martedì 30 dicembre 2008

Il Cska è fuori

Preso atto dell'ennesimo rinvio, per l'ennesima volta giunto a meno di un'ora dall'inizio della partita che li vedeva impegnati, l'Organizzazione esclude definitivamente il Cska.

Tutte le partite ancora in sospeso saranno assegnate agli avversari del suddetto team col punteggio di 2-0.

Che ci serva da lezione per il prossimo.

Saluti.

domenica 28 dicembre 2008

Buone feste fatte

Amichevole - Sabato 27 dicembre – Brescia – h.17

Dinamo Pagano - Polisportiva Bresci 8-2 (4-1)

Formazione: Topone, Stramy, Dido, Torbi, Nicky Bad, Berli
Marcatori: Berli (4), Torbi(3), Nicky Bad

Cronaca

La Dinamo scende in campo col mangiare sullo stomaco per regolare gli storici rivali delle feste: gli emigranti della Polisportiva Bresci, capeggiati dall'asse Vania-Zingariello. Una squadra da sempre ostica, cattiva, determinata. Che stavolta, però, si è sciolta come neve nel gelo polare di Brescia. Sotto il vento proveniente dalla Groenlandia, infatti, la Polisportiva regge pochi minuti. L'uno-due Nicky-Torbi spiana la strada ai ragazzi di via Pagano, mentre la difesa Zingariello-Mattia vacilla pericolosamente, facendosi trovare spesso scoperta. La Bresci non reagisce, e Torbi, complice una semi-papera del Vania, fa doppietta. Prima della fine del tempo, Berli si sblocca facendosi luce su un corner, e la Polisportiva realizza, in mischia, su probabile carica al portiere. Ma tant'è. Il clima natalizio prende il sopravvento nella ripresa, subito dopo la seconda rete degli ospiti, che sembra riaprire la partita per qualche minuto. Invece la Polisportiva si consuma nel tentativo di raddrizzare le sorti, segnate, del match. E presta il fianco agli attacchi multipli della Dinamo. Berli, su assist di Nicky, chiude ogni spiraglio. Il finale è pura accademia.

Ora, per la Dinamo, c'è lo Spartak (Domani, ore 21) e una probabile amichevole di gennaio contro le Brigate Autonome Daune. Mentre la Polisportiva è rimandata alla prossima Pasqua.

Pagelle

6 politico a tutti.

Gli orari dell'undicesima giornata (domani sera)

XI. Giornata (lunedì 29 dicembre)

Sbronzi di Riace - Phone Center Mezzanone (H.22)
Speranzull FC - Titograd FC (rinviata)
Cska Mosca - Atletico Panzao (H.21)
Dinamo Pagano – Spartak Gaodan (H.21)

martedì 23 dicembre 2008

Ore 19.30 - Conferenza stampa di Mr STRAmy

Mr. STRAmy "Non è il 4 in pagella che guardo, ma il 9 in classifica"

"Ci speravamo, ma forse abbiamo sempre saputo che questo torneo sarebbe andato così. Un anno di transizione, per poi costruire qualcosa di davvero importante il prossimo anno. Credo che la Dinamo abbia molto da riflettere. Sono poche le squadre che ci hanno messo sotto, che ci hanno fatto soffrire, e tutte quelle che ci hanno battuto lo hanno fatto soffrendo. A tratti abbiamo giocato bene, volenterosi e cattivi. In altri tratti, che sono poi quelli che ci hanno condannato, abbiamo giocato come se in quel momento avessimo voluto essere da tutt'altra parte. E questo per una squadra che dice di voler vincere non deve mai succedere. Credo però che con qualche nuovo tassello di qualità la Dinamo, nel prossimo campionato, potrà davvero lottare per i play off. Il contatto con Quitadamo non nego ci sia già stato, ma ora è presto per parlarne, mancano ancora tante giornate, dove noi dobbiamo ancora farci rispettare per evitare i play out e mentre il Panzao deve rimaner tranquillo per cercar di raggiungere quel risultato che fino a qualche settimana fa sembrava insperato. Comunque abbiamo in agenda altri nomi che potrebbero tornare utili alla nostra causa, così come secondo me, alcuni dei nostri potrebbero addirittura cambiar ruolo.

