venerdì 31 ottobre 2008

Risultati Quarta giornata e prossimo turno

Lunedì 3 novembre

Phone Center Mezzanone - Sbronzi di Riace 3-4
Spartak Gaodan - Dinamo Pagano 4-2
Atletico Panzao - Cska Mosca 9-5
Titograd FC - Speranzul FC (giovedì 6/11 h.22)

Prossimo turno (Lunedì 10 novembre)


Speranzul FC - Phone Center Mezzanone (H.22)
Sbronzi di Riace - Dinamo Pagano (H.22)
Atletico Panzao – Spartak Gaodan (H.21)
Cska Mosca - Titograd FC (H.21)

martedì 28 ottobre 2008

La Dinamo beffata sul filo di lana: è crisi?

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
3° giornata, Lunedì 28 ottobre, Brescia, ore 22:00

Dinamo Pagano – Phone Center Mezzanone 1-4 (0-1)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Zenga, Stramy, Berli sr.
Marcatore: Simonelli

Cronaca

La Dinamo, senza Dido e con Stramy a supporto di Berli, tenta da subito di scacciare il peso psicologico che l’attanaglia da qualche tempo: l’incapacità d’impostare e d’offendere. Si scende in campo con l’intenzione di spostare in avanti il baricentro, di giocarsela come se la gara col Titograd non fosse mai esistita. Il Phone è formazione d’un certo livello, con giocatori giovani e ottimi palleggiatori. Nel primo tempo partono bassi, con tre difensori impegnati in una fitta trama di passaggi orizzontali, col resto della squadra a salire. Tengono palla senza problemi, dialogano nello stretto, sfondano un paio di volte sul fronte destro dell’attacco, dove Torbi non è a proprio agio, ma non si rendono pericolosi. Anzi, è la Dinamo a sfiorare il vantaggio in ripartenza. Dapprima con Berli, che riceve una palla col contagiri da Stramy, e spara sul portiere in uscita; poi, dopo un paio di allunghi di Berli sulla destra, con Stramy liberato al tiro sulla sinistra. Ma quando lo zero a zero, per la terza volta di fila, sembra profilarsi come punteggio finale della prima frazione, ci pensa Zenga. Il suo fallo laterale serve un attaccante avversario con tutta la squadra in avanti e il solo Berli al centro della difesa. Segnare, per il Phone, è un gioco da ragazzi. Sale il nervosismo. Regalare un gol di vantaggio, brucia. Nella ripresa il Phone prova ad ammazzare la partita. Lascia un solo difensore ad impostare e, a più riprese, tenta improbabili conclusioni da lontano. Topone è attento. La Dinamo, poco alla volta, si lascia schiacciare. Sulla destra, Zenga è sotto pressione; a sinistra, ci prova Stramy. Simonelli continua ad essere efficace nell’interrompere bruscamente le trame avverse, ma quando riparte non sfrutta la superiorità numerica. Berli si eclissa, nella vana ricerca dell’errore da sfruttare. Siamo alle solite. La Dinamo si convince della propria inferiorità e tira i remi in barca, rinunciando ad offendere. La partita diviene polemica. Poi la svolta: su un calcio d’angolo, è Simonelli a colpire. La sua botta, deviata da un difensore, finisce in rete. Il pareggio non galvanizza la Dinamo, che torna a difendersi strenuamente e non costruisce più niente. Fino a 7’ dal termine. Topone si esibisce in una parata formidabile su botta dalla lunetta. Smanaccia all’incrocio. Torbi e Simonelli costruiscono una percussione che si conclude con un tiro del nonno e con un fallo da dietro al momento della ribattuta. Il calcio di punizione dal limite è affidato a Stramy. La barriera e il portiere si aspettano la botta, Stramy freddamente serve Zenga nell’area piccola. È una sorpresa per tutti. Sembra fatta. Ma Zenga colpisce di piatto largo, sparando alto. Non c’è tempo per la disperazione. Il Phone è deciso a vincere e riparte. La difesa della Dinamo è rientrata e si schiera. Due uomini in maglia azzurra hanno il tempo di triangolare in uno spazio strettissimo. Sono in area, il diagonale passa accanto alla mano di Topone, colpisce il palo interno e s’infila. Siamo al 1’ di recupero. Ne mancano 4. Esplodono i tifosi del Mezzanone. La Dinamo è al tappeto. E nel tempo che rimane subisce altre due reti su altrettanti svarioni difensivi, causati dal crollo.

