbi: Se la cava da centrale, fa quel che può. Quando si sgancia non viene servito. Uno degli ultimi ad arrendersi. Voto 6
DiDo: Dialoga sorpendentemente bene con Stramy. Era la prima volta. I due si cercano moto, ma falliscono troppo sotto porta. Corre fino alla fine. Meglio il secondo tempo che il primo. Voto 6
Stramy: Ha un approccio amichevole alla partita. Il suo abbraccio scherzoso con Quita dopo aver fallito il gol del possibile pari, la dice lunga. I tifosi hanno annotato. E’ lucido nell’impostare, utile in ripiegamento. Ma si deve fare gol. Voto 6

domenica 28 settembre 2008

Doppia amichevole per la Dinamo. La settima. La data.

Dopo il forfait di giovedì, la Dinamo Pagano 38 torna in campo per un miniciclo di amichevoli che sanno già di torneo. La compagine biancoblu, difatti, affronterà l'Atletico Panzao (lunedì 29 settembre, ore 21) e la Speranzull (giovedì 2 ottobre, orario da definire).
Convocata l'intera rosa.

Intanto: quasi raggiunto l'accordo con la settima squadra partecipante. Massimo riserbo. Si attendono notizie da Carmelo, alle prese con la formazione di un suo team.

Prima certezza: il torneo partirà giovedì 9 ottobre.

venerdì 19 settembre 2008

Al Titograd il derby della pioggia

Venerdì 19 settembre, Brescia, H.21

Titograd Fc - Dinamo Pagano 38 11-7

Titograd FC: Juan, Sandro, Berli junior, Giordano, Roberto, Cocco
Dinamo Pagano 38: Stramy, Carmelo, Zenga, Torbi, Dido, Berli senior

Marcatori: Berli senior (4), Zenga (2), Stramy

NOTE: si è giocato sotto la pioggia battente. Durata: due tempi da 30 + 20 di recupero.

Cronaca

Derby doveva essere, e derby è stato. Sotto una pioggia fitta, che non lasciava scampo, le due compagini jacobine hanno dato vita ad una partita divertente e combattuta. Entrambe costrette a fare a meno di un portiere di ruolo, le due compagini sono apparse ancora imballate. E questo dato penalizza la Dinamo, giunta alla sua quarta amichevole, più che il Titograd, all’esordio stagionale.Juan e compagni si sono presentati con la novità Roberto e una squadra piena zeppa di portatori di palla. La Dinamo ha risposto con l’esordio di Carmelo sulla fascia. Primi minuti di studio, col Titograd più propositivo. Diverse occasioni da una parte o dall’altra. Finché Zenga, in diagonale, non realizza il vantaggio. Che dura un paio di minuti. Il pari è praticamente immediato. Il Titograd, con un Giordano in grande spolvero, adotta una difesa a due con Juan (ancora alla ricerca della forma migliore) e Sandro. E con Berli junior defilato. La Dinamo manovra da centro con Stramy, mentre sulle fasce Torbi e Zenga spingono. Ma il Titograd è più concreto. E realizza il doppio vantaggio (anche grazie ad un infortunio di Carmelo tra i pali). Sul 3-1 la Dinamo vive il suo momento migliore. L’azione più bella della partita la confezionano Berli e Stramy, che realizza il 3-2. E lo stesso Berli, da angolo, fa 3-3. Il primo tempo si conclude col nuovo vantaggio titoista, di Sandro, nato da una palla banalmente persa sugli sviluppi di un corner. La pioggia aumenta d’intensità. Nella ripresa il Titograd scende in campo con più cattiveria e spinge in avanti il baricentro. Il parziale allontana la Dinamo da ogni velleità. 7-3. L’alternarsi di portieri fa saltare gli schemi. L’asse Stramy-Dido-Berli si rompe, Carmelo diventa un attaccante aggiunto. Giordano e Cocco, dall’altra parte, smettono di essere incisivi per fare accademia. Zenga, con un diagonale sotto la traversa, prova a riaprire il match. Ma non c’è nulla da fare. Nell’alternanza di reti, si giunge fino al 10-5. Nei minuti di recupero c’è la doppietta di Berli. L’11-7 finale è un risultato sostanzialmente giusto. La superiorità tecnica individuale dei titini, unitamente all’incapacità di ritrovarsi della Dinamo quando saltano gli schemi consolidati, ha fatto la differenza.