Ieri, così come in quasi tutte le partite precedenti, abbiam sprecato davvero una grossa occasione, avvinarci a quel maledetto quarto posto che è sempre stato il nostro sogno, un sogno sempre vicino ma che non siamo mai stati capaci di far realizzare. Ottimo primo tempo e poi abbiam mollato. Siamo crollati fisicamente. Il mio 4 in pagella? E’ come gli altri 5 o 5,5. Non ho mai raggiunto la sufficienza in questo torneo….ma non voglio far polemiche sui voti, non mi interessa. Se ho mollato prima degli altri è forse perché ho corso più degli altri. Nelle azioni offensive principali ero avanti dietro le due punte, infatti la punizione che ci ha permesso di raddoppiare l’ho guadagnata io. Ero io il più alto, a tu per tu con il portiere. E poi ero in difesa nelle azioni più importanti del Phone, credo di aver buttato qualche pallone lontano dall’aria se non ricordo male. Mi spiace per la squadra, anche se sento comunque la fiducia di gran parte di essa. Più che il 4 in pagella guardo ancora quel 9 in classifica che proprio non riesco a mandar giù. Adesso facciamoci queste feste, auguro a tutti i giocatori delle 8 squadre, ai miei compagni ed alla società ma soprattutto ai nostri tifosi un sereno Natale, e così come ha fatto il nostro portiere Topone giuro fedeltà a questi colori."

Ancora un passaggio a vuoto, e la Dinamo è fuori dai giochi

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Nona giornata - Lunedì 22 dicembre – Brescia – h.21

Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano 8-4 (1-3)

Formazione: Angelo Vania, Zingariello, Stramy, Strollo, Zenga, Berli
Marcatori: Berli (2), Strollo (2)

Cronaca

Serata fredda, terreno in buone condizioni. Record di spettatori sugli spalti, clima poco natalizio in campo. Dinamo senza tre titolari che si affida a Strollo, finalmente reperibile, e a Zingariello, con Vania tra i pali. Il Phone Center parte contratto, pesante. La Dinamo sembra scossa dalla novità rappresentata dal sestetto e aggredisce gli spazi. Il primo tempo che ne consegue, è uno dei migliori per Stramy e compagni. Che fanno perno su Strollo, uomo in più a centrocampo, pronto a raccogliere suggerimenti e smistare palle giocabili. Si comincia con Zenga che spara (di piatto) su taglio di Berli. Poi è lo stesso Berli a mancare, sotto porta, l’aggancio, su lancio chilometrico di Stramy. La Dinamo preme, il Phone sembra tecnicamente meno prestante di quello che stravinse nei minuti di recupero la partita d’andata. Berli ci prova al volo su angolo di Zenga, poi, da fuori, batte il portiere avversario. Esplode la panchina. Il 2-0 arriva poco dopo, su ostinata discesa di Strollo, che conclude sotto le gambe dell’estremo difensore di Mezzanone. Ma non c’è solo l’attacco, nella Dinamo della prima mezz’ora. C’è un Vania attento tra i pali, e uno Zingariello rognoso ai limiti del fallo sistematico. Una bella squadra, che gira senza problemi. E non sembra incrinarsi neppure quando un tiraccio, in diagonale dalla trequarti, beffa Vania e s’infila all’angolino. Il sei di via Pagano reagisce prontamente e realizza il terzo, su punizione di Berli, nel momento di massima tensione del match. Sul punteggio di 3-1 si va negli spogliatoi. La ripresa, come al solito, consegna ai campetti di Brescia un’altra squadra. Spenta, molle, macchinosa, incapace di giocare la palla. Arresa all’evidenza. Anche il Phone scende in campo con tutt’altro piglio: cattivo, puntiglioso, rabbioso. Berli riesce a girarsi, imbeccato da Strollo, ma non scavalca il portiere in uscita. Il Phone accorcia. Sembra il preludio al solito crollo psicofisico, invece Strollo, dopo un fallo laterale battuto in velocità, centra la quarta rete, quella che fa cantare sugli spalti. Il Phone si innervosisce. Mentalmente si è nella stessa botte di ferro del doppio vantaggio col Panzao. Invece, il crollo che t’aspetti da un momento all’altro, si palesa. E il conto è salatissimo: 6-0 di parziale, come il 6-1 col Titograd (tutto maturato nella ripresa), come il 5-1 col Panzao (idem), come il 5-0 con la Speranzull. Non c’è molto da aggiungere alla fredda evidenza dei numeri. La Dinamo, a 5 punti dalla zona play-off, è fuori dai giochi. Adesso sarà bene pensare ad evitare il play-out. Ed a costruire la squadra per la prossima stagione. Attendiamo qualche parola dal mister, che è silente da settembre.

