venerdì 11 aprile 2008

Metalurg: come previsto

Giovedì 10 aprile - Brescia, h.21:00

Us Nuovissimo Metalurg - Ghostplayers 2-11

Formazione: Peppe, Alessio, Torbi, Glauco, Dido, Berli sr. In panchina: Zenga

Marcatori: Glauco (2)

Cronaca

I Ghostplayers sono tra le migliori squadre del torneo. Se non la migliore. Il Metalurg è una compagine alla deriva, in pieno fermento societario, chiamata ad una prova di dignità. Risultato scontato. La larga vittoria degli uomini di Tiscia è la logica conseguenza di un predominio tecnico, tattico e atletico del tutto evidente. Anche se un pizzico di buona sorte avrebbe reso meno pesante il passivo e merito agli avanti bulgari, al tiro almeno dieci volte (record storico stagionale, probabilmente, se si esclude la gara col Titograd).
I rossoneri fanno girare palla partendo sempre dalle retrovie in azione manovrata. Sono un collettivo rodato, che si conosce a memoria. Vanno di sponda stretta, di triangoli soffocanti. Avanzano sempre in tre, e sulle fasce sono spine nei fianchi. Il Metalurg schiera Alessio centrale. Dà ordine alla difesa, la muove a suo piacimento. Il parziale di 2-0 al 20’ è quanto di meglio si possa sperare. Entrambi i gol nascono da fratture a destra, sulla fascia tenuta prima da Glauco, poi da Zenga. Anche se, c’è da dire, Peppe appare subito fragile. Troppo fragile. La cronica incapacità di costruire gioco non si attutisce, anche se stavolta Torbi è più grintoso e torna a spingere con costanza sulla sinistra. Anche Dido appare più tonico. Entrambi hanno ancora margini di miglioramento. Berli gioca più avanzato, anche se l’istinto a tornare a raccattare palla a centrocampo è forte e lo pone dinanzi al solito dilemma del Che fare?
Si gioca tra gli ululati di un vento inquietante. I Ghost segnano con regolarità svizzera, uno ogni 7-8 minuti. Il che, se da una parte rende palesi i limiti difensivi dei bulgari (resi più acuti dal tempo che passa e dal fiato che scarseggia), dall’altro dimostra che la squadra non ha ceduto di schianto, come con la Speranzull. Bisognava limitare il passivo, nel caso. E, sembrerà strano dirlo, lo si è fatto.
Quando i Ghost sembrano appagati, il Metalurg comincia a costruire. E si fa vedere in avanti. Dapprima con dei lanci lunghi che pescano Berli, poi con delle verticalizzazioni. E le occasioni fioccano, per tutta la seconda parte della partita, anche verso la porta rossonera. E qui sale in cattedra un portiere in gran forma, che para tutto quello che gli capita a tiro (da segnalare: una botta da due passi di Dido, un colpo di testa ravvicinato di Berli – tolto letteralmente dalla rete – due tiri a botta sicura del Berli e una spizzata di testa all’angolino). Sul 7-0 è Glauco a realizzare. Poi ancora lui, sul finire, con un destro radente. L’undicesimo gol, di Di Viccaro, giunge quando almeno cinque giocatori dell’una e dell’altra squadra stanno scivolando verso gli spogliatoi. Ma tant’è.
Il Metalurg era chiamato ad una prova di compattezza e di agonismo. Diciamo che, blandamente, ha raggiunto entrambi gli obiettivi. Non ci sarà da urlare, stavolta. Ma la consapevolezza che questo livello tecnico mal si concilia con un torneo resta. Per la prossima stagione, semmai un Metalurg dovesse ancora esserci, si dovrà correre ai ripari. Onore ai Ghostplayers, la migliore squadra vista sinora.

Pagelle

Peppe: deconcentrato, scarico, probabilmente rassegnato al Cucchiaio di legno. Negli spogliatoi si assume la responsabilità del 60% dei gol avversari. Forse un po’ troppo duro con sé stesso. Certo è che sino al 7-0 i Ghost realizzano in scala 1:1. Ma i problemi sono tanti, lì dietro. E non mancano buoni interventi, che lasciano ben sperare per il futuro. 5-

Alessio: al Metalurg serve un centrale di difesa, come il pane. Alessio è un tantino appesantito e risente ancora del dolore alla caviglia. Ma rimane un ottimo uomo d’ordine. È cattivo quanto basta sull’uomo che riceve il passaggio, si lascia saltare poche volte, dirige, lancia. Alla lunga, cede fisicamente. Peccato. 6

Torbi: gioca con voglia e fiato, stavolta. A volte si sbarazza troppo in fretta del pallone, ma questo aspetto è sotto la lima. La sua grossa pecca, stavolta, è la copertura difensiva sull’attaccante senza palla. Mai al tiro. 5,5

Zenga: soliti limiti interpretativi, ma buona volontà e spirito di sacrificio. 5+

Glauco: non trova un ruolo, ma ci mette impegno. A volte si lancia in slalom mortiferi, altre volte sradica palloni dai piedi avversari. Si incunea poche volte negli spazi. Comunque, la migliore gara da quando gioca col Metalurg. 5,5

Dido: in ripresa, anche se difficilmente salta l’uomo. Ma si nota una ricerca dello spazio, del fraseggio, che lasciano ben sperare. Deve ancora recuperare la forma ideale, ma siamo sulla strada giusta. 5,5

Berli: dapprima troppo dietro, poi troppo isolato sui lanci di Alessio. Quando comincia a dialogare con gli altri, e si pone come terminale, ha delle buone occasioni. Altre se le prende. Ed ingaggia una sfida col portiere avversario. Vinta dal portiere. 5,5