Pagelle

Topone: nella prima mezz’ora si concentra sulle uscite, nella ripresa sui tiri dalla distanza. Un paio di parate eccellenti e qualche tentativo di lavorare coi piedi per far salire la squadra. Non meritava quel passivo. 6,5
Simonelli: attento come al solito in fase di contenimento, anche se soffre maggiormente l’agilità dei giovanissimi attaccanti. Pecca nelle ripartenze solitarie: invece di appoggiare ai suoi compagni, si lancia nelle mischie con una caparbietà sospetta. 6
Zenga: sfodera il massimo di quel che può dare. Lotta sui contrasti, corre sulla fascia, si fa vedere anche in avanti. Con la palla tra i piedi è insicuro e tende a sbarazzarsene, ma questo ormai non fa più notizia. Peccato che dai suoi piedi sono transitate le occasioni più importanti della partita. 6
Torbi: parte a sinistra e progressivamente tende ad occupare il centrocampo. Sembra più pesante e meno disposto a macinare chilometri. 5
Stramy: sembra in serata quando imbecca, poi gli avversari gli si affollano attorno e non è più libero di toccare palla senza subire l’attacco concentrico di tre persone in maglia blu. Tutto diventa più difficile. Si allontana dalla difesa, si rende inutile avanti. 5,5
Berli: una conclusione e tre assist nel primo tempo, un tiraccio alla cieca nella ripresa. Ormai la sua solitudine in avanti tende a cronicizzarsi. SV

Risultati Terza giornata: La DMG va fuori dal torneo

Ennesimo "buco" della Dmg Estintori ed inevitabile esclusione dal torneo.
Un peccato, davvero. Perché ci contavamo.
Dobbiamo ripartire. Al momento la Dmg avrebbe due partite da recuperare, con Speranzull e Cska. Una sola disputata con il Phone Center. Persa, tra l'altro.
Abbiamo chiesto ad una nuova squadra di sostituire i poco precisi colleghi, partendo da una sconfitta. Sapremo la risposta a giorni.
Nel frattempo, questi i verdetti dei campi:

Speranzul FC - Atletico Panzao 6-4
Sbronzi di Riace - Titograd FC 5-2
Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone 1-4
Cska Mosca – DMG Estintori (non disputata)

Prossimo turno e orari (lunedì 3 novembre)

H.21 - Phone Center Mezzanone - Sbronzi di Riace
H.22 - Titograd FC - Speranzul FC
H.22 - Atletico Panzao - Cska Mosca
H.21 - X - Dinamo Pagano

lunedì 27 ottobre 2008

Torneo: stasera terzo turno

Dopo le polemiche relative ai ritardi accumulati in scioltezza dalle squadre che giocano alle 21, l'imperativo diventa: essere puntuali!
E l'invito tocca da vicino Speranzull e Panzao, Cska a Dmg, impegnate in due sfide estremamente delicate. Chi sta meglio è il Cska, che con la vittoria di lunedì ha dimostrato compattezza ed ha messo a tacere i gufi che la vedevano spacciata dopo la sconfitta all'esordio.
Per Speranzull e Dmg - una gara in meno - una prova d'appello dopo un inizio poco convincente.
Tensioni in casa Quatrale, che solo una vittoria (possibilmente larga) potrà fugare. Ma il sei di Carmelo non starà a guardare. Discorso diverso per l'Atletico: dopo due sconfitte e l'accusa di essere i principali ritardatari, la sfida di stasera con la Speranzull diventa un bivio. C'è tanto da dimostrare, per il Quita.
Alle 22 una Dinamo ridimensionata dal derby sfida un Phone Center in crescita.
Mentre, sempre in seconda serata, Sbronzi e Titograd si contendono il primo posto solitario nel vero big-match della giornata.

Speranzul FC - Atletico Panzao (H.21)
Sbronzi di Riace - Titograd FC (H.22)
Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone (H.22)
Cska Mosca – DMG Estintori (h.21)

venerdì 24 ottobre 2008

Dinamo: siamo alle solite

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
2° giornata, Giovedì 23 ottobre, Brescia, ore 22:00

Titograd FC - Dinamo Pagano 4-2 (0-0)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Dido, Stramy, Berli sr.
In panchina: Zenga
Marcatori: Berli sr, Simonelli

