venerdì 29 agosto 2008

Una sconfitta che brucia

Giovedì 28 agosto, Brescia, H.21

Rappresentativa Jacob – Libertaria Bresci 4-5

Rappresentativa Jacob: Topone, Stramy, Berli junior, Torbi, Dido, Berli senior
Libertaria Bresci: Vania Angelo, Zingariello, Benvenuto, De Palo, Sergio, Renato

Marcatori: Berli senior (2), Dido, Stramy

NOTE: serata calda ma ventilata, terreno in discrete condizioni, minuti giocati 70+5

La sfida tra la Rappresentativa Jacobina e la Libertaria Bresci (si chiama ancora così? Sennò correggo) finisce come a gennaio, con una vittoria degli zingarelliani. Una vittoria striminzita e, per questo, ancor più bruciante.Dinanzi ad un pubblico esclusivamente femminile e integralmente di sponda avversa, la Rappresentativa presenta a pubblico e stampa l’ossatura della squadra che – verosimilmente – in ottobre andrà ad affrontare il Terzo Torneo Campi Plebei: l’innesto di Topone tra i pali e di Stramy al centro della difesa – con compiti di gestione ed impostazione del gioco – donano garanzie ad un reparto da sempre foriero di tribolazioni. Il riscattato ritorno di Torbi a destra garantisce il fiato di cui la squadra ha bisogno per i rovesciamenti di fronte. La presenza di Berli junior a sinistra, occasionalmente concesso dai cugini del Titograd, ad aggredire portatori di palla. Dido e Berli senior in avanti, a provare un tandem che aggiri la solida difesa libertaria evitando le trappole dell’uno contro uno e della pressione costante. Partire da lontano, basarsi sulla velocità, circuire i pilastri avversari. Col dubbio incipiente sulle condizioni fisiche e sulle borse d’ossigeno al seguito, considerati i due mesi di forzata inattività.La Libertaria risponde compatta. Vania tra i pali, ansioso di ben figurare e carico al punto giusto, Antonio Ciro centrale ed una linea di centrocampo formata da tre portatori di palla, tre palleggiatori efficaci pronti a smistare su Renato, qualche metro più avanti di tutti.Si parte burgnichiani. Le squadre badano a non prenderle, organizzano spasmodicamente il lavoro difensivo. E le retroguardie tengono senza molti problemi. Il possesso palla è jacobino, ma la porta di Vania non corre rischi. Una fuga di Berli ad inseguire un lancio del Dido finisce sui piedi di Antonio Ciro, che sventa in angolo. C’è molta pressione. La Bresci è costretta ad impostare da dietro con tre uomini iper-marcati. La Rappresentativa schiera cinque persone dietro la linea della palla. Gli spazi sono intasati. Solo un’invenzione può schiudere l’equilibrio. E puntualmente arriva. Un lancio a tagliare fuori l’intera diagonale difensiva dello Jacob, Berli junior si perde il suo diretto concorrente che in un amen si ritrova sui piedi la palla del vantaggio. Lo stop è efficace, il sinistro sgraziato nell’angolino. Uno a zero. Antonio Ciro, da capitano, invoca il catenaccio. Ma in due minuti la Rappresentativa è già ad un passo dal pari. Berli senior non arpiona a tu per tu non Vania. Poi, su rapida triangolazione Dido-Berli junior, è Berli senior ad insaccare, con una botta da sottomisura. Uno a uno. E schema tattico che torna a riprodursi. Come se nulla fosse successo. Come se le due marcature fossero figlie del caso. La Bresci è costretta ai tiri dalla distanza. Un brivido alla mezz’ora. Vania liscia un retropassaggio e Dido per poco non ne approfitta. Ma proprio nel momento in cui sembra più probabile che le squadre tornino negli spogliatoi sul punteggio di parità, la Libertaria realizza. È un gol beffardo, anomalo, occasionale. Una diagonale non certo irresistibile, che Topone vede spuntare – tra una selva di gambe – all’ultimo momento. Non trattiene, l’estremo difensore. E si va al risposo sul 2-1. La Rappresentativa torna in campo più motivata e blandamente prova pure a fare pressing sul portatore di palla avversario. Gli spazi si allargano, le squadre tendono a sbilanciarsi. Ma col passare dei minuti vengono fuori gli jacobini, che mantengono costante l’iniziativa del gioco contro un sei che – adesso – bada a non prenderle e si chiude a riccio. Stramy o Dido portano palla al centro, Torbi viaggia a destra, Berli fa da boa. La pressione viene premiata al 5’ della ripresa. Una trama pallanuotistica, con la palla che gira da destra a sinistra in attesa del varco, viene finalizzata da Dido. È il pari. La Rappresentativa, galvanizzata, si rovescia in avanti. Stramy fa l’ultimo uomo a centrocampo, esibendosi anche in un paio di rischiosissimi anticipi sugli attaccanti avversari. È il momento migliore dello Jacob, che ha l’opportunità di passare. È Berli, dopo un rimpallo, ad avere da un metro la possibilità concreta di insaccare. Tira bene, di contro balzo, a colpo sicuro. Vania respinge d’istinto, sui piedi dell’accorrente Junior, che senza pensarci ci prova. Vania è ancora lì, e si esibisce in un plastico salvataggio di piede. La partita cresce di tono. Sembra nelle mani degli jacobini. Ma la Libertaria si scuote e guadagna metri. Il baricentro si sposta ancora. La Rappresentativa non riesce a sbrogliare la matassa difensiva, la palla vaga senza un perché nella metà campo jacobina. Fino al drammatico epilogo. Il terzo sigillo zingarelliano. Lo stadio esplode. Gli jacobini si lanciano avanti, ma gli avversari sono determinati e lucidi. E possono gestire, facendo partire efficaci contropiedi. Dido spara sui piedi di un difensore. Ci sono pali e traverse da una parte e dall’altra. Cresce anche il nervosismo in campo. Adesso ci sono almeno tre giocatori in pianta stabile nella metà campo avversaria. Gli spazi si sprecano, ma la Rappresentativa non riesce ad affondare. Ci prova Berli, che serve malissimo Dido lanciato a rete. Si arriva con facilità alla trequarti, poi ci si perde. Ed inevitabilmente è la volta degli zingarelliani. Che battendo il ferro caldo, realizzano. Per ben due volte in pochi minuti. La Rappresentativa jacobina subisce il consueto tracollo psicologico. È 5-2 a 10’ dal termine. Un punteggio che sembra ingiusto e smisuratamente pesante. Ma il calcio è questo. Massimo rispetto. Anche per gli jacobini, che si scuotono e continuano a crederci. Il 5-3 è una botta di Stramy da lontano. Il 5-4 giunge su angolo, in una mischia spaventosa a due passi dall’incolpevole Vania. Mancano ancora due minuti. E la Rappresentativa si piazza in pianta stabile nell’area avversaria. La botta di Torbi è deviata in angolo. Il batti e ribatti conseguente al corner porta al tiro Topone, in avanscoperta offensiva. La botta è forte e precisa, ma un difensore si immola prima che possa giungere all’estremo difensore. L’arbitro fischia. La delusione è tanta. Giovedì si replica.

