martedì 23 dicembre 2008

Ancora un passaggio a vuoto, e la Dinamo è fuori dai giochi

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Nona giornata - Lunedì 22 dicembre – Brescia – h.21

Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano 8-4 (1-3)

Formazione: Angelo Vania, Zingariello, Stramy, Strollo, Zenga, Berli
Marcatori: Berli (2), Strollo (2)

Cronaca

Serata fredda, terreno in buone condizioni. Record di spettatori sugli spalti, clima poco natalizio in campo. Dinamo senza tre titolari che si affida a Strollo, finalmente reperibile, e a Zingariello, con Vania tra i pali. Il Phone Center parte contratto, pesante. La Dinamo sembra scossa dalla novità rappresentata dal sestetto e aggredisce gli spazi. Il primo tempo che ne consegue, è uno dei migliori per Stramy e compagni. Che fanno perno su Strollo, uomo in più a centrocampo, pronto a raccogliere suggerimenti e smistare palle giocabili. Si comincia con Zenga che spara (di piatto) su taglio di Berli. Poi è lo stesso Berli a mancare, sotto porta, l’aggancio, su lancio chilometrico di Stramy. La Dinamo preme, il Phone sembra tecnicamente meno prestante di quello che stravinse nei minuti di recupero la partita d’andata. Berli ci prova al volo su angolo di Zenga, poi, da fuori, batte il portiere avversario. Esplode la panchina. Il 2-0 arriva poco dopo, su ostinata discesa di Strollo, che conclude sotto le gambe dell’estremo difensore di Mezzanone. Ma non c’è solo l’attacco, nella Dinamo della prima mezz’ora. C’è un Vania attento tra i pali, e uno Zingariello rognoso ai limiti del fallo sistematico. Una bella squadra, che gira senza problemi. E non sembra incrinarsi neppure quando un tiraccio, in diagonale dalla trequarti, beffa Vania e s’infila all’angolino. Il sei di via Pagano reagisce prontamente e realizza il terzo, su punizione di Berli, nel momento di massima tensione del match. Sul punteggio di 3-1 si va negli spogliatoi. La ripresa, come al solito, consegna ai campetti di Brescia un’altra squadra. Spenta, molle, macchinosa, incapace di giocare la palla. Arresa all’evidenza. Anche il Phone scende in campo con tutt’altro piglio: cattivo, puntiglioso, rabbioso. Berli riesce a girarsi, imbeccato da Strollo, ma non scavalca il portiere in uscita. Il Phone accorcia. Sembra il preludio al solito crollo psicofisico, invece Strollo, dopo un fallo laterale battuto in velocità, centra la quarta rete, quella che fa cantare sugli spalti. Il Phone si innervosisce. Mentalmente si è nella stessa botte di ferro del doppio vantaggio col Panzao. Invece, il crollo che t’aspetti da un momento all’altro, si palesa. E il conto è salatissimo: 6-0 di parziale, come il 6-1 col Titograd (tutto maturato nella ripresa), come il 5-1 col Panzao (idem), come il 5-0 con la Speranzull. Non c’è molto da aggiungere alla fredda evidenza dei numeri. La Dinamo, a 5 punti dalla zona play-off, è fuori dai giochi. Adesso sarà bene pensare ad evitare il play-out. Ed a costruire la squadra per la prossima stagione. Attendiamo qualche parola dal mister, che è silente da settembre.

Pagelle

Vania: chiamato in causa una dozzina di volte, risponde con ogni mezzo a sua disposizione. Una sola papera, a cui tra l’altro si era posto rimedio, e tanti problemi nel rimettere la palla in gioco. 6,5
Zingariello: tra il primo e il secondo tempo, disputa due partite distinte e separate. E la differenza sta nella tenuta. Tanta volontà fino alla fine, ma limiti tecnici in evidenza al mancare del fiato. 5,5
Stramy: puntuale, elegante e tutte le cose che diciamo sempre. Ma è il primo a cedere, a non crederci più. E questo vale più di ogni altro parametro. 4
Zenga: un primo tempo da supereroe, una ripresa …da Zenga. Arruffone, impacciato e sotto tensione. Peccato si trovi sulla direttrice scelta da Strollo per le ripartenze. 5,5
Strollo: nel primo tempo contrasta, riparte e detta i tempi. Nella ripresa si incaponisce su certe azioni individuali. Tanto da non far sentire la mancanza di Simonelli. 6+
Berli: ancora problemi col controllo, ma primo tempo (con due gol e due assist) da piena sufficienza. Nella ripresa, non si avvede della porta vuota in una specie di mischia. E poco altro. 5,5

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