Cronaca

Al Titograd il derby. Una vittoria meritata, costruita col gioco e il possesso palla. E con un pizzico d’ansia per un risultato che c’ha messo mezz’ora per sbloccarsi. Minuto uno del secondo tempo. Palla al centro Dinamo. Zenga, palla al piede, la seppellisce tra tre uomini avversari. Così, perché era la cosa più facile da fare, quella che cagionava meno stress psicologico. Scatta il contropiede, il cross è basso, Jordan anticipa Simonelli e l’uscita di Topone. 1-0. Fino a quel momento era prevalso l’imperativo di non prenderle, applicato a menadito dal sei di Mr.Stramy. Si comincia con You’ll never walk alone, sparato dall’impianto bresciano. E coi tifosi del Titograd a spadroneggiare. Si comincia con Zenga fuori e Stramy sulla fascia. E con un palo titino. Il primo tempo è un monologo. Gioca solo il Titograd, sembra di assistere ad una riedizione dell’amichevole di lunedì. La Dinamo si lascia schiacciare, Topone sale in cattedra. In avanti, Berli prova ad affondare qualche accenno di pressing, ma è solo ed inutilizzabile. L’asse Juan-Berli Jr non è impeccabile, ma non lascia palle giocabili. Grandi assenti nella Dinamo: le fasce. Non si assiste ad un solo fraseggio, ad un solo triangolo, ad un dai-e-vai. Una regressione preoccupante, che ha spinto la dirigenza, a fine gara, a paventare qualche rinforzo. Molto dipenderà dalla gara di lunedì col Phone Center. La prima frazione si chiude con il Torbi che soffia palla a Juan e, solo dinanzi a Conte, manda sul palo esterno. Sarebbe stata la beffa, l’episodio che colora tutto di rosa e permette di ignorare i limiti, vistosissimi, dell’intera squadra: nessuna idea per alzare il baricentro, nessuna coscienza di sé sulle fasce, nessuno a supportare – di ruolo – il gioco in avanti. Difendersi ad oltranza, questa sembra la parola d’ordine di una equipe fondata sull’ambizioso obiettivo di centrare il quarto posto e i playoff. E si che la partita la si era raddrizzata: con un pretesto occasionale, una palla da fermo, un calcio d’angolo. La parabola a scavalcare tutti, Conte compreso, e Berli ad insaccare di testa. L’1-1 ha galvanizzato la Pagano per due minuti esatti: qualche palla in profondità, un accenno di dialogo tra Berli e Stramy, con Zenga a viaggiare a destra. Poi il nuovo blackout. In dieci minuti il Titograd realizza tre reti e chiude la partita. A nulla valgono la rete di Simonelli in percussione e i 15 minuti complessivi di recupero. La sconfitta, amara e meritata, lascia spazio alla meditazione. E al ridimensionamento del progetto.

Pagelle

Topone: non diciamo nulla di nuovo, ma senza di lui avremmo subito passivi ben più vistosi. Ora non sbaglia più neanche le uscite. Un vero peccato non sfruttarlo a pieno, magari come perno arretrato di un gioco più arioso e corale. 7
Stramy: evanescente sulla sinistra, dove proprio non riesce a dialogare con uno statico Torbi, più incisivo al centro, ancor di più in avanti, nella ripresa. Leggero. 5
Zenga: nervoso, teso, torna quello che conosciamo: si sbarazza del pallone appena può, senza la minima riflessione aggiuntiva; scatta nervosamente sulla fascia, ma senza un’idea d’affondo, senza sapere perché. Inconsapevole. 4
Torbi: fermo, occupa un po’ tutti i ruoli difensivi, schiacciato dal peso di una squadra che si lascia aggredire. La sua fascia è fuori servizio. Non azzecca un passaggio in fase di costruzione. Non perde un secondo a riflettere su dove piazzare la palla. 4,5
Dido: lotta dietro, ma la sua assenza si lascia sentire laddove servirebbe una spalla a Berli. Deve decidere. 5,5
Simonelli: preciso in fase di contenimento, ma questo ormai è un classico. Si lascia sfuggire due volte soltanto un buon Jordan. E quando serve ricorre al fallo tattico. I suoi lanci sono imprecisi, le sue percussioni troppo solitarie. 5,5
Berli: nel primo tempo funziona meglio da uomo-assist (due palle al Torbi), ma è completamente inutile, slegato dal resto della squadra. Nella ripresa, dopo il gol, si spegne progressivamente. 5-

giovedì 23 ottobre 2008

Titograd-Dinamo: fuori i secondi

GLI STATI D'ANIMO: Ci siamo. Mancano poche ore al derby d'alta classifica che chiuderà il quadro della seconda giornata del Torneo. La tensione è alta. In casa Dinamo, tutti disponibili. La sconfitta in amichevole, rimediata lunedì scorso dalla Topone's, ha alimentato il dibattito sui limiti e le responsabilità. Restano ancora in piedi i dubbi, pronti a farsi vivi dopo ogni prestazione negativa. Ma anche le potenzialità. Mister Stramy (è una voce che gira) pare ritenga il quarto posto a portata di mano. E poi resta l'importanza della gara singola, del derby coi cugini.
Appuntamento ore 22 da Brescia.
Sarà spettacolo.

IL PRECEDENTE AMICHEVOLE: Un solo precedente tra le due formazioni, datato 19 settembre. Sotto la pioggia, finì 11-7 per il Titograd.

LE QUOTE: Il Picchetto pende verso il Titograd. Vittoria quotata 2,35. La vittoria della Dinamo a 2,80. Il pari a 4,00.

