sabato 17 novembre 2007

Berli senior ai microfoni di Radio Metalurg

“C’è un clima mesto, mi pare ovvio. Eravamo partiti per Speranzull con l’idea di dover limitare i danni, ma poi ci siamo trovati dinanzi una squadra in difficoltà, rimaneggiata e non irresistibile. E non abbiamo saputo approfittarne. Ognuno, in cuor suo, sa che abbiamo perso una grande occasione”. Così Berli senior ai microfoni di Radio Metalurg.
La stampa ti ha descritto come molto nervoso e poco concreto.
“Sulla concretezza non hanno torto i giornalisti. Ho sprecato malamente una palla-gol irripetibile ed un’altra lo scaraventata addosso al loro portiere. Erano palloni decisivi, e non conta niente inventare due reti impensabili quando poi si falliscono certe occasioni. Sono amareggiato, è ovvio. Ma sulla questione del nervosismo la storia è diversa...”.
In che senso?
“Nel senso che non sono un fuoriclasse che può permettersi di criticare aspramente gli errori tecnici dei miei compagni. Errori ne fanno tutti. Quel che mi manda in bestia è l’approccio mentale. Quando ci si sente perdenti, sconfitti, allora è chiaro che tutto è svanito. Quando si smette di combattere, di lottare, si è smesso di giocare. Quando si va nel panico per un pressing e non si dà l’anima in campo. Ecco cosa mi fa innervosire”.
Nello specifico?
“Nello specifico ho apprezzato molto quando un professionista serio come Quatrale, sulla cresta dell’onda dai tempi che Bergomi aveva i baffi, ha reagito scompostamente alla piccola provocazione di Dido. Ha detto che per lui non c’erano problemi, che si poteva giocare fino a mezzanotte, senza problemi. Ecco! Quello è lo spirito che apprezzo: non farsi intimorire, sputare sangue fino a notte inoltrata, ma pretendere la vittoria. Fino all’ultimo. È quello che vorrei dalla mia squadra”.
Per il derby sono previsti cambiamenti tattici?
“Rientrerà Sarracin al centro della difesa. So che la società è in trattativa per un portiere. Speriamo bene. Noi cercheremo di essere noi stessi, con il piglio e la cattiveria giusti”.
Come ti stai preparando?”Sarei un falso nel dire che è una partita come le altre. Una stracittadina come la nostra è sempre l’evento più atteso dell’anno, dai tifosi, dall’ambiente. Loro sono in gran forma, mi dicono gli osservatori. Noi non temiamo nessuno. Abbiamo un solo nemico: noi stessi. Se siamo concentrati e motivati, possiamo fare una bella partita”.

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