Pagelle

Stramy: ordinato e lineare, va in anticipo e rischia in dribbling. Arriva con facilità a sfondare il centrocampo avversario. Non deve dimenticare che la fitta ragnatela di passaggi è un mezzo, non il fine. 6
Carmelo: bene la prima fase difensiva. Poi si incaponisce, attacca a testa bassa, insegue i portatori di palla fin dentro l’area avversaria, si crea gli spazi ma conclude male. 5
Zenga: supera in corsa la timidezza. 6
Torbi: se si esclude il solito difetto della fretta e se, di tanto in tanto, si fermasse palla al piede a riflettere sui movimenti dei compagni. 5,5
Dido: segue l’umore della squadra. Si esalta quando si esaltano gli altri. Cala di intensità quando gli altri calano. 5,5
Berli senior: poco servito nel primo tempo, nel secondo suggerisce e realizza. Fallisce una sola volta. 6

Derby amichevole (sotto la pioggia)

Piove, immancabilmente.
Giove Pluvio ha scansato il giovedì, questa settimana, perché sapeva che Vasco aveva i campi occupati. E che noi avevamo prenotato per venerdì.
Ad ogni modo, stasera si scende in campo. Ore 21.

La Dinamo non fa pretattica. Manca ancora il portiere. Questo il sei:

- Stramy
- Carmelo
- Torbi
- Zenga
- Dido
- Berli

Aggiornamento n.2 sullo stato dell'opera

Aggiornamento sulle squadre che parteciperanno al torneo.

- Atletico Panzao (la certezza l'avremo a giorni)
- Dinamo Pagano 38 (certo)
- Essedì Shop (non ce la fanno a costruire una squadra)
- Fc Titograd (certo)
- Ghostplayers (autoesclusi in solidarietà con le escluse)
- Phone Center Mezzanone (certo)
- Sbronzi di Riace (certo)
- Speranzull Fc (certo)

In sostanza, siamo a quota sei squadre. Una settima si sta organizzando. Confidiamo di raggiungere l'ottava a breve. Vi terremo aggiornati.

martedì 16 settembre 2008

Aggiornamenti sul prossimo Torneo

Lo stato dei lavori: siamo in attesa di tutte le conferme. Le squadre che dovrebbero prendere parte a questo III Campi Plebei (e il relativo stato d'adesione):

- Atletico Panzao (certezza di massima, si attendono indicazioni)
- Dinamo Pagano 38 (certo)
- Essedì Shop (impossibilitata a dare una risposta per mancanza di giocatori. Probabile esclusione)
- Fc Titograd (certo)
- Ghostplayers (sul mercato per un portiere titolare, di cui sono ancora sprovvisti)
- Phone Center Mezzanone (adesione di massima, da ricontattare Glauco, che si fa garante pur essendo passato al Titograd)
- Sbronzi di Riace (certi della partecipazione, da ricontattare)
- Speranzull Fc (certa della partecipazione, ancora alle prese con la rosa)

Con l'esclusione di Ac Picchia e Real Estate (ci dispiace, uagliù, ma andate a fare i tornei seri...), si profila un torneo livellato. Unica incognita seria: l'Essedì. Potrebbe aprirsi lo spazio per un'ottava squadra tutta nuova.

Per quanto riguarda le date: o il 2 o il 9 ottobre.
Si giocherebbe sempre di giovedì: due partite alle 21 e due alle 22 (puntualità).
Non appena effettueremo i sorteggi del girone all'italiana, consegneremo a Vasco l'elenco di tutte le prenotazioni.
Le partite saranno 14 (andata e ritorno) + semifinali play-off e spareggio play-out (andata e ritorno, con la sommatoria semplice dei gol) e finale. Totale: 17 settimane. Si finirebbe, orientativamente (saltando Natale e Capodanno) a metà febbraio. Consideratelo...

