martedì 2 dicembre 2008

Gli infortuni non fermano la Dinamo: terza vittoria stagionale e quarto posto

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Settima giornata – Lunedì 1 dicembre – Brescia – h.21

Cska Mosca – Dinamo Pagano 3-4

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Zenga, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Zenga, Stramy, Torbi, Berli

Cronaca

Dagli inferi alla speranza. Non ci nascondiamo dietro un dito: perdere avrebbe significato dire addio a gran parte dei sogni di gloria. Certo, ci sarebbe stato sempre quello che dice: “Il campionato è ancora lungo”. Ma la quinta sconfitta su sette partite avrebbe pregiudicato tutto, squadra e morale.E ci siamo andati vicini, davvero vicini. Al minuto 20, quando Topone, colpito da una pallonata al naso, è dovuto ricorrere alle cure del medico: si era sul 2-2 e Stramy andava tra i pali, concentrando nella sua espressione l’intero malessere della serata; e ancora venticinque minuti più tardi, quando Simonelli si accasciava senza aver subito alcuna pressione, e tutti capivano che la sua caviglia aveva tradito la causa: si era sul 2-3 e mancava un quarto d’ora. Si, la Dinamo è stata vicina al tracollo. Ma è risorta, ancora una volta.
Serata fredda, riscaldamento ridotto al minimo, Vasco offeso. Zenga va a sinistra, ma lui di queste pagelle non se ne frega un cazzo, quindi evitiamo di dire quel che ha fatto. Simonelli a destra. I primi due minuti sono da incubo: il Cska tira tre volte e, in un paio di circostanze, impegna Topone in parate mica da ridere. Poi passa, sulla ribattuta di un grande intervento del nostro estremo. E continua ad avanzare, guadagna una punizione dal limite e mette i brividi ai biancoblu (ancora senza divise). La squadra sembra dormire. Il Cska è concentrato, anche se troppi individualismi rendono scostante la manovra, che parte con ordine dalla difesa a due. Il ventre molle dell’insieme: per quanto bravi coi piedi, i due difensori russi rischiano tante volte di perdere palle preziose. E sono scarsi in copertura. La Dinamo si scuote e pareggia con una bella azione corale, con tanto di piatto da fuori area. Segna Zenga. È il momento migliore per i nostri, che spingono con ordine, e rovesciano il disegno tattico dei primi dieci minuti. Segna Stramy, dopo un bel dialogo con Simonelli. Si aprono spazi, Dido va davanti al portiere, ma si allunga la palla, Berli approfitta di un buco e spara fuori di un niente, Simonelli in diagonale, solo anche lui, mette a lato. E, come sempre accade, il Cska pareggia. Poi c’è la botta su naso a Topone, che manda nel panico la squadra. Stramy interviene su una conclusione da fuori. Topone torna in tempo per prendere il terzo. Sembra la fine. Va fuori Dido, poi Berli. Mancano 15 minuti e siamo praticamente fuori dal giro play-off. Simonelli piega la caviglia in modo innaturale. Rientra Berli. A questo punto il Cska, che aveva martellato per oltre dieci minuti, decide di cambiare tattica, di portare i remi in barca ed attendere la Dinamo, rinforzando le barricate. È l’errore che cambia l’esito della partita. La Dinamo si carica, azione dopo azione. Sfiora il pari con Dido, che mette a lato. Berli non aggancia un ottimo lancio di Torbi. E dallo stesso Torbi, in diagonale, nasce il gol del pari: non esente da colpe il portiere, che si lascia passare la palla sotto le gambe dopo averla quasi fermata. Il finale è emozionante. La Dinamo, sulla cresta dell’onda, trova il vantaggio col ritorno al gol di Berli, col più classico dei diagonali dopo aver evitato l’intervento di un difensore; e poi difende, con un Topone super su un paio di conclusioni. In mezzo, Zenga fallisce a porta vuota, ma stavolta (a differenza del Phone) non è un segno del destino.

Pagelle

Topone: attento, deciso e senza sbavature. Para anche nell’occasione del primo gol. E dimostra coraggio nell’affrontare il campo dopo l’infortunio. 6,5
Stramy: a volte si ostina nel passaggio risolutivo, nella bella giocata filtrante, nella geometria perfetta; altre volte propende per i lanci. Perde un significativo numero di palle, ma ne recupera di più e ne gioca il triplo. 6+
Simonelli: più in ombra del solito, lavora nelle retrovie come un minatore nei pozzi, senza le lodi del grande pubblico. Ma il suo contributo è prezioso. Disciplinato. 6
Torbi: ordinato e pulito a destra, dove contribuisce al recupero e alle ripartenze. Suo il gol del pari. 6,5
Zenga: da oggi SV perenne. Perché non gliene frega un cazzo.
Dido: meglio in funzione offensiva, perché a centrocampo soffre un po’ la capacità di dribbling dei portatori di palla del Cska. Buono come assistman, un po’ meno come sicario. 6
Berli: serve un paio di palloni che avrebbero meritato miglior fortuna, ma ne fallisce un paio. Poi segna la rete della vittoria. 6+

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti Dinamo. La partita di martedì prossimo diventa golosa e suscita tentazioni di incastro da sorpasso: il nostro 7, con un +3, disegnerebbe il numero perfetto scolpito nell'unità che si sposa con l'infinito. E' la poesia dei 10 punti di cui vorremmo comporre i versi nella sfida-rivincita. Il Panzao, terra di poetiguerrieri. Vabù, basta con le cazzate. Stramy, prima dell partita ti porto i men-l atterr-t, le pizze fritte e quelle cose di cui non ricordo il nome con il vino cotto.

Anonimo ha detto...

firma di sopra, Quita