IL PUBBLICO: Prevista buona affluenza. Mattia ha detto che viene e si porta il vino. Trasferta vietata per i tifosi della Dinamo.

LA SORPRESA: Grande attesa per la sorpresa annunciata da Mister Stramy. Speriamo si riveli qualitativamente diversa dal servizio di Teleradioerre promesso e mai registrato da Carelli ai tempi di Metalurg-Titograd.

martedì 21 ottobre 2008

Dinamo: sconfitta e cattivi pensieri

Amichevole, Lunedì 20 ottobre, Brescia, ore 21:00

Dinamo Pagano 38 – Topone’s friends 2-5 (0-1)

Formazione: Topone, Stramy, Zenga, Torbi, Dido, Berli sr
Marcatori: Stramy, Berli sr

La Dinamo in campo per rodare schemi e sciogliere i muscoli in vista del derby, incappa in una sconfitta da incubo, che – come un fulmine medioevale – scava nel fondo delle paure mai risolte, dei timori che si credevano superati. Squadra incapace di alzare il baricentro e di uscire dall’assedio; squadra costretta a ricorrere ai lanci lunghi, come e peggio di qualche stagione fa; squadra che sa difendersi e limitare i danni, e questo è un bene, ma anche incapace – per esempio – di far comprendere alle ali a cosa servono le fasce. A parziale giustificazione del monologo della Topone’s, c’è senz’altro la scarsa tensione psicologica, l’attenzione rivolta al derby di giovedì. Ma in campo s’è visto un sei lontano parente alla formazione che ha battuto l’Atletico. E solo nell’arte – pur nobile – del difendersi ad oltranza. Così è andata: una coppia in retrovia determinata e buona nell’impostazione, il funambolo Cocco nel cerchio di centrocampo, un attaccante dai piedi educati. Tanto è bastato ai nostri per svestirsi subito di ogni velleità di fare la partita. Dido schiacciato sulla linea difensiva, un po’ per sopraggiunta vocazione, un po’ per diletto del ruolo, ha annullato la forza motrice del centrocampo, regalandolo – di fatto – alle avanzate in tre o al fraseggio continuato ed efficace dei portatori palla avversari. Sulle fasce è regnata l’anarchia più totale e non basta una critica, a pochi giorni da una delle gare più sentite dell’anno, per venirne a capo. È un problema atavico: si riflette poco, si corre senza coscienza del ruolo, non si aggrediscono gli spazi quando si dovrebbe e, al contrario, si compiono traversate inutili quando non servono. Stramy ha provato, con encomiabile abnegazione, a mettere un po’ d’ordine. Due ottimi lanci ad assecondare il movimento di Berli, poi la disperazione di non riuscire a trovare soluzioni per uscire dalla crisi, mentre le offensive avversarie (e gli avversari) giungevano a folate. Berli, lì davanti, contrastato anche fisicamente, era un pezzo d’inutile artiglieria. Insomma, è bastato un avversario sopra la media per mandare in tilt squadra ed ambiente. Abbiamo tre giorni per recuperare forma e fame. Per la cronaca: la partita, a senso unico dal primo minuto, ha vissuto di occasioni fallite e per 30’ è rimasta inchiodata sullo 0-0. Più per merito di Topone – anche stavolta tre interventi da video-riprendere – e per difetto di mira degli avanti, che per altro. Poi la clamorosa traversa di Stramy, a portiere scavalcato, che poteva dare corpo alla beffa. L’1-0 di Cocco, su strafalcione Torbi-Stramy, ha aperto le danze. La Dinamo, che fino a quel momento aveva giocato solo per non prenderle, si stordisce. Pareggia su ingenuità del portiere, che causa una punizione dal limite che Stramy infila sotto il sette. Poi passa di nuovo sotto e pareggia nuovamente, con il solito schema (“L’unico schema”, come appuntava qualche maligno giornalista in tribuna stampa): lancio lungo e radente di Topone per Berli e botta sotto la traversa. 2-2 immeritato, ma non conta nel calcio. Ce lo saremmo tenuti, se ne avessimo avuto la forza. Invece un paio di passaggi suicidi – in orizzontale – di Stramy in impostazione e il venir meno di Zenga in funzione difensiva sulla destra, hanno plasmato il risultato finale: un 5-2 che deve suonare da campanello d’allarme, ma non può e non deve gettare nel panico una squadra che – anche alla luce delle altre pretendenti – può puntare con decisione a quel quarto posto che porta ai play-off. Che porta a febbraio.

Per scelta redazionale, non si producono pagelle.