Pagelle

Vania: chiamato in causa una dozzina di volte, risponde con ogni mezzo a sua disposizione. Una sola papera, a cui tra l’altro si era posto rimedio, e tanti problemi nel rimettere la palla in gioco. 6,5
Zingariello: tra il primo e il secondo tempo, disputa due partite distinte e separate. E la differenza sta nella tenuta. Tanta volontà fino alla fine, ma limiti tecnici in evidenza al mancare del fiato. 5,5
Stramy: puntuale, elegante e tutte le cose che diciamo sempre. Ma è il primo a cedere, a non crederci più. E questo vale più di ogni altro parametro. 4
Zenga: un primo tempo da supereroe, una ripresa …da Zenga. Arruffone, impacciato e sotto tensione. Peccato si trovi sulla direttrice scelta da Strollo per le ripartenze. 5,5
Strollo: nel primo tempo contrasta, riparte e detta i tempi. Nella ripresa si incaponisce su certe azioni individuali. Tanto da non far sentire la mancanza di Simonelli. 6+
Berli: ancora problemi col controllo, ma primo tempo (con due gol e due assist) da piena sufficienza. Nella ripresa, non si avvede della porta vuota in una specie di mischia. E poco altro. 5,5

I tre recuperi

Restano in sospeso queste partite.

Speranzull FC - Sbronzi di Riace
Cska Mosca - Titograd FC
Speranzull FC - Cska Mosca

domenica 21 dicembre 2008

Orari della Decima giornata

X. Giornata (lunedì 22 dicembre)

Atletico Panzao - Speranzul FC 6-2
Titograd FC - Sbronzi di Riace (martedì 23/12 - H.21)
Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano 8-4
Spartak Gaodan - Cska Mosca 7-4

venerdì 19 dicembre 2008

La Dinamo a pezzi


Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Nona giornata – Lunedì 18 dicembre – Brescia – h.21

Dinamo Pagano - Titograd Fc 1-6 (0-0)

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Torbi, Dido, Berli
In panchina: Zenga
Marcatore: Stramy

Cronaca

Il derby consegna al torneo una Dinamo definitivamente a pezzi, senza idee e senza carattere. E lancia il Titograd, squadra che non riesce mai ad esaltare, che a guardarla ci si domanda: perché a loro si e a noi no? Diverso il tasso tecnico, senz’altro: Jordan su tutti, a far muovere i suoi, ma anche Sandro, Roberto. Senza contare l’egocentrico Cocco. Da par suo, la Dinamo risponde col solito sette. Che poi è l’intero organico. Mancanza di turnover, assenza di rosa. L’esatto opposto del Panzao, che in sette giornate si è trasformato da bruco a farfalla. Invece la Dinamo schiera i soliti, senza neppure quello Strollo promesso e mai giunto. E con un Topone, più incosciente che eroico, in campo con la febbre a 37 e mezzo. Juan, per lo stesso motivo, dall’altra parte, rinuncia.Il primo tempo è il solito primo tempo Dinamo. Tanta accortezza, tanta difesa. All’andata andò esattamente così. E qualche occasione: Simonelli non riesce a spingerla dentro, Berli supera in velocità Sandro ma perde troppo tempo a guardare la porta e liscia, Stramy ci prova dalla distanza e Donato vola sotto la traversa. Lo zero a zero del 30’ è la logica conseguenza di un approccio cauto, importante e determinato. Simonelli non si muove dalla destra, difende, copre. E riparte. A sinistra Torbi vola basso. Nella ripresa, cambia tutto. Al 1’ segna Cocco, lasciato libero a destra, nell’area piccola. Com’era successo all’andata. Dopo poco, il solito Cocco fallisce a tu per tu col portiere, dopo aver rubato palla a centrocampo; e raddoppia Roberto, su angolo. La squadra si disunisce, si dimostra persa, abbattuta. Si allunga, si sfilaccia, ma senza un progetto offensivo. Simonelli si perde, Torbi avanza senza costrutto, Stramy ci prova con i lunghi lanci rasoterra che, una volta intercettati, fanno partire il contropiede titino. Il 3-0 è la logica di questo atteggiamento. Rientra Berli, che prova a scuotere l’ambiente. La Dinamo costruisce un paio di belle azioni, il gol di Stramy e ci crede (poco): occasioni per Simonelli e Torbi. Poi c’è spazio solo per l’umiliazione.

