martedì 28 ottobre 2008

La Dinamo beffata sul filo di lana: è crisi?

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
3° giornata, Lunedì 28 ottobre, Brescia, ore 22:00

Dinamo Pagano – Phone Center Mezzanone 1-4 (0-1)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Zenga, Stramy, Berli sr.
Marcatore: Simonelli

Cronaca

La Dinamo, senza Dido e con Stramy a supporto di Berli, tenta da subito di scacciare il peso psicologico che l’attanaglia da qualche tempo: l’incapacità d’impostare e d’offendere. Si scende in campo con l’intenzione di spostare in avanti il baricentro, di giocarsela come se la gara col Titograd non fosse mai esistita. Il Phone è formazione d’un certo livello, con giocatori giovani e ottimi palleggiatori. Nel primo tempo partono bassi, con tre difensori impegnati in una fitta trama di passaggi orizzontali, col resto della squadra a salire. Tengono palla senza problemi, dialogano nello stretto, sfondano un paio di volte sul fronte destro dell’attacco, dove Torbi non è a proprio agio, ma non si rendono pericolosi. Anzi, è la Dinamo a sfiorare il vantaggio in ripartenza. Dapprima con Berli, che riceve una palla col contagiri da Stramy, e spara sul portiere in uscita; poi, dopo un paio di allunghi di Berli sulla destra, con Stramy liberato al tiro sulla sinistra. Ma quando lo zero a zero, per la terza volta di fila, sembra profilarsi come punteggio finale della prima frazione, ci pensa Zenga. Il suo fallo laterale serve un attaccante avversario con tutta la squadra in avanti e il solo Berli al centro della difesa. Segnare, per il Phone, è un gioco da ragazzi. Sale il nervosismo. Regalare un gol di vantaggio, brucia. Nella ripresa il Phone prova ad ammazzare la partita. Lascia un solo difensore ad impostare e, a più riprese, tenta improbabili conclusioni da lontano. Topone è attento. La Dinamo, poco alla volta, si lascia schiacciare. Sulla destra, Zenga è sotto pressione; a sinistra, ci prova Stramy. Simonelli continua ad essere efficace nell’interrompere bruscamente le trame avverse, ma quando riparte non sfrutta la superiorità numerica. Berli si eclissa, nella vana ricerca dell’errore da sfruttare. Siamo alle solite. La Dinamo si convince della propria inferiorità e tira i remi in barca, rinunciando ad offendere. La partita diviene polemica. Poi la svolta: su un calcio d’angolo, è Simonelli a colpire. La sua botta, deviata da un difensore, finisce in rete. Il pareggio non galvanizza la Dinamo, che torna a difendersi strenuamente e non costruisce più niente. Fino a 7’ dal termine. Topone si esibisce in una parata formidabile su botta dalla lunetta. Smanaccia all’incrocio. Torbi e Simonelli costruiscono una percussione che si conclude con un tiro del nonno e con un fallo da dietro al momento della ribattuta. Il calcio di punizione dal limite è affidato a Stramy. La barriera e il portiere si aspettano la botta, Stramy freddamente serve Zenga nell’area piccola. È una sorpresa per tutti. Sembra fatta. Ma Zenga colpisce di piatto largo, sparando alto. Non c’è tempo per la disperazione. Il Phone è deciso a vincere e riparte. La difesa della Dinamo è rientrata e si schiera. Due uomini in maglia azzurra hanno il tempo di triangolare in uno spazio strettissimo. Sono in area, il diagonale passa accanto alla mano di Topone, colpisce il palo interno e s’infila. Siamo al 1’ di recupero. Ne mancano 4. Esplodono i tifosi del Mezzanone. La Dinamo è al tappeto. E nel tempo che rimane subisce altre due reti su altrettanti svarioni difensivi, causati dal crollo.

Pagelle

Topone: nella prima mezz’ora si concentra sulle uscite, nella ripresa sui tiri dalla distanza. Un paio di parate eccellenti e qualche tentativo di lavorare coi piedi per far salire la squadra. Non meritava quel passivo. 6,5
Simonelli: attento come al solito in fase di contenimento, anche se soffre maggiormente l’agilità dei giovanissimi attaccanti. Pecca nelle ripartenze solitarie: invece di appoggiare ai suoi compagni, si lancia nelle mischie con una caparbietà sospetta. 6
Zenga: sfodera il massimo di quel che può dare. Lotta sui contrasti, corre sulla fascia, si fa vedere anche in avanti. Con la palla tra i piedi è insicuro e tende a sbarazzarsene, ma questo ormai non fa più notizia. Peccato che dai suoi piedi sono transitate le occasioni più importanti della partita. 6
Torbi: parte a sinistra e progressivamente tende ad occupare il centrocampo. Sembra più pesante e meno disposto a macinare chilometri. 5
Stramy: sembra in serata quando imbecca, poi gli avversari gli si affollano attorno e non è più libero di toccare palla senza subire l’attacco concentrico di tre persone in maglia blu. Tutto diventa più difficile. Si allontana dalla difesa, si rende inutile avanti. 5,5
Berli: una conclusione e tre assist nel primo tempo, un tiraccio alla cieca nella ripresa. Ormai la sua solitudine in avanti tende a cronicizzarsi. SV

3 commenti:

Peppe 81 ha detto...

Precisazione: sul primo gol, la squadra non era affatto tutta in avanti. Se lo fosse stato, probabilmente Zenga l'avrebbe buttata in avanti.

Anonimo ha detto...

la speranzull fc chiede all'organizzazione di porter disputare le proprie gare alle ore 22.......grazie
billy e company

Anonimo ha detto...

Precisazione: io ero al centro della difesa, al posto di Simonelli. Maurizio era nel cerchio di centrocampo. Stramy e Torbi oltre la linea. Tra me e Maurizio c'erano due in maglia blu. Uno dei due ha ricevuto l'assist.

Zenga ha avuto 6, Giusé, basta con questa difesa ad oltranza. Il fatto stesso di dover dire: "Bravo, bravo, bravo" ad ogni pallone non buttato nella giungla, è sintomo che qualcosa non va. Permettimi.

Berli