Terzo Torneo Campi Plebei: Risultati Seconda Giornata

Titograd FC - Dinamo Pagano (giovedì 23/10 - H.22)
Atletico Panzao - Sbronzi di Riace 2-5
Cska Mosca - Speranzull FC 7-6
DMG Estintori - Phone Center Mezzanone 1-3

PROSSIMO TURNO (lun 27/10)

· Speranzul FC - Atletico Panzao (H.21)
· Sbronzi di Riace - Titograd FC (H.22)
· Dinamo Pagano - Phone Center Mezzanone (H.22)
· Cska Mosca – DMG Estintori (h.21)

lunedì 20 ottobre 2008

Lunedì tra campionato e amichevoli

Interssantissimo turno di campionato, questa sera da Brescia.
Si comincia alle 21, con l'Atletico Panzao (che recupera Sarracin) alla ricerca della continuità di gioco - e dei tre punti - contro gli Sbronzi, partiti forte con una squillante vittoria col Cska.
Alle 22 sarà la volta della sfida affascinante tra i Moscoviti e la Speranzull, che fa il suo esordio nel torneo. Grande curiosità per il sei di Mister Quatrale, che dovrà confermare quanto di buono fatto in precampionato e testare le ambizioni.
Esordio assoluto anche per la Dmg Estintori di Carmelo che alle 22 affronterà il Phone Center in cera di riscatto dopo la sconfitta di misura col Titograd.
Giovedì prossimo il derby tra Dinamo e Titograd.
Derby d'alta classifica...

Intanto, sempre stasera alle 21, amichevole per la Dinamo di Mister Stramy contro una selezione di amici di Topone. In dubbio Simonelli. Certi tutti gli altri.

Messaggio di servizio: raccogliete i 3 euro a squadra per la coppa. Li raccogliamo tra stasera e lunedì prossimo.

venerdì 17 ottobre 2008

Terzo Torneo Campi Plebei: prossimo turno

Prossimo turno (lunedì 20 ottobre)

Atletico Panzao - Sbronzi di Riace (H.21)
Cska Mosca - Speranzull FC (H.22)
DMG Estintori - Phone Center Mezzanone (H.22)
Titograd FC - Dinamo Pagano (posticipo giovedì 23 ottobre, H.22)

martedì 14 ottobre 2008

Dinamo cinica, la sfida è lanciata


Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
1° giornata, Lunedì 13 ottobre, Brescia, ore 22:00

Dinamo Pagano – Atletico Panzao 3-0 (0-0)

Formazione: Topone, Simonelli, Torbi, Dido, Stramy, Berli sr. In panchina: Zenga
Marcatori: Dido (2), Berli sr.

Cronaca

Le aspettative che pesavano sulle spalle della Dinamo sono state soddisfatte. Esordio coi tre punti, a coronamento di una partita tatticamente perfetta, cinica, dove la squadra ha dimostrato di saper difendere, stringere i denti, lottare e ripartire; zero gol all’incasso e ottima tenuta, punti in cascina e un segnale lanciato al torneo. La Dinamo c’è. Si parte con lo schieramento-tipo, con Simonelli centrale e Stramy più offensivo. L’Atletico risponde con un sestetto inedito, con Quita in cabina di regia e – finalmente! – un portiere di ruolo. I primi 10’ sono di studio. L’Atletico porta palla, la fa girare in attesa del varco. La difesa della Dinamo si registra, con Dido in supporto. Il Panzao prova da fuori, ma la mira è imprecisa. Nel primo affondo serio della Dinamo, invece, Stramy fallisce la rete del vantaggio, solo davanti al portiere. L’episodio si ripete qualche minuto dopo. Quando Zenga prende il posto di Torbi, ogni velleità di ripartire scompare. La Dinamo difende, dalla cintola in giù. Gli avversari, poco alla volta, si dimostrano in palla. Trovano spazi, ma solo in orizzontale. Non verticalizzano, se non con palloni sparacchiati nel mezzo. La Dinamo si difende in quattro. Rifiata, soffre. Il Panzao, dalla distanza, prende confidenza con la mira. Centra una traversa, poi una seconda con decisiva deviazione di Topone. Torbi prende il posto di Stramy. La squadra resiste fino alla fine del tempo, senza grilli per la testa. Nella ripresa cambia qualcosa: Simonelli va in supporto a Berli, che avrà toccato dieci palloni giocandone un paio nella prima mezz’ora. Stramy si sistema nella sala dei bottoni. Un lancio, al 1’, per poco non pesca Berli. Simonelli si destreggia a centrocampo e serve lungo il compagno a destra. Poi prova a fare tutto da solo, ma senza risultati. Sembra una Dinamo più offensiva, invece – col passare dei minuti – è di nuovo l’Atletico a fraseggiare, occupando stabilmente le zolle del centrocampo. Al 10’ della ripresa, la svolta. Topone, palla in mano, fa ripartire il gioco. Lancia Berli. La traiettoria è spiovente, inganna il marcatore diretto, che va a vuoto facendosi scavalcare. Berli lascia alla palla il tempo di rimbalzare una sola volta a terra, poi la colpisce al volo. Il portiere non può farci niente. È l’1-0, un gol di rapina, a coronamento di un contropiede fulmineo innescato direttamente dai pali. La partita cambia, gli spazi si aprono. Il Panzao reagisce, ma non trova varchi. Dido, a conclusione di una bella azione corale, scaglia un bolide che il portiere non trattiene. Berli è sulla scia, deve solo toccarla in rete. Ma liscia, clamorosamente. Fortunatamente si resta sull’1-0 ancora per poco. Ed è proprio Dido, con una botta da fuori, a spegnere le velleità dell’Atletico. Che riparte come nel primo tempo, ma con le energie stemperate. Coglie un’altra traversa, la squadra di Quita. Ma è poca roba. Esce Berli. Falliscono Simonelli e Zenga. Nel 1’ dei 5 minuti di recupero, realizza Dido, di destro. La Dinamo c’è.