Saluti,
Il Condominio

Venerdì si torna in campo

Prosegue la preparazione della Dinamo Pagano 38.
Venerdì 19 settembre, alle 21, presso i campetti di Brescia, il sodalizio di Berli&Stramy affronterà in amichevole il Titograd, in un match che già profuma di Torneo.
Top secret la formazione. Di sicuro non ci sarà Topone, il portiere, ancora alle prese con la vendemmia toscana, ma voci ben informate annunciano l'impiego - dal primo minuto - del nuovo acquisto Simonelli, il colpo del mercato Dinamo.
Quella di venerdì sarà la quarta amichevole del ciclo. Una sola vittoria, al momento, ma notevoli progressi sul piano dell'organizzazione di gioco. Anche a detta degli avversari, la Dinamo è "sempre più squadra".
Vedremo.

sabato 13 settembre 2008

Problemi web

Oh, ma a voi vi fa fare i commenti sto cavolo di blog?

Fatemi sapere. Se non nei commenti (il che confermerebbe la mia tesi), all'indirizzo campi.plebei@katamail.com

Comunque, cercavo di inserire questo per Dido: "Ma guarda che non c'era mica tutto sto giudizio negativo.Ho scritto che a un certo punto sei parso appesantito, a differenza della volta scorsa, un po' svogliato nell'inseguire.Un passaggio a vuoto che ho avvertito anch'io, sulla mia persona.La fase offensiva ti è più congeniale. Devi alimentare quella difensiva, perché non possiamo permetterci di creare buchi.Poi non discuto i palloni recuperati. Quelli ci sono stati.
Berli"

venerdì 12 settembre 2008

Libertaria cinica, Dinamo a fondo

Giovedì 11 settembre, Brescia, H.22

Dinamo Pagano 38 – Polisportiva Libertaria Bresci 7-9

Dinamo Pagano 38: Raffaele, Stramy, Berli junior, Torbi, Dido, Berli senior
Polisportiva Libertaria Bresci: PREGO COMUNICARCI FORMAZIONE

Marcatori: Berli senior (4), Dido, Torbi, Berli junior

NOTE: serata calda. Durata: due tempi da 30 + 5 di recupero.

