venerdì 18 aprile 2008

Il Metalurg chiude

Giovedì 17 aprile - Brescia, h.21:00

Essedì Shop Team - Us Nuovissimo Metalurg 10-5

Formazione: Peppe, Glauco, Dido, Zenga, Daniele, Berli sr.

Marcatori: Berli sr. (3), Glauco, Zenga

Cronaca

Il Metalurg non chiude in bellezza: zero punti in sei partite, 15 gol fatti, 52 subiti. Un ruolino di marcia pessimo, che richiede urgenti provvedimenti societari. Per l’ultima sfida il sei bulgaro si presenta senza cambi, ma in pieno turnover: Dido si accolla l’onere della difesa. Parte centrale, e per almeno 50 minuti copre. Zenga ha in consegna la fascia destra, mentre la sinistra passa a Daniele. Glauco funge da regista. Berli prova ad allungarsi sul fronte d’attacco. L’Essedì schiera tre difensori e si tiene bassa. Una fitta trama di passaggi in orizzontale, alla ricerca del lancio per la boa d’attacco. È una partita equilibrata. Dido anticipa gli avanti e fa ripartire con ordine, Berli è finalmente lungo, Glauco scende negli spazi. L’Essedì risponde. Al primo affondo va in vantaggio. Il Metalurg ribatte, e dopo due palloni serviti a Berli in bocca al portiere (ma cominciano ad aprirsi spazi per le manovre...), è proprio l’attaccante bulgaro a correggere in rete un diagonale di Zenga, destinato sul fondo. 1-1. Il Metalurg sembra sul punto di prendere le redini del match. A destra si marcia bene, a sinistra i problemi sembrano maggiori: Daniele è un funambolo, di quelli che prendono palla e a testa bassa – dopo diversi tentativi di dribblare ed inciampare – si fermano laddove finisce il campo. Ciò nonostante offre un paio di palloni buoni, a Glauco (soprattutto) e a Zenga. Al secondo affondo, l’Essedì raddoppia. È il primo gol della partita sul palo coperto da Peppe. Un campanello d’allarme. La risposta è immediata. Il 2-2 di Glauco (botta da fuori sotto l’incrocio) è un capolavoro. Ancora una volta l’inerzia sembra bulgara. Ma il primo break arride agli uomini di Fiorenzo. Sul 4-2 il Metalurg ha la forza di non scomporsi, di non demotivarsi. Dido continua a reggere e ad impartire indicazioni, Glauco a scendere palla al piede, Daniele ad incespicare nel tentativo di emulare Ronaldinho. Zenga macina chilometri. Berli intercetta un passaggio della difesa dell’Essedì, fa due passi sulla destra e batte Tortello con un dritto-per-dritto. Due minuti dopo corregge in rete una botta di Dido. 4-4. Il carattere del Metalurg sembra il preludio al sorpasso. Invece niente. Il pallino del gioco è bulgaro, ma non si concretizza niente di quanto costruito. E l’Essedì affonda il coltello. L’uno-due col quale si riporta ad un margine cospicuo di vantaggio, incrina la fiducia. Fiducia per un attimo riaccesa da Zenga, che di piatto mette dentro un servizio di Glauco. E proprio Glauco ha sui piedi la palla del nuovo pareggio. Ma fallisce. A questo punto, mancano quindici minuti, succede qualcosa. Dido lascia la sua posizione, Glauco fa qualche passo indietro, Daniele decide di giocare più avanti, facendo venir meno la copertura. Proprio lui si ostina in un dribbling e quando perde palla lascia agli avversari una prateria da sfruttare con il solo Glauco a presidiare la fortezza. Nulla può Peppe. Il 7-5 a 10’ dal termine lascia ancora margini e speranze. Il Metalurg si riversa in avanti. Dido non sfrutta un traversone di Berli, Berli non piazza un assist di Dido. Poi un contropiede mal sfruttato dallo stesso Berli – che prova la sassata al volo in 4 contro 3 – libera la ripartenza dell’Essedì. Che sembra frantumarsi sul fondo. Invece il traversone innocuo è respinto... nella sua rete da Peppe. È il manifesto, la metafora di una partita, di un intero torneo. Il finale è prevedibile: Metalurg avanti e loro in contropiede contro nessuno. 10-5. Punteggio pesante, ma non conta. Del Metalurg vanno salvate alcune cose ed altre allontanate con forza. Si ripartirà presto. Per ora bisogna dimenticare questo torneo.

Pagelle

Peppe: lascia passare tanto, troppo. Ma lui è una di quelle pedine su cui costruire il futuro. Attendiamo fiduciosi. 5-

Dido: grande personalità, ottima visione del gioco e delle posizioni, quando difende. Meriterebbe un 7, se non fosse che proprio l’inspiegabile abbandono del ruolo ha fatto imbarcare acqua alla nave. Comunque, è sulla via del recupero fisico. Gli bastano tre-quattro partite. L’avevamo predetto. 6,5

Glauco: è uno che si sacrifica, che lotta, che si batte, ma a cui probabilmente riesce solo parte di ciò che pensa. Il suo scambio con Dido resta un mistero. 5,5

Zenga: tanta corsa e tanta volontà. Si propone anche al tiro. 6+

Daniele: in pratica già descritto in cronaca. Probabilmente schierato fuori ruolo, probabilmente quelli come lui hanno bisogno di una squadra che gli assomigli e li assecondi. 5

Berli: si trascina un difensore negli spazi, fallisce un paio di occasioni ma poi si sblocca e riesce pure a fornire tre assist che meriterebbero miglior fortuna. 6

1 commento:

Campi.Plebei ha detto...

sicuri che ne abbiano fatti 10?io ne ho contati nove,ma la mia opinione potrebbe non essere imparziale...sulla cronaca: pienamente d'accordo su dido migliore in campo,ha dimostrato di poter giocare proficuamente anche dietro,anzi rispetto alle ultime prestazione sembra che il ruolo gli calzi proprio bene,meditate bulgari, meditate...su glauco e daniele forse sei troppo severo,comunque hanno fatto movimento e dato un pò di dinamismo ad un attacco cronicamente poco mobile,certo scontano una certa anarchia tattica ma un mezzo voto in più,o almeno un +,secondo me ci sta.sulla mia prestazione stendiamo un velo peloso,in queste ore sto valutando diverse proposte:massaggiatore della nazionale femminile romena di rugby, cavallo in una formazione argentina di polo o giocatore di cricket nella serie C pakistana,come ben vedete tutte proposte molto allettanti,che poco hanno a che vedere con il calcio.
a tutti gli interessati: il prezioso trofeo "cucchiaio di legno" è visibile presso la sede sociale che tutti conoscete,accorrete numerosi ad ammirarlo!
saluti,pep