Berli: lo sfogo

“Le partite durano sessanta minuti più recupero. Non è accettabile vedere i ragazzi mollare al secondo gol subito, come se mentalmente fossimo scesi in campo per tenere lo 0-0. Ce la potevamo giocare, serviva ordine dietro e pazienza. Invece, alla prima rete subita, ci siamo distesi inutilmente, senza crederci. Non vorrei dire una cattiveria, ma è già successo. Se analizziamo le partite e il succedersi dei cambi del mister, io finisco sempre in panchina tra il primo e il secondo tempo. E aldilà di come sto giocando, prendiamo sempre un break: da 2-0 a 2-2 col Panzao, da 0-0 a 3-0 con il Titograd. Credo non sia un caso, credo sia dovuto a qualcosa di specifico. Perché io faccio pressione centralmente, anche un blando pressing solitario, ed impedisco ai difensori di giungere, palla al piede, nel cerchio di centrocampo per impostare. Questa presenza, di fisico più che altro, complica le offensive avversarie. Maurizio, per caratteristiche, non fa lo stesso. Ecco perché sono dell’idea che non deve mai diventare la punta centrale. Deve rimanere a destra, per tutta la partita. Perché è lì che da il meglio, in fase di copertura e di ripartenza. Possibilmente con l’attenzione dei primi minuti. Anche le sue discese, da destra, devono avere continuità. Ergo: l’accoppiata Torbi-Zenga sulle fasce con Simonelli punta mi sembra una forzatura figlia di un turnover pessimo. È una questione tattica, anche se ci sarebbe da discutere dell’approccio. Perché, ribadisco, la partita l’abbiamo persa mentalmente”.

Pagelle

Topone: sfida la febbre con sovrumana incoscienza. Nel primo tempo, la squadra lo aiuta a non subire troppo. Nella ripresa, lo lascia solo contro gli avanti slavi. Una bella parata su Cocco. 5,5
Stramy: buona partita, la sua. Segue l’umore della gara. Parte disciplinato, crolla nel parziale di 0-3, si riprende per un po’, s’arrende. Segna. 6-
Simonelli: è la prima soluzione sulle ripartenze di Topone. E così dev’essere. Maurizio contrasta, riparte rapido, anche se un po’ egoista. Come prima punta viene servito spesso, ma come Berli lunedì scorso, sbaglia agganci e conclusioni. Meglio sulla fascia. 5
Torbi: nella fase cruciale del match non segue i ritmi imposti da Stramy, ma s’invola troppo spesso, alzando il baricentro della squadra e liberando spazi al contropiede avversario. 5
Zenga: finché regge la concentrazione, difende, contrasta e fa ripartire; poi s’allenta, s’innervosisce, e a volte lo si vede da solo al limite dell’area che dà indicazioni ai compagni su come marcare quelli che dovrebbe marcare lui. Troppo alto, come Torbi. 5+
Dido: evanescente, impalpabile. Serviva un cursore di centrocampo, uno che si sudasse la mediana, ed invece Antonio resta troppo solo. Pecca evidente: contrasti fiacchi e blocchi improvvisi a palla persa. 5
Berli: il tocco di palla non è dalla sua neppure stavolta, ma s’impegna e ci crede finché può. Buona la fase da suggeritore nella ripresa. 5


giovedì 18 dicembre 2008

Berli: ci giochiamo molto. E' una gara da dentro o fuori.