Cronaca

Alla fine la Polisportiva Libertaria s’impone 9-7- E nel calcio conta quello. Il risultato. La Dinamo esce sconfitta, ma deve ringraziare gli dei che una gara così non si sia persa durante il torneo: a livello psicologico sarebbe stato devastante. Senza Topone, costretto fino a fine mese alle fatiche della vendemmia, e senza un ricambio tra i pali, gli uomini di Mr.Stramy perdono anche Carmelo. A meno di un’ora dal fischio d’inizio. Raffaele, in maglia juventina, giunge al campo appena in tempo per tentare di sostituirlo. Comincia in porta. Stramy centrale, Torbi a destra, Berli junior a sinistra, Dido in cabina di regia, Berli avanti. Una fitta trama di passaggi alla conquista degli spazi tra difensore e difensore. Berli si ritrova un passante tra le maglie libertarie e, sull’uscita a valanga di Angelo Vania, non riesce ad alzare il pallone quel tanto che basta. Poi è Dido a non agganciare sotto porta un traversone. La Dinamo macina gioco. La Libertaria sembra senza idee. Nel primi dieci minuti, i giocatori di via Pagano riescono a limitare al minimo i tiri verso Raffaele. Mentre sprecano ancora con Berli e con Torbi. Con l’ingresso di Berli junior tra i pali, l’intento si complica. Una parabilissima botta dalla distanza si trasforma nel più imprendibile dei fendenti., Antonio ci va coi pugni. A vuoto. La palla s’insacca. All’uno a zero fa seguito uno Stramy in versione Burzigotti. La palla spizzata rimane lì e ne approfitta l’avanti libertario che fa 2-0. In men che non si dica, una gara che sembrava sotto controllo, si trasforma in una partita ad handicap. La Libertaria continua a mettere pressione. Per poco Mattia non realizza il terzo su angolo. La Dinamo si riorganizza. E prima della fine del tempo, torna ad impossessarsi del pallino. Segna Dido. Pareggia Torbi, con un diagonale da posizione defilata. La gara s’accende. Saltano gli schemi e gli spazi si moltiplicano. Mattia mette fuori di pochissimo. Berli si lascia ancora ipnotizzare da Vania. Alla fine del primo tempo è 2-2. Al rientro in campo, la difesa della Libertaria si sgrana. Tra i pali della Dinamo va Torbi. La partenza è ottima: doppio Berli, prima su servizio di Stramy, un minuto dopo su palla recuperata da Dido, fa 4-2. La partita sembra mettersi in discesa. La Bresci è un pugile scosso, che sta per crollare. Lavora palla al piede fino a centrocampo, poi cincischia, con gli avanti troppo fermi. E lascia via libera al contropiede. Berli junior fa tutto da solo e scarica su Vania, Dido, solo davanti al portiere, mette fuori. Sono i primi match-point non sfruttati e pesano sull’economia della partita. Che sembra avere un sussulto sul 4-3 (palla sotto le gambe di Torbi), che segna spegnersi di nuovo su azione Dido-Berli conclusa da quest’ultimo con un diagonale. 5-3. E di nuovo festival delle occasioni mancate. Stramy serve a Berli un pallone che avrebbe potuto scaricare in rete senza problemi. L’attaccante prova ad appoggiare di piatto, ma mette fuori. Poi è la volta di Dido, che ha tutto il tempo, in piena area, di preparare il destro e scaricarlo a lato. Poi è la volta di Berli junior, colpire al volo un pallone vagante in contropiede e colpire il palo. Poi è il fratello grande, dapprima con un destro alto, poi con un tocco che non inganna Vania. Si spreca l’inverosimile. La Libertaria si scuote. Conscia dei pericoli corsi, si sistema in mezzo al campo. Merito della coppia difensiva, che ci mette ordine e raziocinio. Il 5-4 è il frutto di un’azione sulla sinistra del fronte d’attacco, il pari è un mezzo regalo di Stramy, che invece di spazzare serve un attaccante avversario. Va in porta, il torinese. Ma dura poco. Ci va Dido. Berli junior riporta in vantaggio la Dinamo con un sinistro che s’insacca sotto l’incrocio. 6-5. Un gol che sembra pronunciare la parola fine. Stramy urla che mancano 10 minuti. Poi 5. Poi 3. Più 5 di recupero. Una punizione contestata guadagnata da Renato e battuta da Massimo sfila fuori. Sembra finita, e non è ancora cominciata. L’uno-due libertario è devastante, colpisce al volto una squadra che non ha saputo chiudere i conti quando era il tempo. E paga più del dovuto, come spesso nel calcio succede. Sono le 11:30, sull’orologio di Vasco. E la Libertaria conduce 7-6. In porta torna Raffaele. La Dinamo si rovescia in avanti con grinta e cattiveria. Ma senza ordine. Arriva facilmente alla trequarti, ma con la difesa schierata c’è da rimpiangere quei dieci-dodici contropiedi in superiorità numerica. Invece in contropiede vanno i Bresci, che sull’8-6 sembrano chiudere i giochi. Il gol di Berli, a un minuto dalla fine, regala l’estremo sforzo, l’ultimo tentativo. Che svanisce sull’ennesima, inevitabile ripartenza. 9-7. E fischio finale.

Pagelle

Raffaele: disponibile e utile, in porta gioca – sia all’inizio che alla fine – una partita onesta, fuori recupera diversi palloni e riparte con costanza. Gli manca un minimo di cattiveria in più e – ovvio – l’affiatamento col resto della squadra. Ma il suo esordio è buono. 6+
Berli junior: il suo passaggio tra i pali è devastante, ma sulla fascia il ragazzo è cresciuto molto. Peccato per il palo, ma ottime intuizioni difensive e preziose palle gestite in contrattacco. Pronto per tornare al Titograd. 6,5
Stramy: dietro è una sicurezza: porta palla, intuisce il flusso del gioco, serve. Stavolta, però, sbaglia due palloni di troppo, regalando due reti agli avversari. Non può non incidere. 6-
Torbi: spinge e si fa notare, ha meno fretta di gestire il pallone. Realizza un gol prezioso. 6
Dido: a tratti sembra svogliato o fuori fase; insegue poco, ripiega poco, orientato più sulla fase d’offesa, dove con Berli dialoga discretamente. Fallisce due gol che gridano vendetta. 6-
Berli Sr: sembra più pesante della settimana passata e, nel secondo tempo, smette di pressare i portatori di palla; si fa trovare al vertice delle trame d’attacco. Realizza, ma non ancora quanto potrebbe. 6-