Nessuno – sulla sponda jacobina – nega la delusione. Poteva andare diversamente. “C’è stato un momento, sul 2 pari, che la Libertaria non riusciva ad opporre trame al nostro assedio. Noi stavamo sfruttando l’inerzia che ci aveva portato al pari, e loro erano rientrati in campo più sbilanciati, con tre persone sistematicamente a zonzo a centrocampo. Ecco: in quella fase, avessimo segnato (come pure avremmo potuto, dato il numero delle occasioni) sono convinto che l’intera partita sarebbe cambiata. Ma si sa che con le ipotesi non si va da nessuna parte”. Così Berli senior stamane ai microfoni di Radio Plebe, prima di recarsi al settimanale mercato cittadino.

Pagelle

Topone: poco impegnato in avvio, incertezza sul secondo gol subito. Non ha avuto modo di mettere in mostra le qualità che possiede. Ottimo coi piedi, un’arma in più. 5,5
Stramy: comincia senza sensibilità nei piedi, e non è il solo. Non calibra passaggi, non gli riescono trame banali. Poi cresce, inesorabilmente. Fino a dominare il centrocampo e a realizzare una rete importante. 6,5
Berli junior: al contrario di Stramy, parte bene. È efficace sui contrasti, coraggioso negli scontri. Poi si accolla la responsabilità del primo gol subito. E sente la pressione addosso per tutto il resto della gara. In ogni caso, riesce a lottare fino all’ultimo. 6-
Torbi: molto ordinato e preciso nel compito iniziale, nel secondo tempo più offensivo. Corre, suda, lotta. Avrebbe potuto riflettere di più. Se solo la smettesse di mollare ogni pallone di prima… 6
Dido: corre, e questa è una gran cosa per una gara di agosto. È presente nelle trame offensive, dialoga poco ma bene con Berli. Fallisce completamente la fase difensiva, dove deve essere più cattivo. L’immagine tipo: le due veroniche consecutive subite sotto il naso in occasione del quinto gol subito. 6
Berli senior: fallisce qualche aggancio, ma fa bene da boa: crea spazi e porta via uomini per facilitare l’azione dei compagni. Ma, così facendo, gioca distante dalla porta. E non può assolvere al ruolo del finalizzatore. 6-

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ottima lettura della partita. Sono soddisfatto della prestazione della squadra, prima del fischio sinceramente ero abbastanza pessimista. Mi è piaciuto molto il primo tempo, come ognuno (in molti casi) teneva il suo, permettendo poco ai registi avversari di ragionare, di cercar l'attacante e quindi di concludere le occasioni con tiracci dalla distanza. Buoni parecchi contropiedi, Berli sr e Dido si sono cercati parecchio. Prezioso Torbi, duro ed efficace in molte occasioni nello spazzare pulendo l'area. Buono Berli jr. ma tanto è dei cugini, della sua crescita ci interessa poco. Topone da sicurezza a tutto il reparto ma soprattutto a tutta la squadra, davvero un ottimo acquisto. E' chiaro comunque che siamo ancora all'inizio, abbiamo ancora tanto da lavorare e sono anche certo dal mercato qualcosa arriverà"

Mr STRAmy

Anonimo ha detto...

Polisportiva Libertaria Bresci

1 Vania Angelo
2 Zingariello Antonio Ciro
3 Grillo Benvenuto
4 De palo Massimo
5 Grillo Sergio
6 Gatti Renato

Panchina

7 Bellitti Giacinto
8 Tardelli Marco
9 Molino Luigi
10Maradona Diego Armando
11Gesù di Nazareth
12Berlusconi Piersilvio
13Manson Charles

Anonimo ha detto...

Allenatore
Zdenek Zeman