La tensione è alta, altissima. Inutile negarlo. C’è il derby di via Pagano. E può valere una stagione. “I risultati delle altre ci mettono in seria difficoltà. Ha rallentato il Phone Center, è vero, ma lo stravolto Panzao e, soprattutto, lo Spartak, con i loro exploit, ci mettono davanti ad una finalissima. Non possiamo sbagliare”.A parlare è Berli senior, reduce dall’opaca prestazione contro l’Atletico di dieci giorni fa.Il derby è decisivo, oltre che per il prestigio, anche per il proseguo del torneo?“Certo, ci sta. Non è col Titograd che dovremmo far punti, in teoria. Ci sono tre partite fondamentali, dopo: con il Phone, con lo Spartak e con la Speranzull, che decideranno a chi andrà il quarto posto utile per centrare i play-off. Ma, dopo lo shock del secondo tempo col Panzao, tutto si è fatto più complicato. Avevamo quota 12 a portata di mano. Abbiamo vanificato tutto”.Sul sito del Titograd si parla di te come dell’attaccante più prolifico nelle sfide dirette. Ma non sembri in gran forma, ultimamente.“Mah, sono effettivamente un po’ confuso. Il mister, dopo la partita con Quita e i suoi, mi ha rimproverato di fare troppo la boa e di concludere poco. In realtà, se sono io quello che allarga, è difficile che sia ancora io quello che viene liberato al tiro. Comunque, non cerco giustificazioni. La partita con i panzeros è stata la peggiore degli ultimi tempi. Tenterò il riscatto nel derby”.Cosa vorresti?“Vorrei poter puntare l’uomo, dialogare con un compagno che intuisca gli spazi. E giocare semplice, cosa che non mi riesce più tanto spesso”.Cosa pensi dei cugini… In questi giorni si è fatto un gran parlare di un Titograd Jordan-centrico.“Bah, credo che la continuità di risultati dimostri che la società investe sempre bene. Non può essere un caso questo ciclo. Jordan è un giocatore importante, il fulcro del gioco titino. Non serve a niente sminuirlo. Noi dovremo cercare di arginarlo, e di andare giù convinti di fare risultato”.E della tua Dinamo, cosa pensi? “Penso sia un’incompiuta… che dopo anni di sofferenze-Metalurg c’aspettavamo una squadra più concreta e serena… invece, anche quest’anno, stiamo parlando del carattere come palliativo alle mancanze tecniche. È destino: non riusciamo a vivere tranquilli. Siamo perennemente inquieti”.
Il Titograd schiererà Donato tra i pali, Giangi, Juan e Kazako; Cocco, Jordan, Sandro.La Dinamo risponderà col febbricitante Topone, Zenga, Torbi, Simonelli, Stramy; Dido e Berli. Ancora in forse la presenza di Strollo. Calcio d’inizio ore 21. Venduto 1 tagliando ai tifosi ospiti.

venerdì 12 dicembre 2008

Prossimi appuntamenti

IX. Giornata (lunedì 15 dicembre)

Dinamo Pagano - Titograd FC 1-6
Sbronzi di Riace - Atletico Panzao 0-4
Speranzull FC - Cska Mosca (rinviata)
Phone Center Mezzanone – Spartak Gaodan 4-4

X. Giornata (lunedì 22 dicembre)

Atletico Panzao - Speranzul FC (H.22)
Titograd FC - Sbronzi di Riace (H.21)
Phone Center Mezzanone - Dinamo Pagano (H.22)
Spartak Gaodan - Cska Mosca (H.21)

Per i recuperi ancora in sospeso:

Speranzul FC - Sbronzi di Riace
Cska Mosca – Spartak Gaodan 5-6
Cska Mosca - Titograd FC

mercoledì 10 dicembre 2008

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Ottava giornata – Martedì 9 dicembre – Brescia – h.21

Atletico Panzao – Dinamo Pagano 7-3 (2-2)

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Zenga, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Simonelli, Torbi, aut.Quita

