venerdì 12 settembre 2008

Libertaria cinica, Dinamo a fondo

Giovedì 11 settembre, Brescia, H.22

Dinamo Pagano 38 – Polisportiva Libertaria Bresci 7-9

Dinamo Pagano 38: Raffaele, Stramy, Berli junior, Torbi, Dido, Berli senior
Polisportiva Libertaria Bresci: PREGO COMUNICARCI FORMAZIONE

Marcatori: Berli senior (4), Dido, Torbi, Berli junior

NOTE: serata calda. Durata: due tempi da 30 + 5 di recupero.

Cronaca

Alla fine la Polisportiva Libertaria s’impone 9-7- E nel calcio conta quello. Il risultato. La Dinamo esce sconfitta, ma deve ringraziare gli dei che una gara così non si sia persa durante il torneo: a livello psicologico sarebbe stato devastante. Senza Topone, costretto fino a fine mese alle fatiche della vendemmia, e senza un ricambio tra i pali, gli uomini di Mr.Stramy perdono anche Carmelo. A meno di un’ora dal fischio d’inizio. Raffaele, in maglia juventina, giunge al campo appena in tempo per tentare di sostituirlo. Comincia in porta. Stramy centrale, Torbi a destra, Berli junior a sinistra, Dido in cabina di regia, Berli avanti. Una fitta trama di passaggi alla conquista degli spazi tra difensore e difensore. Berli si ritrova un passante tra le maglie libertarie e, sull’uscita a valanga di Angelo Vania, non riesce ad alzare il pallone quel tanto che basta. Poi è Dido a non agganciare sotto porta un traversone. La Dinamo macina gioco. La Libertaria sembra senza idee. Nel primi dieci minuti, i giocatori di via Pagano riescono a limitare al minimo i tiri verso Raffaele. Mentre sprecano ancora con Berli e con Torbi. Con l’ingresso di Berli junior tra i pali, l’intento si complica. Una parabilissima botta dalla distanza si trasforma nel più imprendibile dei fendenti., Antonio ci va coi pugni. A vuoto. La palla s’insacca. All’uno a zero fa seguito uno Stramy in versione Burzigotti. La palla spizzata rimane lì e ne approfitta l’avanti libertario che fa 2-0. In men che non si dica, una gara che sembrava sotto controllo, si trasforma in una partita ad handicap. La Libertaria continua a mettere pressione. Per poco Mattia non realizza il terzo su angolo. La Dinamo si riorganizza. E prima della fine del tempo, torna ad impossessarsi del pallino. Segna Dido. Pareggia Torbi, con un diagonale da posizione defilata. La gara s’accende. Saltano gli schemi e gli spazi si moltiplicano. Mattia mette fuori di pochissimo. Berli si lascia ancora ipnotizzare da Vania. Alla fine del primo tempo è 2-2. Al rientro in campo, la difesa della Libertaria si sgrana. Tra i pali della Dinamo va Torbi. La partenza è ottima: doppio Berli, prima su servizio di Stramy, un minuto dopo su palla recuperata da Dido, fa 4-2. La partita sembra mettersi in discesa. La Bresci è un pugile scosso, che sta per crollare. Lavora palla al piede fino a centrocampo, poi cincischia, con gli avanti troppo fermi. E lascia via libera al contropiede. Berli junior fa tutto da solo e scarica su Vania, Dido, solo davanti al portiere, mette fuori. Sono i primi match-point non sfruttati e pesano sull’economia della partita. Che sembra avere un sussulto sul 4-3 (palla sotto le gambe di Torbi), che segna spegnersi di nuovo su azione Dido-Berli conclusa da quest’ultimo con un diagonale. 5-3. E di nuovo festival delle occasioni mancate. Stramy serve a Berli un pallone che avrebbe potuto scaricare in rete senza problemi. L’attaccante prova ad appoggiare di piatto, ma mette fuori. Poi è la volta di Dido, che ha tutto il tempo, in piena area, di preparare il destro e scaricarlo a lato. Poi è la volta di Berli junior, colpire al volo un pallone vagante in contropiede e colpire il palo. Poi è il fratello grande, dapprima con un destro alto, poi con un tocco che non inganna Vania. Si spreca l’inverosimile. La Libertaria si scuote. Conscia dei pericoli corsi, si sistema in mezzo al campo. Merito della coppia difensiva, che ci mette ordine e raziocinio. Il 5-4 è il frutto di un’azione sulla sinistra del fronte d’attacco, il pari è un mezzo regalo di Stramy, che invece di spazzare serve un attaccante avversario. Va in porta, il torinese. Ma dura poco. Ci va Dido. Berli junior riporta in vantaggio la Dinamo con un sinistro che s’insacca sotto l’incrocio. 6-5. Un gol che sembra pronunciare la parola fine. Stramy urla che mancano 10 minuti. Poi 5. Poi 3. Più 5 di recupero. Una punizione contestata guadagnata da Renato e battuta da Massimo sfila fuori. Sembra finita, e non è ancora cominciata. L’uno-due libertario è devastante, colpisce al volto una squadra che non ha saputo chiudere i conti quando era il tempo. E paga più del dovuto, come spesso nel calcio succede. Sono le 11:30, sull’orologio di Vasco. E la Libertaria conduce 7-6. In porta torna Raffaele. La Dinamo si rovescia in avanti con grinta e cattiveria. Ma senza ordine. Arriva facilmente alla trequarti, ma con la difesa schierata c’è da rimpiangere quei dieci-dodici contropiedi in superiorità numerica. Invece in contropiede vanno i Bresci, che sull’8-6 sembrano chiudere i giochi. Il gol di Berli, a un minuto dalla fine, regala l’estremo sforzo, l’ultimo tentativo. Che svanisce sull’ennesima, inevitabile ripartenza. 9-7. E fischio finale.

Pagelle

Raffaele: disponibile e utile, in porta gioca – sia all’inizio che alla fine – una partita onesta, fuori recupera diversi palloni e riparte con costanza. Gli manca un minimo di cattiveria in più e – ovvio – l’affiatamento col resto della squadra. Ma il suo esordio è buono. 6+
Berli junior: il suo passaggio tra i pali è devastante, ma sulla fascia il ragazzo è cresciuto molto. Peccato per il palo, ma ottime intuizioni difensive e preziose palle gestite in contrattacco. Pronto per tornare al Titograd. 6,5
Stramy: dietro è una sicurezza: porta palla, intuisce il flusso del gioco, serve. Stavolta, però, sbaglia due palloni di troppo, regalando due reti agli avversari. Non può non incidere. 6-
Torbi: spinge e si fa notare, ha meno fretta di gestire il pallone. Realizza un gol prezioso. 6
Dido: a tratti sembra svogliato o fuori fase; insegue poco, ripiega poco, orientato più sulla fase d’offesa, dove con Berli dialoga discretamente. Fallisce due gol che gridano vendetta. 6-
Berli Sr: sembra più pesante della settimana passata e, nel secondo tempo, smette di pressare i portatori di palla; si fa trovare al vertice delle trame d’attacco. Realizza, ma non ancora quanto potrebbe. 6-

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per niente in linea con il giudizio espresso. Credo d'aver fatto molto meglio la fase difensiva che quella offensiva. Non ho mai recuperato così tanti palloni come ieri sera. Concordo con la poca precisione sotto porta. E non credo che il dialogo con Berli sr sia stato solo discreto. DiDo