venerdì 3 ottobre 2008

Dinamo: una sconfitta che brucia

Giovedì 2 ottobre, Brescia, H.22

Dinamo Pagano 38 – Speranzull FC 4-6

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Torbi, Dido, Berli
Marcatori: Dido, Simonelli, Stramy, Torbi

Cronaca

Dinamo in formazione-tipo, per la prima volta dall’inizio della preparazione. Speranzull col turnover innestato. Si comincia con Simonelli centrale e Stramy a sinistra. Il pari dura poco. Un errore di Stramy, che in contropiede fallisce il passaggio decisivo sulla fascia – in 3 contro 1 – fa scattare la ripartenza e la marcatura degli uomini di Leo. Fatica non poco Stramy, a sinistra, mentre Simonelli al centro è pesante e concreto. Latita nell’impostazione, la Dinamo. E dopo il 2-0, su azione di Savella rimpallata in rete dallo stesso Simonelli, con il ritorno alle posizioni classiche – Stramy centrale e Simonelli a sinistra – latiterà ancora di più. Fallisce completamente il gioco-perno su Berli, mentre Dido e Stramy occupano la stessa mattonella e il Nonno, progressivamente, perde contatto con la difesa. Indietreggia Berli, anche prendendo atto delle discese profonde del Torbi. Realizza Dido, su azione manovrata col Nonno (ormai sempre più convinto del suo ruolo offensivo). Poi l’azione più bella della partita. Simonelli stretto su Berli per la rimessa laterale, questi salta Quatrale a rientrare e, di punta, allarga orizzontalmente per Dido, che vede Simonelli incunearsi e lo serve; il nonno riceve palla, salta il portiere e scarica sotto la traversa. Il 2 a 2 sembra il preludio alla sistemazione tattica della Dinamo. Ed è il periodo migliore della partita, senza dubbio. Invece il tempo si chiude con la doppia marcatura Speranzull, contemplando anche un infortunio dell’ottimo Topone. Nella ripresa la Dinamo gioca come dovrebbe. Stramy ad impostare, Simo a sinistra a supportare la fase di costruzione, Torbi a destra, Dido come cursore di centrocampo e Berli che funge da sponda e centrattacco. Ma di questa sistemazione, apparentemente valida, si salvano solo le posizioni. La prevedibilità o la voglia di strafare rendono la gara in salita, più del risultato. Berli colpisce una traversa su diagonale da destra, Dido fallisce a tu per tu col Ragno. La Speranzull tira i remi in barca e si difende in tre. La pressione della Dinamo è notevole, ma confusa. Simonelli va solo in diverse circostanze, fino in fondo. Torbi corre a vuoto. Finché, su una rimessa sperimentale dove Dido decide di scattare in avanti e Simonelli, non attendendosi il passaggio, si addormenta, scatta il contropiede del 5-2. La Dinamo colpisce un palo con Berli, poi comincia a produrre lo show di Ragno. Anche Topone si esibisce in tre o quattro interventi degni di sottolineatura. Ma è il portiere della Speranzull a salvare su Berli, su Dido, su Simonelli un paio di volte, su Stramy. E come ovvia conseguenza del calcio, nell’unico svarione difensivo (di Simo) la Dinamo si fa infilare. 6-2. Il finale è la riproposizione dello schema acquisito. Dinamo avanti ad accorciare, Speranzull cinica a difendersi e ripartire. Il 6-4 finale accontenta la Speranzull e mimetizza i limiti della Dinamo.

Pagelle

Topone: esordisce con un’uscita a vuoto, poi diventa calmo e sicuro. Nelle uscite come nelle parate a terra. Si suicida sul traversone del 4-2, ma nella ripresa interviene con efficacia in almeno 4 circostanze. Abbiamo un portiere. Punto fermo. 6,5

Stramy: sente la partita più di chiunque altro, va in campo teso e spiazzato dalla scelta iniziale del Simonelli, risulta impalpabile a sinistra. Quando torna centrale, non supportato dalle ali troppo alte, si fa prevedibile e lento. Urge maggiore semplicità, efficacia e regolarità. Si può vivere anche senza il passaggio risolutore. 5-

Simonelli: impatto devastante sulla partita, da centrale sradica tutto quel che c’è da sradicare. Si perde un po’ nella fase di costruzione. Quando torna a sinistra diventa, col passare dei minuti, satellite in orbita. Si incunea, sempre più in profondità, fino a fungere da prima punta, lasciando scoperta la fascia. Stefano sarà libero da marcatura fino alla fine del tempo. S’incaponisce nel dribbling. Nella ripresa è più regolare, anche se deve imparare a dialogare coi nuovi compagni. 5

Dido: in dilemma esistenziale sulla posizione finché Simonelli gioca avanti, poi impara a conviverci. Bello l’assist sul 2 pari. Poi, in sostanza, fa le cose più rilevanti in fase di contenimento e di contrasto. Nell’impostazione con la difesa schierata si pavoneggia troppo, e non ne avrebbe i titoli, visto che non azzecca un passaggio (fino ad un filtrante per Berli che si divora il gol). Pesante e poco efficace. 4,5

Torbi: evanescente in difesa, dove il suo compito di mastino risente positivamente della concretezza degli altri difensori, in fase offensiva risulta oggetto misterioso. Corre moltissimo a vuoto, gli mancano gli automatismi. Non si propone basso per la fase di costruzione, in attacco è quasi sempre fuori posizione sui passaggi (sempre troppo avanti), e non si propone come potrebbe/dovrebbe a suggerire il passaggio. Ragiona poco con la palla tra i piedi. 4,5

Berli: parte inutilizzato, deve indietreggiare di diversi metri per entrare in partita. Nel primo tempo, di rilevante, fa partire l’azione del 2-2. Nella ripresa cresce un po’. Ma comincia ad avere delle occasioni che fallisce. Un po’ per bravura di Ragno, un po’ per fretta e imprecisione. Ormai esiste solo la soluzione di forza. E troppe volte si fa anticipare al centro. È l’unico a fare pressing alto. 5-

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il quarto lo ha fatto Stramaglia.