Cronaca

Alla Dinamo si chiedeva di staccare il biglietto per l’alta classifica. Invece, contro i panzeros, ci si è ritrovati faccia a faccia con i fantasmi del passato. Eppure sembra partire bene, il sei di Mr.Stramy. Accorto, preciso, con qualche trama offensiva accennata. Il gran freddo blocca le articolazioni, ma qualche movimento appropriato riesce comunque ad aprire varchi nella difesa a due dell’Atletico. Berli si muove sul fronte d’attacco ispirando Stramy ad un paio di ottimi lanci, che meriterebbero miglior fortuna. Ma la punta della Dinamo inaugura una serata pessima, conclusasi senza mai riuscire a domare il pallone. Così è Simonelli, su calcio di punizione, a sbloccare il parziale. L’Atletico entra in partita, e fallisce qualche ghiotta occasione. C’è anche un palo a porta vuota, che sembra sancire le simpatie della dea bendata, nel ruolino dei rossi. E Torbi raddoppia su contropiede manovrato. Quita s’incazza. Sembra il preludio ad una vittoria in scioltezza, con l’avversario stordito e ad un passo dal crollo nervoso. Invece il Panzao si dimostra sestetto (variabile) di tutto rispetto. Trova il gol su erroraccio di Stramy a centrocampo, con la Dinamo pesantemente sbilanciata. E addirittura il pari, dopo un regalo di Dido sull’ultima azione del primo tempo. Nella ripresa sembra ripetersi il tema tattico della prima mezz’ora. Il pallino del gioco nelle mani della Dinamo, le occasioni migliori per i panzeros. Zenga trova la deviazione di Quita nel sette e riporta in vantaggio i blu. Che non gestiscono, smarriscono fiato e lucidità, e subiscono un black-out spaventoso, con un parziale di 5-0 che non lascia alibi. Adesso c’è il derby, ma l’aria che si respira è tornata pesante.

Pagelle

Topone: superbo nel primo tempo, quando sventa almeno quattro palle gol nitide. Nel secondo tempo, si conferma una garanzia assoluta. Ci prova anche di piede, nel momento di maggiore sconforto. 7+
Stramy: parte fortissimo e fino alla mezz’ora non sbaglia nulla. È essenziale e serve palloni con fantasia ed equilibrio. Poi, dopo l’erroraccio a centrocampo che permette all’Atletico di accorciare, perde lucidità. Nella ripresa diventa nervoso e s’intestardisce su giocate “affollate”, complice l’inoperosità degli avanti che non fanno movimento. Troppe palle perse da ultimo uomo. 5,5 di media.
Torbi: eccellente in fase di corpo a corpo, di combattimento, di lotta. Strappa, sradica palloni con una determinazione che non si vedeva da tempo. Di rottura più che di costruzione. Realizza una rete. 6,5
Simonelli: finché gioca arretrato e può partire al galoppo, ci si può fidare ciecamente. Quando il suo baricentro si sposta di tre passi avanti, diventa meno utile alla causa. Troppo statico nel secondo tempo. Segna, ma fallisce un paio di buone occasioni per riaprire il match. 5
Zenga: SV
Dido: l’eterno dilemma di questa formazione: vederlo come stopper o come seconda punta? C’è che da stopper viene saltato sistematicamente, stavolta, creando un buco a centrocampo nel quale s’incuneano i giocatori avversari, creando superiorità. Da ispiratore, soffre. E quelle poche volte che intuisce, chiede troppo. 5+
Berli: altra incognita. Da punta riceve pochi palloni, e li aggancia approssimativamente. Quando accorcia si trova circondato e difficilmente supera lo sbarramento. Finisce per non essere nulla di definito. Tira due volte in porta. Aiuta poco. 4,5

martedì 2 dicembre 2008

8 dicembre: prevenire è meglio che curare

VIII. Giornata

Titograd FC - Phone Center Mezzanone 9-4
Spartak Gaodan - Speranzull FC 3-1
Cska Mosca - Sbronzi di Riace 4-5
Atletico Panzao - Dinamo Pagano 7-3

Gli infortuni non fermano la Dinamo: terza vittoria stagionale e quarto posto

Terzo Torneo Autogestito “Campi Plebei” – Memorial Franco Scoglio
Settima giornata – Lunedì 1 dicembre – Brescia – h.21