Pagelle

Topone: un paio di interventi rimarchevoli, superlavoro dalla distanza, attenzione continua nelle uscite. Unica pecca: usa poco i piedi e la sua capacità di fare da valore aggiunto all’impostazione. 6,5
Stramy: comincia sacrificandosi in un ruolo inedito per non pestare i piedi a Simonelli, si trova sui piedi almeno tre palle del vantaggio, detta trame preziose, ma il meglio di sé lo offre da centrale di difesa. 6+
Torbi: difende con accanimento, conquista palloni e li gestisce con calma e senza fretta. Non lascia mai sguarnita la propria zona di competenza. 6,5
Zenga: buon apporto difensivo e qualche intuizione sulla fascia, va benissimo così. 6+
Simonelli: al centro della difesa è, nei contrasti, tutto quello che non è Stramy; nell’impostazione, però, gli manca il tocco del coziano. Rude, efficace 9 volte su 10 nell’anticipo e nello sradicare palla, distrugge il gioco avversario con costanza. In avanti tende ad allontanarsi dai ripiegamenti. Andrebbe utilizzato in pressing sul portatore, in alcuni momenti. 6
Dido: corre tra le linee come una staffetta della Seconda guerra mondiale, si sacrifica in un ruolo di supporto, di complemento. Bada al sodo. Prova qualche sortita dalla distanza, ma viene fuori nella ripresa, quando può tornare a bazzicare zolle più familiari. 7
Berli: nel primo tempo è solo e si limita a seguire le operazioni di impostazione del Panzao, nella speranza di uno svenimento del portatore. Nella ripresa converte in moneta sonante l’unica palla che passa dalle sue parti. Poi vanifica tutto, disintegrandosi al momento di ribadire in rete la palla del raddoppio. 6

Terzo Torneo Campi Plebei: Risultati prima giornata

Phone Center Mezzanone - Titograd FC 4-5
Speranzull FC – DMG Estintori (rinviata a data da destinarsi)
Sbronzi di Riace - Cska Mosca 7-4
Dinamo Pagano - Atletico Panzao 3-0

lunedì 13 ottobre 2008

Prima giornata, primi problemi.

La Dmg Estintori, a quanto pare, ha seri problemi di formazione ed ha chiesto - ed ottenuto - un rinvio a data da destinarsi dell'esordio con la Speranzull.
Il segnale è molto, molto negativo.
Soprattutto perché giunge da una squadra nuova, che non ci conosce e non conosce il torneo.
Non riesco ancora a mettermi in contatto con Carmelo, della Dmg.
Ma è bene spiegargli la filosofia di fondo: sei persone da garantire SEMPRE, da ottobre a febbraio, tutti i lunedì.
Altrimenti, meglio pescare tra le squadre che abbiamo dovuto - per forza di cose - respingere.

venerdì 10 ottobre 2008

Lunedì 13/10: Prima giornata


Phone Center Mezzanone - Titograd FC (H.21)
Speranzull FC – DMG Estintori (H.22)
Sbronzi di Riace - Cska Mosca (H.21)
Dinamo Pagano - Atletico Panzao (H.22)

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La Dinamo vince. Per convincere c'è tempo.

Giovedì 9 ottobre, H.22, Brescia

Dinamo Pagano 38-Atletico Panzao 5-4

Formazione Dinamo: Topone, Stramy, Zenga, Torbi, Dido, Berli sr
Marcatori: Berli sr (4), Torbi

Cronaca

Utile prova per la Dinamo, orfana di Simonelli, che ha registrato alcuni automatismi.