11 commenti:

Campi.Plebei ha detto...

il voto ci sta tutto,forse anche qualcosina in meno,ieri è girata proprio storta,probabilmente scarsa concentrazione,sicuramente scarsissima reattività,ma doveva pur succedere di incappare nella serataccia.unica nota positiva dal mio personalissimo punto di vista è che non ho preso gol sotto le gambe e in una serata come quella di ieri è pur sempre una consolazione
per il resto si è visto un pò di impegno in più da parte di tutti e si è reso palese come sia indispensabile avere un uomo d'ordine al centro della difesa,in grado di dettare i tempi ai compagni di reparto ma capace anche di proporsi in avanti.
bene così,la prossima andrà meglio
saluti,pep

Anonimo ha detto...

Mi permetto di entrare in una questione altrui , dopo aver letto del probabile scioglimento del Metalurg.
Allora se questi sono i presupposti mi vien voglia di fare una breve analisi ... per dire no allo sciolgimento.
Non giudico le gare dai gol , almeno in questo torneo, ma dalla forza del gruppo che ogni squadra propone.
E' evidente ... che il Metalurg s'è impegnato. Ma ... e sottolineo ma ... troppo chiusa in difesa ... manca di spregiudicatezza, di cattiveria della metà campo avversaria. Berli sotto rete è sempre solo ... troppo solo. Ecco manca un regista di centrocampo, calcolando che il mediano c'è .. manca uno in grado di dialogare con Berli sottorete. Le fasce: quella si sx non va male ... anzi , Torbi è corretto, diligente e rispetta il ruolo. La destra forse necessita di un giocatore di ruolo, avrei visto meglio Dido a dx e Galuco avanti con Berli a fare da filtro a centrocampo visto il suo dinamismo. Ovvio c'è anche Zenga ottimo nel spezzare il gioco quando al palla è degli avversari, in fase di interdizione, un pò meno in fase propositiva. Il protiere è un portiere.
Arrivo al dunque: dico che il Metalurg non deve sciogliersi ma rimboccarsi sole le maniche perchè la formazione c'è e manca solo di allenamento finalizzato ad un gioco di squadra ... oltre che un paio di sedute a parco sanfelcie ;-)

Forza Metalurg ricomniciare a vincere (già dalla prossima partita), "si può fare". :-)

Anto.

Campi.Plebei ha detto...

non mi è chiaro il senso di quel "il portiere è un portiere",il tono è di rassegnazione (del tipo "questo passa il convento")o l'autore del post precedente è riuscito a ravvisare, sotto la crosta della prestazione di ieri, un barlume di capacità dell'estremo difensore bulgaro?

Anonimo ha detto...

Direi la seconda.

Si, Anto, il tuo è un bel pensiero. Anch'io individuo gli stessi problemi che ravvisi tu.
Un centrale di difesa, un centrocampista (Dido in piena forma) ed uno a destra.

Vedremo, sperando.

Berli

Campi.Plebei ha detto...

la domanda è la solita:ma dove li troviamo i giocatori che ci servono?mi sembra che sia cosa improbabile riuscire a strappare qualcuno dalle attuali formazioni,che sembrano tutte molto affiatate e non credo lascerebbero andar via facilmente i loro giocatori

Campi.Plebei ha detto...

al di là della meschina figura rimediata dalla nostra formazione,il torneo è però veramente interessante,soprattutto ora che si apre questa bagarre per gli ultimi due posti utili per le semifinali,complimenti a tutti i partecipanti,questo è lo spirito giusto!

Anonimo ha detto...

Pep, sei un difattista.
La società si sta muovendo.

Anonimo ha detto...

Io mio modo di dire "il portiere è un portiere" lascia intendere che un portiere lo avete, di ruolo , che para (un complimento sincero)... quindi no problem tra i pali.
Chiaro no?

anto.

Titograd FC ha detto...

il portiere è in realtà il primo problema del metalurg!
peppe è un demotivatore e un disfattista, muove tutto dall'interno per arrivare alla sconfitta, voci dicono di averlo visto prendere soldi dai servizi segreti albanesi...
per non parlare delle serate all'insegna della bella vita al gaas!

attenti a quello! attenti all'agronomo!

Atletico Panzao ha detto...

IL CALCIO MERCATO E' APERTISSIMO. VEDIAMO COME VA IL TORNEO FINO ALLA FINE. POI NON SONO DA ESCLUDERE LARGHE INTESE tra le piccole, MAGARI COSTRUENDO QUELLA CHE PUO' ESSERE LA NUOVA PROPOSTA PROGRAMMATICO-SPORTIVA DEL FUTURO: LA FONDAZIONE DEL DEPORTIVO LA SCORZIMA! avanti METALURG, la squadra del mio ritorno al calcetto ha un posto d'onore nel mio cuore sendimendale

QUITA

Campi.Plebei ha detto...

per anto: la mia era una precisazione scherzosa, sono permaloso, ma non fino a questo punto!comunque grazie per l'apprezzamento,mi conforta sapere di riuscire ancora a dare una parvenza di credibilità come portiere...
ai titini direi di farsi gli affaracci loro e magari di rivelare il nome della gola profonda che infanga la mia specchiata onorabilità...
l'ho già chiarito,le squadre di calcetto veramente all'avanguardia hanno bisogno di una nuova figura professionale: il demotivatore e io,modestamente,ho conseguito un attestato honoris causa per ricoprire questo ruolo,quindi non faccio altro che il mio dovere!