Cska Mosca – Dinamo Pagano 3-4

Formazione: Topone, Stramy, Simonelli, Zenga, Dido, Berli
In panchina: Torbi

Marcatori: Zenga, Stramy, Torbi, Berli

Cronaca

Dagli inferi alla speranza. Non ci nascondiamo dietro un dito: perdere avrebbe significato dire addio a gran parte dei sogni di gloria. Certo, ci sarebbe stato sempre quello che dice: “Il campionato è ancora lungo”. Ma la quinta sconfitta su sette partite avrebbe pregiudicato tutto, squadra e morale.E ci siamo andati vicini, davvero vicini. Al minuto 20, quando Topone, colpito da una pallonata al naso, è dovuto ricorrere alle cure del medico: si era sul 2-2 e Stramy andava tra i pali, concentrando nella sua espressione l’intero malessere della serata; e ancora venticinque minuti più tardi, quando Simonelli si accasciava senza aver subito alcuna pressione, e tutti capivano che la sua caviglia aveva tradito la causa: si era sul 2-3 e mancava un quarto d’ora. Si, la Dinamo è stata vicina al tracollo. Ma è risorta, ancora una volta.
Serata fredda, riscaldamento ridotto al minimo, Vasco offeso. Zenga va a sinistra, ma lui di queste pagelle non se ne frega un cazzo, quindi evitiamo di dire quel che ha fatto. Simonelli a destra. I primi due minuti sono da incubo: il Cska tira tre volte e, in un paio di circostanze, impegna Topone in parate mica da ridere. Poi passa, sulla ribattuta di un grande intervento del nostro estremo. E continua ad avanzare, guadagna una punizione dal limite e mette i brividi ai biancoblu (ancora senza divise). La squadra sembra dormire. Il Cska è concentrato, anche se troppi individualismi rendono scostante la manovra, che parte con ordine dalla difesa a due. Il ventre molle dell’insieme: per quanto bravi coi piedi, i due difensori russi rischiano tante volte di perdere palle preziose. E sono scarsi in copertura. La Dinamo si scuote e pareggia con una bella azione corale, con tanto di piatto da fuori area. Segna Zenga. È il momento migliore per i nostri, che spingono con ordine, e rovesciano il disegno tattico dei primi dieci minuti. Segna Stramy, dopo un bel dialogo con Simonelli. Si aprono spazi, Dido va davanti al portiere, ma si allunga la palla, Berli approfitta di un buco e spara fuori di un niente, Simonelli in diagonale, solo anche lui, mette a lato. E, come sempre accade, il Cska pareggia. Poi c’è la botta su naso a Topone, che manda nel panico la squadra. Stramy interviene su una conclusione da fuori. Topone torna in tempo per prendere il terzo. Sembra la fine. Va fuori Dido, poi Berli. Mancano 15 minuti e siamo praticamente fuori dal giro play-off. Simonelli piega la caviglia in modo innaturale. Rientra Berli. A questo punto il Cska, che aveva martellato per oltre dieci minuti, decide di cambiare tattica, di portare i remi in barca ed attendere la Dinamo, rinforzando le barricate. È l’errore che cambia l’esito della partita. La Dinamo si carica, azione dopo azione. Sfiora il pari con Dido, che mette a lato. Berli non aggancia un ottimo lancio di Torbi. E dallo stesso Torbi, in diagonale, nasce il gol del pari: non esente da colpe il portiere, che si lascia passare la palla sotto le gambe dopo averla quasi fermata. Il finale è emozionante. La Dinamo, sulla cresta dell’onda, trova il vantaggio col ritorno al gol di Berli, col più classico dei diagonali dopo aver evitato l’intervento di un difensore; e poi difende, con un Topone super su un paio di conclusioni. In mezzo, Zenga fallisce a porta vuota, ma stavolta (a differenza del Phone) non è un segno del destino.

Pagelle

Topone: attento, deciso e senza sbavature. Para anche nell’occasione del primo gol. E dimostra coraggio nell’affrontare il campo dopo l’infortunio. 6,5
Stramy: a volte si ostina nel passaggio risolutivo, nella bella giocata filtrante, nella geometria perfetta; altre volte propende per i lanci. Perde un significativo numero di palle, ma ne recupera di più e ne gioca il triplo. 6+
Simonelli: più in ombra del solito, lavora nelle retrovie come un minatore nei pozzi, senza le lodi del grande pubblico. Ma il suo contributo è prezioso. Disciplinato. 6
Torbi: ordinato e pulito a destra, dove contribuisce al recupero e alle ripartenze. Suo il gol del pari. 6,5
Zenga: da oggi SV perenne. Perché non gliene frega un cazzo.
Dido: meglio in funzione offensiva, perché a centrocampo soffre un po’ la capacità di dribbling dei portatori di palla del Cska. Buono come assistman, un po’ meno come sicario. 6
Berli: serve un paio di palloni che avrebbero meritato miglior fortuna, ma ne fallisce un paio. Poi segna la rete della vittoria. 6+