Lunedì Dinamo-Atletico varrà i tre punti. Con questa idea sottotraccia sono scese in campo le due formazioni nell’ultima amichevole precampionato. Concentrata e spavalda la Dinamo, cantiere ancora aperto l’Atletico. Il risultato è presto detto: pressing a centrocampo, Dido a fare da segugio sulle caviglie dei portatori di palla, Stramy a dettare passaggi rapidi e filtranti. Nei primi 15’ l’Atletico è praticamente inesistente, con una difesa rabberciata e macchinosa, con poche soluzioni offensive, finisce per non tirare mai in porta. Su calcio d’angolo radente di Zenga spizzato da Torbi al limite, Berli si ritrova tra i piedi un pallone che chiede d’essere alzato ed insaccato. Pochi attimi dopo è Torbi, servito da Stramy con un lungo linea, a freddare il Quita (che si lascia scivolare un pallone sotto le gambe). Poi è ancora Berli ad andarsene in contropiede e insaccare all’angolino. 3-0 e partita che si mette bene per la Dinamo, che pensa a strafare e non sa gestire. Il 3-2 con il quale si chiude il tempo è frutto di approssimazione e leggerezza, caratteristiche che devono scomparire. Contro qualunque avversario. Il secondo tempo si apre col pari del Panzao. La Dinamo deve ricominciare tutto da capo. Berli trova il gol di testa su angolo pennellato di Stramy. Zenga comincia a fallire l’impossibile, nel suo personale derby con la porta avversaria. Topone salva sulle folate avversarie. Berli batte Quita con un diagonale di forza, anticipando in corsa il difensore. 5-3 a 5’ dalla fine. C’è ancora tempo per vedere una rete dell’Atletico. Ma la partita è in ghiaccio.

Pagelle

Topone: sicuro e determinante, concede tuffi spettacolari al pubblico, e salva il risultato nella ripresa. 7
Stramy: visione di gioco, assist col contagiro, inizio strepitoso. Poi decide di strafare e finisce il primo tempo in calo. Equilibrato nella ripresa. 6,5
Dido: si dedica alla fase difensiva con risultati apprezzabili. Anche la condizione fisica è in crescita. 6,5
Zenga: corre moltissimo, e lotta con accanimento. Spinge avanti il suo baricentro. Meglio il primo tempo. Nella ripresa gira a vuoto e fallisce sotto porta. 6+
Torbi: più pacato e ordinato del solito, corre anche meno e sostiene la difesa. Buon supporto in avanti. 6+
Berli: realizza 4 reti e fa blando pressing sul portatore di palla, molte azioni offensive partono da lui. 6,5

giovedì 9 ottobre 2008

Ultima amichevole precampionato per la Dinamo

Questa sera, ore 22, da Brescia, ultima tappa d'avvicinamento al Torneo per gli uomini di Mr.Stramy. Avversario di turno, l'Atletico di Quitadamo e dell'ex-Sarracin.

Questa la probabile formazione della Dinamo:

Topone
Stramy
Simonelli
Zenga
Dido
Berli sr

In panchina: Torbi

lunedì 6 ottobre 2008

Giovedì in campo

Giovedì, ore 22, Dinamo Pagano in campo contro l'Atletico Panzao.

Per quanto riguarda i calendari, si procederà ad ore. Al massimo domani.

venerdì 3 ottobre 2008

PER IL TORNEO: SI GIOCA IL LUNEDI

Il Torneo non potrà svolgersi di giovedì. Problema insormontabile di disponibilità dei campetti.
Le prime due giornate, quindi (e con ogni probabilità, l'intero torneo) si svolgeranno di lunedì.
Si esordirà lunedì 13 ottobre. Si proseguirà il 20/10.
Abbiamo già preso i campi.

Saluti.

Dinamo: una sconfitta che brucia

Giovedì 2 ottobre, Brescia, H.22

Dinamo Pagano 38 – Speranzull FC 4-6

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Torbi, Dido, Berli
Marcatori: Dido, Simonelli, Stramy, Torbi

