Considerata la prossima festività di Ognissanti, il prossimo incontro tra le due compagini del Partizan è stato fissato per martedì 30 ottobre. Sempre da Brescia (ieri un tantinello più burbero) e sempre alle 22:00.
Martedì io ci sono. Se ne salto un'altra finisco che perdo il posto... conosco certi metodi staliniani che in passato mi hanno visto vittima predestinata per esclusiva colpa della mia adesione al trozkismo. Via Trozki! Viva Tito! Abbasso i botanici disertori!
Sull'annosa questione dell'esclusione "staliniana", trattasi di un falso storico. Che solo il frazionismo dei socialfascisti poumisti si ostina a non comprendere, per avere una bandiera da sventolare strumentalmente.
C'era stata una partita con la Speranzull. Bella, tirata, persa di un gol o due sul finale. Eravamo rabbiosi, vogliosi di riscatto. Prenotammo il campo per la settimana dopo. Tutti volevano giocare la rivincita. Non vedevano l'ora. Erano carichi.
Al che uno fece: "Oh, ma giovedì torna Saracino!". E tutti dissero: "nooooo!". Ma non per Saracino. Per il fatto che volevano giocare la rivincita. Mi pare ovvio, no? Se fosse stato un altro il nome pronunciato, sarebbe stato lo stesso. Ne dubitano i trotzkisti? Sono dei settari, col culto del martirio e della sconfitta.
Allora lasciamo che facciano i martiri, questi bordighisti parolai. Che accusino di "stalinismo" degli onesti lavoratori marxisti, che altra colpa dinanzi alla Storia non hanno se non quella di aver reagito con passione ed impulso ad una possibile esclusione.
Che continuino a far prevalere la permalosità. Ma sappiano che così facendo fanno il gioco delle destre e della reazione clerico-fascista. Facciano pure. La classe operaia saprà come destreggiarsi in questo abbraccio mortale.
Comprendo che è già tanto che nel mio soggiorno messicano un emisarrio staliniano non mi abbia colpito alle spalle fracassandomi il cranio, ma che qui si usi la menzogna per stravolgere la storia non lo posso accettare.
L'abbraccio mortale è quello che avete stretto con le socialdemocrazie tradendo l'ardore rivoluzionario, in Spagna come in altre nazioni.
La disfida con la Speranzull andava avanti da un anno, solo il classico fare burocratico staliniano ha potuto inventare un punto alla seria delle partite per sostenere che la seguente potesse definirsi rivincita, il tutto per far fuori chi alla costruzione del Partizan aveva lavorato fin dalla prima ora. Si scelse ancora una volta la logica frontista e opportunista a discapito della classe proletaria.
La calunnia non macchia la nostra condotta, che ha un sol scopo, portare alla vittoria finale il Partizan. Ma del Partizan in un paese solo, ancora una volta, non sapremmo che farcene...
6 commenti:
Martedì io ci sono. Se ne salto un'altra finisco che perdo il posto... conosco certi metodi staliniani che in passato mi hanno visto vittima predestinata per esclusiva colpa della mia adesione al trozkismo. Via Trozki! Viva Tito! Abbasso i botanici disertori!
Sarracìn
Ehm, volevo scrivere Viva Trozki! non viva... ben inteso...
Vabbè, sto a fa' un casino. Viva e non Via. Ecco, adesso è corretto. Che volete, è l'età. Comunque sempre addosso ai botanici disertori!
Via Trozki. Concordo.
Sull'annosa questione dell'esclusione "staliniana", trattasi di un falso storico. Che solo il frazionismo dei socialfascisti poumisti si ostina a non comprendere, per avere una bandiera da sventolare strumentalmente.
C'era stata una partita con la Speranzull. Bella, tirata, persa di un gol o due sul finale. Eravamo rabbiosi, vogliosi di riscatto. Prenotammo il campo per la settimana dopo. Tutti volevano giocare la rivincita. Non vedevano l'ora. Erano carichi.
Al che uno fece: "Oh, ma giovedì torna Saracino!". E tutti dissero: "nooooo!". Ma non per Saracino. Per il fatto che volevano giocare la rivincita. Mi pare ovvio, no? Se fosse stato un altro il nome pronunciato, sarebbe stato lo stesso. Ne dubitano i trotzkisti? Sono dei settari, col culto del martirio e della sconfitta.
Allora lasciamo che facciano i martiri, questi bordighisti parolai. Che accusino di "stalinismo" degli onesti lavoratori marxisti, che altra colpa dinanzi alla Storia non hanno se non quella di aver reagito con passione ed impulso ad una possibile esclusione.
Che continuino a far prevalere la permalosità. Ma sappiano che così facendo fanno il gioco delle destre e della reazione clerico-fascista. Facciano pure. La classe operaia saprà come destreggiarsi in questo abbraccio mortale.
Comprendo che è già tanto che nel mio soggiorno messicano un emisarrio staliniano non mi abbia colpito alle spalle fracassandomi il cranio, ma che qui si usi la menzogna per stravolgere la storia non lo posso accettare.
L'abbraccio mortale è quello che avete stretto con le socialdemocrazie tradendo l'ardore rivoluzionario, in Spagna come in altre nazioni.
La disfida con la Speranzull andava avanti da un anno, solo il classico fare burocratico staliniano ha potuto inventare un punto alla seria delle partite per sostenere che la seguente potesse definirsi rivincita, il tutto per far fuori chi alla costruzione del Partizan aveva lavorato fin dalla prima ora. Si scelse ancora una volta la logica frontista e opportunista a discapito della classe proletaria.
La calunnia non macchia la nostra condotta, che ha un sol scopo, portare alla vittoria finale il Partizan. Ma del Partizan in un paese solo, ancora una volta, non sapremmo che farcene...
Probabile forfait di kazakistan per la gara di martedì 30.
Causa influenza.
Domani la risposta definitiva.
forza Partizan.2
Posta un commento