Cronaca

Dinamo in formazione-tipo, per la prima volta dall’inizio della preparazione. Speranzull col turnover innestato. Si comincia con Simonelli centrale e Stramy a sinistra. Il pari dura poco. Un errore di Stramy, che in contropiede fallisce il passaggio decisivo sulla fascia – in 3 contro 1 – fa scattare la ripartenza e la marcatura degli uomini di Leo. Fatica non poco Stramy, a sinistra, mentre Simonelli al centro è pesante e concreto. Latita nell’impostazione, la Dinamo. E dopo il 2-0, su azione di Savella rimpallata in rete dallo stesso Simonelli, con il ritorno alle posizioni classiche – Stramy centrale e Simonelli a sinistra – latiterà ancora di più. Fallisce completamente il gioco-perno su Berli, mentre Dido e Stramy occupano la stessa mattonella e il Nonno, progressivamente, perde contatto con la difesa. Indietreggia Berli, anche prendendo atto delle discese profonde del Torbi. Realizza Dido, su azione manovrata col Nonno (ormai sempre più convinto del suo ruolo offensivo). Poi l’azione più bella della partita. Simonelli stretto su Berli per la rimessa laterale, questi salta Quatrale a rientrare e, di punta, allarga orizzontalmente per Dido, che vede Simonelli incunearsi e lo serve; il nonno riceve palla, salta il portiere e scarica sotto la traversa. Il 2 a 2 sembra il preludio alla sistemazione tattica della Dinamo. Ed è il periodo migliore della partita, senza dubbio. Invece il tempo si chiude con la doppia marcatura Speranzull, contemplando anche un infortunio dell’ottimo Topone. Nella ripresa la Dinamo gioca come dovrebbe. Stramy ad impostare, Simo a sinistra a supportare la fase di costruzione, Torbi a destra, Dido come cursore di centrocampo e Berli che funge da sponda e centrattacco. Ma di questa sistemazione, apparentemente valida, si salvano solo le posizioni. La prevedibilità o la voglia di strafare rendono la gara in salita, più del risultato. Berli colpisce una traversa su diagonale da destra, Dido fallisce a tu per tu col Ragno. La Speranzull tira i remi in barca e si difende in tre. La pressione della Dinamo è notevole, ma confusa. Simonelli va solo in diverse circostanze, fino in fondo. Torbi corre a vuoto. Finché, su una rimessa sperimentale dove Dido decide di scattare in avanti e Simonelli, non attendendosi il passaggio, si addormenta, scatta il contropiede del 5-2. La Dinamo colpisce un palo con Berli, poi comincia a produrre lo show di Ragno. Anche Topone si esibisce in tre o quattro interventi degni di sottolineatura. Ma è il portiere della Speranzull a salvare su Berli, su Dido, su Simonelli un paio di volte, su Stramy. E come ovvia conseguenza del calcio, nell’unico svarione difensivo (di Simo) la Dinamo si fa infilare. 6-2. Il finale è la riproposizione dello schema acquisito. Dinamo avanti ad accorciare, Speranzull cinica a difendersi e ripartire. Il 6-4 finale accontenta la Speranzull e mimetizza i limiti della Dinamo.

Pagelle

Topone: esordisce con un’uscita a vuoto, poi diventa calmo e sicuro. Nelle uscite come nelle parate a terra. Si suicida sul traversone del 4-2, ma nella ripresa interviene con efficacia in almeno 4 circostanze. Abbiamo un portiere. Punto fermo. 6,5

Stramy: sente la partita più di chiunque altro, va in campo teso e spiazzato dalla scelta iniziale del Simonelli, risulta impalpabile a sinistra. Quando torna centrale, non supportato dalle ali troppo alte, si fa prevedibile e lento. Urge maggiore semplicità, efficacia e regolarità. Si può vivere anche senza il passaggio risolutore. 5-

Simonelli: impatto devastante sulla partita, da centrale sradica tutto quel che c’è da sradicare. Si perde un po’ nella fase di costruzione. Quando torna a sinistra diventa, col passare dei minuti, satellite in orbita. Si incunea, sempre più in profondità, fino a fungere da prima punta, lasciando scoperta la fascia. Stefano sarà libero da marcatura fino alla fine del tempo. S’incaponisce nel dribbling. Nella ripresa è più regolare, anche se deve imparare a dialogare coi nuovi compagni. 5

Dido: in dilemma esistenziale sulla posizione finché Simonelli gioca avanti, poi impara a conviverci. Bello l’assist sul 2 pari. Poi, in sostanza, fa le cose più rilevanti in fase di contenimento e di contrasto. Nell’impostazione con la difesa schierata si pavoneggia troppo, e non ne avrebbe i titoli, visto che non azzecca un passaggio (fino ad un filtrante per Berli che si divora il gol). Pesante e poco efficace. 4,5

Torbi: evanescente in difesa, dove il suo compito di mastino risente positivamente della concretezza degli altri difensori, in fase offensiva risulta oggetto misterioso. Corre moltissimo a vuoto, gli mancano gli automatismi. Non si propone basso per la fase di costruzione, in attacco è quasi sempre fuori posizione sui passaggi (sempre troppo avanti), e non si propone come potrebbe/dovrebbe a suggerire il passaggio. Ragiona poco con la palla tra i piedi. 4,5

Berli: parte inutilizzato, deve indietreggiare di diversi metri per entrare in partita. Nel primo tempo, di rilevante, fa partire l’azione del 2-2. Nella ripresa cresce un po’. Ma comincia ad avere delle occasioni che fallisce. Un po’ per bravura di Ragno, un po’ per fretta e imprecisione. Ormai esiste solo la soluzione di forza. E troppe volte si fa anticipare al centro. È l’unico a fare pressing alto. 5-